Breve lista semiseria per sopravvivere come coppia al logorio della vita post moderna
Essere una coppia affiatata e felice è frutto di lavoro e impegno, non serviva un altro articolo per confermarcelo.
Ma, senza esagerare con le regole e gli stratagemmi, possiamo provare a concentrarci su alcune cose da evitare e altre da rendere abituali per favorire una buona qualità della relazione tra marito e moglie. Ed evitare il grottesco!
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Siamo così sicure che le cose importanti siano il rispetto, l’amicizia profonda, la stima e la verità dell’amore che nutriamo per il nostro coniuge che ci piace vederle affiorare fino in superficie.
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In ogni rapporto esiste una tensione tra due poli opposti verso i quali siamo alternativamente attratti, secondo intensità a seconda delle fasi di vita di un rapporto e di differenze personali. Cerchiamo l’intimità e la fusione, da una parte, per soddisfare certi bisogni, e l’autonomia, l’individuazione dall’altra per continuare a percepirci come unici e irriducibili. La psicologia fa riferimento a questa polarizzazione e spesso nelle terapie di coppia interviene proprio a regolare le dinamiche ad essa correlate.
Ma anche chi non ha sofferenze specifiche o dinamiche disfunzionali cronicizzate e fonte di disagio significativo può sempre cercare di orientare verso il meglio la propria vita di coppia.
L’altra polarizzazione fondamentale di cui tenere conto è proprio quella primitiva tra uomo e donna, tra maschile e femminile. Possiamo serenamente partire dalla constatazione pacifica che siamo fatti (da chi?) diversamente. E che questo è fonte di bellezza, divertimento, ricchezza e sì, anche di qualche conflitto.
Alcuni dei nostri conflitti sono da imputarsi proprio alla dimenticanza di questo dato: non ci ricordiamo che l’altro è diverso. Non del tutto inaccessibile né escluso dalla nostra comprensione ma differente, in qualche modo irriducibile a noi.
Fatte queste premesse possiamo partire con la lista delle cose da non fare, almeno non troppo spesso, col marito? Allora via!