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Perché gli imam si sono rifiutati di pregare per i terroristi

IMAM CONDANNA TERRORISMO

Odd Andersen | AFP

Miriam Diez Bosch - Aleteia Spagnolo - pubblicato il 12/06/17

In questi giorni c'è stata una condanna senza precedenti

Chiunque dica che “gli imam non fanno nulla contro il terrorismo” dovrebbe essere consapevole di questo fatto: 185 imam britannici hanno rifiutato di eseguire la preghiera funebre (Ṣalāh al-Janāzah) sui corpi dei terroristi responsabili degli attacchi di Londra. È una presa di posizione senza precedenti, ed una chiara condanna proveniente da dentro l’Islam stesso.

Sebbene il Consiglio musulmano britannico (MCB) avesse già dichiarato che 130 imam avrebbero sostenuto la decisione, nei giorni scorsi se ne sono uniti ancora di più, pregando insieme per le vittime degli attacchi.

Il gesuita catalano Jaume Flaquer, esperto di Islam e con un dottorato di ricerca in Studi islamici presso l’EPHE (Sorbona), ha così commentato il rifiuto di pregare per i terroristi: “Questo offre certamente una prospettiva diversa sulla questione, dato che nell’islam il ricorso all’uso della violenza non ha lo stesso significato che gli dà il cristianesimo. Un funerale religioso può far pensare che le autorità religiose – o la religione stessa – sostengano le azioni del defunto. Negare una preghiera funebre è un modo per dichiarare che l’aggressore non è shahīd (martire-testimone di Dio)”.

Inoltre, “in questa preghiera funebre vengono sussurrate, nelle orecchie del defunto, parole auguranti vita eterna in Paradiso e pace. Condannare i terroristi, negare loro questa preghiera funebre, significa dichiarare che per loro le porte del Paradiso sono chiuse, per sempre“.

È importante ricordare, sostiene Flaquer, “che anche la Chiesa si rifiuta di dare sepoltura cristiana agli attentatori suicidi”.

A Londra, gli imam hanno chiesto a Dio di “giudicare i terroristi in base alla gravità dei loro crimini”. Questo, per i musulmani, rappresenta una chiara condanna sia degli aggressori che dei loro atti. Si prevede che nei prossimi giorni il numero dei responsabili musulmani aderenti a questa presa di posizione dovrebbe aumentare. Gli studiosi musulmani britannici hanno anche lanciato un messaggio pubblico, già sottoscritto da più di 500 imam nel Regno Unito, contro l’estremismo violento.

[Traduzione dall’inglese a cura di Valerio Evangelista]

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