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Gli “Illuminati” sono reali o se li è inventati Dan Brown?

Franc-maçonnerie : le rappel à l’ordre des évêques de Côte d’Ivoire

Domaine Public

Maria Paola Daud - Aleteia - pubblicato il 07/06/17

Alcuni li ritengono anche responsabili della Rivoluzione Francese, ma c'è molta fantasia in gioco...

Sapevate che gli “Illuminati” sono esistiti davvero? Sì, parliamo dell’ordine segreto diventato piuttosto famoso qualche anno fa per via del romanzo di Dan BrownAngeli e demoni. Anche se la realtà non ha nulla a che vedere con il best-seller…

Con il nome Illuminatenorden(l’ordine degli Illuminati) o Illuminati di Baviera, l’ordine venne fondato il 1° maggio 1776 dal professore di Diritto ecclesiastico e Filosofia Adam Weishaupt all’epoca della corrente dell’Illuminismo, e venne finanziato dal banchiere tedesco Mayer Amschel Bauer.

Diceva di opporsi all’influenza religiosa sulla vita pubblica, agli abusi di potere dello Stato e alla superstizione, e sosteneva l’educazione della donna e l’uguaglianza dei sessi. Fu un’alternativa alla massoneria, e cercò di trasformare la supremazia cattolica in un movimento scientifico razionale.

Weishaupt era un ebreo convertito al cristianesimo da quando era diventato orfano ed era stato affidato allo zio, che lo educò e lo iscrisse in una scuola di gesuiti. A questo si deve il fatto che l’ordine abbia tratto spunto dall’organizzazione della Compagnia di Gesù.




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Visto che la conoscenza dell’esistenza del gruppo avrebbe provocato gravi conseguenze, il professore diede a se stesso e agli altri membri dei soprannomi creando un gruppo segreto.

L’Ordine degli Illuminati era un’élite, e nessuno poteva accedervi se non per consenso dei suoi membri, che dovevano essere persone con un certo status sociale ed economico. Erano esclusi ebrei, pagani, donne e membri di altre religioni o culti.

L’obiettivo dell’ordine era diffondere la vera conoscenza, o illuminazione, mediante la libertà, e secondo Weishaupt il mezzo per raggiungere la libertà era principalmente l’educazione – non solo l’apporto esterno delle conoscenze, perché si dovevano mettere in grado le persone di autodominarsi, e quindi erano superflue altre forme di dominio come il dispotismo dei principi assolutisti e il dispotismo spirituale esercitato dalla Chiesa cattolica.

Weishaupt scrisse che il suo proposito era “liberare gradualmente da tutti i pregiudizi religiosi i cristiani di tutte le confessioni e coltivare e rianimare le virtù della società per raggiungere la felicità universale, completa e rapidamente ottenibile”. Per questo bisognava creare “uno Stato in cui fioriscano la libertà e l’uguaglianza, uno Stato libero dagli ostacoli che la gerarchia, il rango e la ricchezza mettono continuamente sul nostro cammino”.

Entrando nell’ordine, i novizi si dividevano tra minervali e minervali illuminati, man mano che ascendevano. Il termine “minervale” si riferiva alla dea della saggezza, Minerva. Venivano introdotti in una grande sala davanti a una sorta di giuria dell’ordine, e dopo aver giurato che avrebbero detto la verità consegnavano una confessione scritta sulla loro vita passata.

Traditi dall’interno, fu riferito dell’organizzazione al duca di Baviera, affermando che si sosteneva una vita che doveva reggersi sulla passione più che sulla ragione, che il suicidio era lecito, che si potevano avvelenare i nemici e che la religione era un assurdo e il patriottismo una cosa puerile.

Si suggeriva anche che gli Illuminati cospiravano a favore dell’Austria, e quindi, con il sostegno della Chiesa cattolica, il Governo della Baviera proibì l’organizzazione degli Illuminati (insieme ad altre società segrete), che si dissolse nel 1785.

Alcun critici affermano che negli anni successivi i membri degli Illuminati di Baviera si riunirono e furono i responsabili della Rivoluzione Francese.




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Molti personaggi famosi vennero collegati a quest’ordine, come il drammaturgo Johann Von Goethe e Giuseppe Mazzini, e si dice che l’ordine abbia continuato a diffondersi fino ai giorni nostri e che attori, artisti, cantanti e imprenditori ne facciano segretamente parte per modificare “l’ordine prestabilito della società”. Ma sarà vero?

Lo scrittore e storico statunitense Mitch Horowitz ha affermato a BBC World che “è un follia che al giorno d’oggi ci siano persone che credono all’esistenza degli Illuminati”.

“I cittadini hanno preoccupazioni legittime su come funzionano i poteri politici ed economici, ma anziché canalizzare queste preoccupazioni in modo efficace perché ci sia più trasparenza, alcuni preferiscono credere a storie di fantasia su un’organizzazione che ha smesso di esistere più di 200 anni fa”, ha dichiarato.

“C’è gente che si lascia convincere perché ritiene interessante pensare che esista un gruppo segreto che domina il mondo. Se studiassero chi erano davvero gli Illuminati, si renderebbero conto che si trattava di un’organizzazione politica i cui ideali erano basati su una società più giusta e alla quale piaceva l’iconografia collegata al mondo dell’occulto”, ha proseguito.

“Per via del magnetismo che ha per il pubblico, al giorno d’oggi a molti artisti piace sperimentare questa iconografia nei propri video musicali. I musicisti capiscono l’attrazione che hanno simboli come il pentagramma, l’obelisco o l’occhio che vede tutto e per questo li utilizzano, anche se questo non li rende automaticamente membri di una società segreta”.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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