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Il pianista cieco che impara ad orecchio

J.P. Mauro - pubblicato il 09/06/17

Per imparare un brano lungo, può impiegare anche un mese

Nobuyuki Tsujii è nato cieco, a causa della microftalmia. A 4 anni ha iniziato a studiare pianoforte, e tre anni dopo ha vinto il primo premio nella competizione All Japan Music of Blind Students della Tokyo Helen Keller Association. A 10 anni ha tenuto il suo primo concerto con orchestra, e a 12 si è esibito da solista e ha iniziato a fare tour in tutto il mondo.

Nel 2011, Nobuyuki si è esibito al Carnegie Hall di New York. Nel 2014 il regista Peter Rosen ha realizzato un documentario chiamato Touching the Sound sulla vita di Tsujii dalla nascita fino al debutto al Carnegie.

Sa leggere in braille, ma preferisce imparare la musica ad orecchio. Ha degli assistenti che registrano piccole sezioni di un’opera, tenendo separate le registrazioni per la mano destra e per la sinistra, poi lui le ascolta tutte fino a quando ha memorizzato l’intero brano. Il processo, spiega lui stesso, spesso richiede moltissimo tempo:

“Chiamo queste registrazioni ‘spartiti per orecchie’. Completare un brano breve richiede pochi giorni, ma per una sonata può volerci anche un mese”.

Ha inciso 10 CD contenenti famosi brani per pianoforte e sue realizzazioni. Lavora anche come compositore per colonne sonore.

Nel 2016, è tornato al Carnegie hall per eseguire la sua “Elegy for the Victims of the Tsunami”, in ricordo delle vittime dello tsunami che ha colpito il Giappone l’11 marzo 2011.

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