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4 coppie sposate raccontano la loro vita ordinaria e straordinaria

STORIE COPPIE SPOSATE

H. Armstrong Roberts | ClassicStock | Getty Images

Jennifer Grant - pubblicato il 08/06/17

Ascoltare le altrui storie d'amore e lezioni apprese, può ispirare e incoraggiare tutti noi

Premetto che non stavo spiando nessuno. L’appartamento del mio amico, al decimo piano di un palazzo di New York, dava direttamente sull’edificio di fronte, e la mia attenzione fu catturata in particolare dalla casa di una coppia: i capelli grigi e i movimenti lenti dei due mi hanno fatto capire che fossero due persone anziane.

Mi sono accorta di loro quando lei è entrata in cucina, con una pesante spesa tra le braccia. Lui si è girato e l’ha subito aiutata a posare le cose. Hanno chiacchierato un po’ mentre mettevano a posto i vari alimenti, aprendo e chiudendo il frigorifero e sistemando la frutta in una grande cesta. Poi hanno preparato insieme la cena. Lui ha apparecchiato la tavola e lei ha acceso le candele sul tavolo. Prima di sedersi a mangiare, lui l’ha abbracciata teneramente.

Adesso capite perché non sono riuscita a distogliere lo sguardo.




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Qui di seguito vi proponiamo alcuni scorci, attraverso la finestra del matrimonio, nelle vite – ordinarie e allo stesso tempo straordinarie – di quattro coppie.

Keiko e Rob Feldman

La Crescenta, California

Matrimonio e famiglia

Rob e io ci siamo sposati il 2 agosto 2008, eravamo amici da 20 anni. Ci siamo incontrati alla NBC di Los Angeles. Lui era uno scrittore e io ero lavoravo nei week-end come produttrice. Siamo subito diventati amici. In pochi mesi siamo stati promossi entrambi. Lui diventò il produttore delle 17, io delle 18, e ogni giorno lavoravamo fianco a fianco.

Siamo i genitori di tre figli: io ho due ragazzi nati in un matrimonio precedente, e Rob ha un figlio dal suo matrimonio precedente. Abbiamo anche due cani e due gatti.

Niente come una seconda opportunità può farci apprezzare qualcosa che un tempo avevamo e che poi abbiamo perso. E niente come un matrimonio fallito può farci rendere conto di cosa il matrimonio significhi davvero per noi. Sento che nessuno mi abbia mai vista, conosciuta, capita o apprezzata come Rob. Non ho paura di lasciargi vedere il peggio in me. Non c’e nessuna finzione con lui… posso essere me stessa.

Per noi, il fulcro del matrimonio non è l’idea dell’amore e del romanticismo. Francamente, questa è la parte più facile. Il matrimonio riguarda soprattutto la promessa di fare ed essere quanto serve per rimanere insieme. La promessa che Rob mi ha fatto è che non si arrenderà. La promessa che io ho fatto a lui è che non mi arrenderò. Ed è anche la promessa che abbiamo fatto ai nostri figli.

Nomignoli

Rob mi chiama “Tiger”. Non usa quasi mai il mio nome vero. “Tiger” a volte diventa “Tig” o “Tigger”. Io lo chiamo “Robbie”, soprannome che lui dice di odiare. Ma non permette a nessun altro al mondo di chiamarlo così, ecco perché mi piace tantissimo.

Lavoro

Svolgiamo la stessa professione. Abbiamo entrambi iniziato come produttori di notizie televisive. Abbiamo poi lanciato la nostra prima attività nel 2002, un’azienda di produzione di documentari. Nel 2014 abbiamo avviato una seconda impresa, un’azienda di cibo gourmet chiamata “The Art of Caramel“. Insieme portiamo avanti entrambe le società, quindi abbiamo gli stessi riconoscimenti e gli stessi doveri.

Le cene nelle sere troppo impegnate

Il cibo preparato a casa che preferiamo è, probabilmente, filetto di pesce alla griglia e verdure arrostite. A casa però spesso mangiamo un piatto di rucola con burrata, avocado e mandorle, con un po’ di aceto balsamico in cima. Nelle serate in cui siamo più occupati ordiniamo zuppa e sushi d’asporto dal ristorante giapponese sotto casa.

Il viaggio dei nostri sogni

Sono metà giapponese, e mi piacerebbe portare Rob in Giappone per fargli incontrare la mia famiglia. Rob non ci è mai stato, e vorrebbe davvero andarci. Una volta pagate le ultime tre rate dell’università, è nostra intenzione andarci.

Consigli per gli sposini

Credo che non esista un consiglio coniugale generico che si possa applicare a tutte le coppie. Il mio matrimonio con Rob non assomiglia neanche lontanamente alle mie prime nozze. Nessuno dei consigli che andrebbero bene per quell’altro matrimonio sarebbe valido per questo, e vice versa.

Peculiarità

Penso che la caratteristica più unica del nostro matrimonio sia quanto tempo trascorriamo insieme. Lavoriamo insieme, giochiamo insieme, cresciamo i nostri figli insieme e facciamo il bagno insieme (quasi ogni sera). A entrambi piace molto l’ordine. Tendiamo ad affrontare nello stesso modo problemi e sfide.




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Per altre cose siamo così diversi. Lui ama la scienza, lo spazio, i computer, la musica classica e molte altre cose che a me non interessano. Io amo tutte le cose che sono femminili: la moda, l’arredamento, la cucina, la cultura pop… e lui non nutre alcun interesse per queste cose.

Mi piace il fatto che abbiamo i nostri interessi e le nostre passioni, e che cerchiamo entrambi di dare all’altra persona il giusto spazio per poterne godere.

Ellen Painter Dollar e Daniel Dollar

West Hartford, CT

Matrimonio e famiglia

Siamo sposati da 18 anni e abbiamo tre figli insieme.

Ci siamo conosciuti perché frequentavamo le stesse riunioni domestiche a Washington. Io ed una mia amica abbiamo fatto mettere insieme Daniel e la mia compagna di stanza. Si sono frequentati per un anno, e si erano addirittura fidanzati prima che le cose andassero male. Io e Daniel ci conoscevamo molto bene. Era devastato da quella rottura, e quando si è ripreso abbiamo iniziato a uscire e a fare delle attività insieme. In breve abbiamo iniziato a frequentarci, è stato naturale.

Daniel è introverso e alcune interazioni interpersonali gli mettono ansia, ma si trova bene con praticamente ogni tipo di persone, e sa mostrare un interesse genuino nei loro confronti. È un vero e proprio dono. Quando vivevamo a Washington, di tanto in tanto, andava a prendersi una pizza con Michael, un ragazzo con problemi mentali con cui le persone facevano difficoltà a parlare. Verrebbe da pensare che Daniel lo portasse a mangiare una pizza insieme per essere gentile, ma in realtà Daniel apprezzava molto la sua compagnia. In lui vedo questo tipo di comportamento continuamente.

Nei momenti di stress cerchiamo davvero di essere generosi l’un con l’altra – ascoltare bene, essere concilianti, fare piccole cose – anche quando ci sentiamo allo stremo e siamo tentati di pensare solo a noi stessi.




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È la nostra fede comune che sostiene il nostro matrimonio. È come una colla, che ci tiene insieme. Non è mai stata ragione di conflitti, e – insieme all’umorismo e al rispetto – affina e migliora la nostra identità di coppia.

Nomignoli

Daniel lo chiamo “Dinger” o “The Dinger”. Ne parliamo entrambi in terza persona, come in: “A Dinger piacciono gli straccetti di maiale!”

Lavoro

Io sono una scrittrice freelance, e Daniel è responsabile di uno dei settori nella biblioteca della Yale University.

Le cene nelle sere troppo impegnate

Pasta al formaggio da asporto, oppure un bel burrito.

Il viaggio dei nostri sogni

Adoriamo i Parchi Nazionali, e non abbiamo ancora visto Yellowstone. Ci piacerebbe molto andare sulle Montagne Rocciose Canadesi o in Alaska.

Consigli per gli sposini

Nelle vostre interazioni con gli altri – con i figli, i parenti acquisiti, gli amici, i colleghi… – agite e parlate come squadra: copritevi sempre le spalle a vicenda.

Peculiarità

Penso che uno dei motivi per cui siamo ancora felicemente sposati è che, a differenza della maggior parte delle coppie, non abbiamo mai avuto davvero una “fase romantica”; non abbiamo quindi mai dovuto assistere inermi al passaggio dallo sposare la persona dei nostri sogni a comprendere che in realtà abbiamo sposato un essere umano pieno di difetti.

Siamo entrambi molto diversi dal tipo di persona da cui l’altro era attratto in precedenza, per molte cose. Ad esempio, io sono sempre stata attratta da ragazzi alti, dinamici, i tipici attivisti che vogliono cambiare il mondo… e Daniel è un bibliotecario introverso e piuttosto basso. Lui invece era attratto da donne atletiche, che facevano escursioni e viaggiavano con uno zainetto sulle spalle. Io ho una disabilità fisica, e non riesco proprio a fare questo genere di cose.

All’inizio, quindi, non abbiamo potuto proiettare i nostri desideri sull’altra persona.

Rowena e Sam Rea

Wheaton, Illinois

Matrimonio e famiglia

Siamo sposati da 22 anni e abbiamo tre figli: una figlia di 17 anni e due figli di 10 e 12 anni.

Ci siamo incontrati in una notte buia e tempestosa, all’Università dell’Illinois. Ci siamo incontrati per caso, mentre stavamo andando in un bar, e abbiamo avuto il nostro primo appuntamento circa otto mesi dopo.

Sam dice che faccio colpo sulle altre persone, e che sono veramente spiritosa. Ha ragione! Siamo fortunati … non abbiamo ancora vissuto un periodo difficile. La vita non è perfetta, ma i bambini sono sani e anche noi lo siamo. Questo è tutto ciò che conta davvero.

Nomignoli

Non li usiamo, i soprannomi sdolcinati ci annoiano.

Lavoro

Sam si occupa di informatica, il che significa che tutti danno la colpa a lui quando non funziona il computer… io sono una mamma casalinga e una volontaria cronica nei gruppi genitori-insegnanti.

Le cene nelle sere troppo impegnate

Taco! Piacciono a tutti e ci vogliono soltanto 20 minuti per prepararli.

Il viaggio dei nostri sogni

Il nostro viaggio da sogno è un tour di un mese in Europa. A Sam piacciono tantissimo i musei, la storia e i giri turistici. A me, onestamente, queste cose non fanno impazzire: preferisco le assolate spiagge e i drink. Per lui, però, comprerò delle comode scarpe da passeggio e cercherò di minimizzare le lamentele.

Consigli per gli sposini

Spegnete la TV di tanto inì tanto, e ascoltate ciò che vi sta dicendo l’altra persona.

Peculiarità

Sam e io non litighiamo. Certamente abbiamo dei disaccordi, ma non litighiamo. Sam dice che, in 22 anni, nessuno di noi ha detto qualcosa che ha ferito l’altra persona. Sono certo che sia vero, dal lato suo; e se lui dice la stessa cosa di me, allora gli credo.




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Marlena e Shawn Graves

Findlay, Ohio

Matrimonio e famiglia

Shawn e io siamo sposati da 15 anni e abbiamo tre giovani figlie. Ci siamo incontrati a lezione, nel nostro primo anno di college. Sono stato rapita dalla sua intelligenza, bellezza e umiltà. Shawn è spesso il brillante e abile della situazione, ma non parla mai di se stesso o di ciò che ha ottenuto. Spesso mi chiedo se, in questo mondo in cui “cane mangia cane”, tutto ciò abbia avuto un prezzo. Ma per quanto riguarda l’umiltà lui segue l’esempio di Gesù.

Il nostro matrimonio è rafforzato dal reciproco impegno di promuovere il benessere dell’altra persona, in modo che entambi possiamo prosperare, perseguire i nostri interessi e coltivare i nostri talenti. Ciò spesso comporta, per entrambi, sacrifici di un certo peso.

Shawn dice che una delle prime cose che lo hanno attratto di me è quello che descrive come il mio “profondo coraggio”. Dice che io ho visto la luce e che questo mi incoraggia a “dissipare le tenebre”. Nella nostra vita abbiamo passato momenti di grande difficoltà e stress, soprattutto a causa delle mie tre gravidanze. Sono dovuta stare a riposo quasi completo. Quando sono incinta non riesco a fare molte cose, tra cui guadagnare soldi. Di conseguenza, Shawn ha assunto un ruolo molto simile a quello di un genitore single che lavora a tempo pieno e si prende cura delle sue bimbe.

In quei momenti, siamo andati avanti grazie all’aiuto ricevuto dai nostri amici e dalle nostre chiese. Non avremmo mai potuto farcela da soli, perché viviamo lontani dalle nostre famiglie.

Nomignoli

Abbiamo una miniera di soprannomi, tra di noi e con i nostri figli. Ma spesso, oltre a chiamarci “Tesoro”, io lo chiamo “Dits” e lui mi chiama “Mims”.

Lavoro

Shawn è docente di filosofia presso la University of Findlay e io sono ministro pastorale, scrittrice e professoressa aggiunta presso la Winebrenner Theological Seminary.

Le cene nelle sere troppo impegnate

Una pizza o un panino.

Il viaggio dei nostri sogni

Ci piacerebbe andare in Europa portando soltando uno zainetto sulle spalle, per vederne le bellissime campagne, le cattedrali e le università. Vorremmo anche andare in pellegrinaggio. Speriamo di farlo in questa vita.

Consigli per gli sposini

Evitate di cercare difetti nell’altra persona, non abbiate uno spirito critico; imparate ad ascoltarvi veramente a vicenda.

Peculiarità

Con questa relazione abbiamo fatto proprio centro. Malgrado sia frequente sentir parlare di matrimoni difficili, ce ne sono anche di buoni. Non dico che non abbiamo mai dei battibecchi, ma non abbiamo mai sperimentato nulla di eccessivamente pesante.




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Ad alimentare il nostro matrimonio, già solido, è il nostro livello di conversazione e intimità. Siamo sulla stessa linea, entrambi così completamente cerebrali. Conversiamo mentre facciamo un’escursione, una passeggiata, al telefono e di notte.

Siamo una squadra, c’è ammirazione reciproca. Siamo sempre molto curiosi su quale sia l’opinione dell’altra persona su vari argomenti, tra cui la teologia, la filosofia, la cultura e la politica. Ogni giorno non vediamo l’ora che l’altro torni a casa, perché ci piace molto la reciproca compagnia. Ci piace pensare che le nostre tre giovani figlie siano formate positivamente dal nostro amore reciproco e, naturalmente, dal nostro amore per loro.

[Traduzione dall’inglese a cura di Valerio Evangelista]

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