Aleteia logoAleteia logoAleteia
venerdì 29 Marzo |
Aleteia logo
For Her
separateurCreated with Sketch.

Le 6 cose da non fare mai con tuo marito

shutterstock_453565792

Olena Yakobchuk - Shutterstock

Paola Belletti - Aleteia - pubblicato il 06/06/17

Breve lista semiseria per sopravvivere come coppia al logorio della vita post moderna

Essere una coppia affiatata e felice è frutto di lavoro e impegno, non serviva un altro articolo per confermarcelo.

Ma, senza esagerare con le regole e gli stratagemmi, possiamo provare a  concentrarci su alcune cose da evitare e altre da rendere abituali per favorire una buona qualità della relazione tra marito e moglie. Ed evitare il grottesco!




Leggi anche:
Le due menzogne del nostro tempo che uccidono l’amore

Siamo così sicure che le cose importanti siano il rispetto, l’amicizia profonda, la stima e la verità dell’amore che nutriamo per il nostro coniuge che ci piace vederle affiorare fino in superficie.




Leggi anche:
Le 7 cose da non fare al tuo matrimonio

In ogni rapporto esiste una tensione tra due poli opposti verso i quali siamo alternativamente attratti, secondo intensità a seconda delle fasi di vita di un rapporto e di differenze personali. Cerchiamo l’intimità e la fusione, da una parte, per soddisfare certi bisogni, e l’autonomia, l’individuazione dall’altra per continuare a percepirci come unici e irriducibili. La psicologia fa riferimento a questa polarizzazione e spesso nelle terapie di coppia interviene proprio a regolare le dinamiche ad essa correlate.

Ma anche chi non ha sofferenze specifiche o dinamiche disfunzionali cronicizzate e fonte di disagio significativo può sempre cercare di orientare verso il meglio la propria vita di coppia.

L’altra polarizzazione fondamentale di cui tenere conto è proprio quella primitiva tra uomo e donna, tra maschile e femminile. Possiamo serenamente partire dalla constatazione pacifica che siamo fatti (da chi?) diversamente. E che questo è fonte di bellezza, divertimento, ricchezza e sì, anche di qualche conflitto.

Alcuni dei nostri conflitti sono da imputarsi proprio alla dimenticanza di questo dato: non ci ricordiamo che l’altro è diverso. Non del tutto inaccessibile né escluso dalla nostra comprensione ma differente, in qualche modo irriducibile a noi.

Fatte queste premesse possiamo partire con la lista delle cose da non fare, almeno non troppo spesso, col marito? Allora via!

1) Parlare, parlare, parlare

Sviscerare lungamente un fatto, un episodio, una telefonata ricevuta analizzando sensazioni e vissuti connessi con una precisione nanochirurgica non è quasi mai vissuto come gradevole passatempo da nostro marito. Potrebbe rientrare nel catalogo delle sofferenze accettate con spirito di sacrificio, ecco, questo sì. Pare addirittura che esista una gamma di suoni che il marito, qualsiasi marito, non percepisca.

Adesso vi cerco lo studio e, dati alla mano, vi convincerò che è proprio così. Ah, non serve, dite? Ne siete già persuase?

Bene allora possiamo passare al punto due.

2) Lo shopping

È vero, facciamo di tutti i mariti un fascio. Però una certa base statistica, un dato empirico di un qualche rilievo ci sarà alla base di questo trito stereotipo. Altrimenti non potrebbero spiegarsi i divani, le poltrone relax, i punti ristoro improvvisati o addirittura inseriti strategicamente da lungimiranti e realisti strateghi della customer experience! Il marito deportato è ormai un target ben individuato.  O per lo meno lo stanno studiando. 

ECCO LE PROVE: (GRAZIE ALLA PAGINA MISERABLE MEN)

Se non vogliamo vedere scemare dai suoi occhi la scintilla vitale che lo animava prima dell’inizio degli acquisti, lasciamogli la libertà di farsi un giro. Di bersi un caffè. Di scambiare due chiacchiere con un suo omologo che lo vedrà a sua volta come ancora di salvezza.

Lasciatelo andare, ve ne sarà riconoscente.

Un ultimo nota bene: esiste una particolare categoria merceologica che, se per noi è fonte di continuo fascino e ispirazione, per loro rimane  un enigma, anzi un”intreccio inestricabile”…

3) I lavoretti per la festa di Natale (di Pasqua, di fine anno, di inizio anno,…)

Il tentativo di coinvolgere anche i papà, quindi i nostri mariti, nella vita scolastica dei figli fin dall’asilo-nido, a volte- forse ci ha un po’ preso la mano. Non credo che sia una minaccia alla loro virilità portare i figli a scuola né cambiare loro il pannolino, per esempio, anzi! Occorre che ci aiutiamo, ragazzi, non scherziamo! Altrimenti qui qualcuno potrebbe avere dei crolli verticali!




Leggi anche:
Il carico mentale: quando le donne si esauriscono per pensare a tutto

(lasceremo opportuni spazi per i tag personalizzati). Ma volerci rendere del tutto interscambiabili e addirittura agire sempre in tandem non ci farà tanto bene.

Possiamo ancora dire senza tema di smentita che gli uomini hanno maggiore forza fisica e possono per esempio spostare i tavoli o le panche per lo spettacolo dei diplomi (della scuola dell’infanzia, sic!) ma che non amano moltissimo realizzare pupazzetti di lana cotta con occhi dondolanti da fissare con la colla a caldo e relativa ustione ai polpastrelli.

4) Lavorare nello stesso posto

Dai lavoretti al lavoro vero e proprio. Questa opzione è decisamente più pericolosa della terza, ed è quasi un luogo comune. Un motivo ci sarà!

Sempre in forza di quella tensione tra i due poli opposti, l’intimità e l’individuazione, lavorare col proprio marito diventa senza dubbio un fattore di rischio. Riduce sensibilmente lo spazio di manovra perché entrambi possano avere la propria autonomia, il proprio modo di entrare nel mondo e di incidere con i proprio talenti e responsabilità. Ci saranno moltissime ed illustri eccezioni, ma sono appunto casi che si allontanano dalla media.

5) Forzarlo a seguirci in un nostro hobby 

E magari impedirgli di coltivarsene uno tutto suo. Avete letto che il tango argentino favorisce l’affiatamento e riaccende la passione? Avete già comprato le scarpe e l’abito per voi e per lui? Siete già in auto con vostro marito che, con una rosa in bocca e niente da aggiungere vi sta portando alla palestra “Dance dance dance, and Dance!”?

Allora forse è un po’ tardi. Lo avete convinto o solo vinto. E ora salterà l’anticipo di campionato per portarvi a quel corso per principianti che promette meraviglie. Lungo il tragitto ascoltate insieme Astor Piazzolla. O forse no. Vedo un auricolare penzolare dal suo orecchio sinistro…

Abbiamo pochissimo tempo non precettato da doveri primari legati al lavoro e dai bisogni fondamentali della famiglia. Una fettina, anche piccola, lasciamocela spendere o anche sperperare come meglio crediamo. Ognuno come crede! Non vale che lui faccia quello che noi siamo convinte che debba preferire.

6) Rifargli le sopracciglia

Se vostro marito è sopravvissuto finora senza chiedersi se la linea delle sue sopracciglia fosse a coda di rondine o ad ala di gabbiano, rimettete subito quelle pinzette nella fondina! Sono un’arma impropria ed un altro colpo d’ariete inferto al bastione della virilità. Noi lo diciamo un po’ così, ma c’è chi ci ha scritto dei saggi di tutto rispetto: vogliamo il maschio selvatico! Non un barbaro senza peli, che non sono per nulla superflui!

Ed ora 3 sane abitudini per la salute della vostra vita matrimoniale

1) Andare a dormire insieme

Sì, a dormire! Nel mio caso dovrei far sparire il divano. Inscenare il furto della TV. Schermare il wifi. Però so che aiuta. (Quando andiamo a dormire contemporaneamente,  riusciamo a parlare un po’di più in un’atmosfera quasi sospesa e spesso ci capita di ridere di gusto).




Leggi anche:
Un consiglio per gli sposi: buttate i pigiami e dormite abbracciati!

2) Benedirci: nel senso letterale di dire bene l’uno dell’altra

Riconoscersi i talenti, le cose ben fatte, i gesti di servizio. O piuttosto tacere! Anche su Vanity Fair e Donna Moderna, che non si possono certo accusare di tradizionalismo, hanno scritto cose del tipo “mordetevi la lingua” o “gli uomini odiano le complicazioni, sono diversi fatevene una ragione”.

E per chi vive il sacramento del Matrimonio ricordiamoci che  marito e moglie hanno il potere di benedirsi tra loro e di benedire i figli efficacemente, invocando la SS. Trinità. Spendiamo tante parole, usiamo tanti intercalari, sentiamo spesso una spinta irrefrenabile ad intervenire in numerose conversazioni social e live… ripartiamo dai fondamentali! Prima di uscire, appena rientrati a casa, prima di andare a dormire guardiamoci negli occhi e salutiamoci. Sì marito -parlo al mio- sarebbe bello che verbalizzassi e non ti giocassi sempre la carta dello sguardo intenso ed eloquente!

3) Uscire a cena da soli

Senza figli, se ne avete e sono ancora piccoli. Forse non disdegniamo del tutto il fascino della tenuta da casa, soprattutto se priva di macchie e di scuciture in bella vista, ma non dobbiamo abusarne! Anche un abito leggero e un tacco 10 possono essere comodi. Se il ristorante ha il parcheggio vicino!

6 più 3 fa 9… Meglio così! Ché il vero e unico Decalogo resti scolpito nella pietra e nei nostri cuori.

Tags:
benedizionecoppiastile di vita
Top 10
See More