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Quando e in che modo fare a meno del pannolino?

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Flickr.com/Niklas Morberg

Ospedale Bambino Gesù - pubblicato il 05/06/17

In genere è tra i 18 e i 24 mesi che i bambini cominciano a sembrare incuriositi dal water: è qui che inizia il percorso verso l’abbandono del pannolino

L’abbandono del pannolino è un processo graduale, attraverso il quale tutti i bambini passano. In genere, fra i 18 e i 24 mesi, i bambini incominciano a sembrare incuriositi dal water: iniziano a comprendere concetti come “questo è il tuo vasino, quello grande è di mamma e papà” e cominciano a ricercare ordine e pulizia. Attorno a questa età si manifesta inoltre la volontà del piccolo di imitare quanto fatto dagli adulti o dai fratelli maggiori nell’uso del water. Assecondare la curiosità e tale istinto imitativo può essere un buon punto di partenza per dare il via all’apprendimento di questa delicata attitudine. I genitori devono essere disponibili ad accogliere i segnali del proprio figlio.




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LA SCOPERTA DEL VASINO

Attorno ai 30 mesi, i genitori possono provare a saggiare la sua disponibilità, tentando di fare a meno del pannolino nel corso della giornata. Generalmente è consigliabile attendere la stagione calda. Nei primi tempi saranno decisamente numerose le occasioni in cui il bambino si bagnerà: il controllo della vescica, infatti, non è ancora completamente maturo. Gradualmente il bambino sarà in grado di riempire la vescica senza svuotarla appena sente il minimo stimolo, riuscirà a trattenere la pipì e chiedere alla mamma un aiuto per soddisfare la sua necessità. In queste occasioni è bene non drammatizzare ma semplicemente mostrargli senza critiche né animosità che si è bagnato. È opportuno iniziare a sottolineargli che deve segnalare in anticipo l’imminenza della pipì. Può essere utile lasciare il bambino libero di conoscere il nuovo oggetto “vasino”, permettendogli di acquisire una maggiore familiarità anche attraverso il gioco. Si può invitare il bambino a decidere dove posizionarlo, sottolineando sempre che il vasino appartiene solo a lui. In un primo momento, si può proporre di sedersi sul suo vasino senza spogliarlo dei vestiti e, solo successivamente, si può suggerire di provare a sedersi anche senza il pannolino. Trasferire i bisogni dal pannolino sporco al vasino e poi nel water, può risultare un’operazione utile per sostenere il piccolo nel regolare le sue abitudini fisiologiche.


PADRE FIGLIO PINOCCHIO

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pannolino
Ospedale Bambino Gesù

È importante far scorrere l’acqua solo quando il bambino si è allontanato e ha perso interesse in ciò che gli abbiamo mostrato: i suoi bisogni sono percepiti come una parte di sé e vederli scomparire improvvisamente dalla sua vista potrebbe intimorirlo.

PASSARE DAL PANNOLINO AL WATER: UNA STRADA CHE PREVEDE QUALCHE “INCIDENTE DI PERCORSO”

Può essere utile l’utilizzo di un riduttore per il water: il bambino deve sentirsi comodo e tranquillo. È auspicabile che l’apprendimento proceda in maniera graduale, nel rispetto dei suoi tempi di sviluppo, cercando di coinvolgerlo direttamente attraverso lodi e gratificazioni. È importante evitare la concomitanza con periodi particolari, caratterizzati da cambiamenti significativi nella vita, come ad esempio il suo ingresso all’asilo, la nascita di un fratellino, il trasferimento in una nuova abitazione. Possibili “incidenti di percorso” possono capitare, specialmente nel corso della notte: è importante che i genitori sappiano aspettare con pazienza e comprensione e aiutarlo a capire quanto è accaduto, in modo da non creare in lui un’immagine di sé negativa e inefficace, caratterizzata da un senso di fallimento personale.




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