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Lettera aperta di una donna a un seduttore

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Marie-Reine Saba - pubblicato il 01/06/17

Contrariamente a quanto l’epoca attuale vorrebbe farci credere, i seduttori non veicolano se non dell’artificio, dell’effimero e molto spesso della menzogna. Non si deve dimenticare che fu seducendo Eva che Satana introdusse l’infelicità nella creazione

Mio caro amico,
non più tardi di una manciata di minuti fa ho raccolto, sull’onda dei chiacchiericci, la voce stando alla quale tu ti vanteresti di essere un seduttore.

Forse l’hai detto per mietere un applauso; forse per calamitare l’attenzione. Forse l’hai detto senza crederci davvero, oppure stai cercando di crederci per sentirti un vero uomo – o perlomeno quella cosa che il mondo propone oggi per tale.

Comunque stiano le cose, scrivo questa lettera per te e per gli altri che pensano o sperano di essere dei seduttori, al fine di assaporare il loro sex appeal, la loro virilità, che essi si prefiggono come garanzia di una vita riuscita. Vorrei al contrario mostrarti come troverai te stesso – e in un modo ben più concreto, forte e duraturo – prendendo un altro cammino. Lascia che mi spieghi, non ti sto facendo la mammina, né intendo rimpiazzare i tuoi amici o tantomeno i tuoi capricci: vorrei semplicemente essere autentica, con te. Il mio discorso sarà forse un poco maldestro, prendilo così come viene: spontaneo, semplice, benevolo e, laddove si facesse un tantino audace, è anzitutto il frutto dell’amicizia che osa dire le cose in chiaro.

Per tornare ai fondamenti, il vero seduttore è Satana, che portò l’uomo e la donna a deviare dalle loro traiettorie, a volgere indietro i loro volti e a nascondersi da Dio quando si resero conto che erano nudi. Ricòrdatene, e cerca di evitare i sotterfugi, di essere vero davanti a Dio, verso te stesso e verso gli altri. Questo spirito di seduzione si attacca all’apparenza e alla carne e spinge a considerare l’altro come un oggetto per ottenere un fine di piacere personale. La seduzione è allora l’appariscente e pretenzioso vestitino dell’orgoglio, signore di tutti i mali. Sarebbe troppo facile confonderla con la sensualità, la quale invece compete alla natura umana e al corpo come creazione divina fatta per prodigare amore. È in quest’ambiguità che il Maligno, come lo chiamiamo, cerca spesso di cospirare contro di noi – ma se riesco a rischiararti la vista su questo punto, come spero, si allontanerà presto da te.

Checché se ne dica, non esiste una seduzione buona o una bella. Essa corrisponde alla manipolazione dell’apparenza per dei fini personali, a detrimento dell’autenticità, della verità. Anche tra un marito e sua moglie è impossibile costruire una casa comune sulle sabbie mobili. Tu non sei “seduttore per natura”: per natura sei uomo, e hai un posto nel piano di Dio. La tua essenza proviene da un’umanità certo limitata e fragile, ma sicuramente non da questo stereotipo senza spessore. Che ti piaccia o no, non sei don Giovanni – seduttore, predatore e cacciatore – che dicono moltiplicasse le sue conquiste senza batter ciglio. Tu sei molto più di questo: hai una storia, delle ferite, dei talenti, una missione, una vocazione propria. E se è vero che hai sete del riconoscimento di una donna, accetta questo bisogno di amore che ti costituisce, perché tu possa piacere meglio senza cercare di piacere a tutte.

Infine, sappi che sei una persona notevole! Nostro Signore ha messo in te dei talenti, della grandezza e dei carismi che prendono forma senza che tu neanche te ne accorga. Egli si riversa nel mondo attraverso di te in tutti i momenti in cui fai del bene, al punto che ogni volta gli assomigli un po’ di più e a quel punto è già possibile risalire a lui per mezzo di te. Egli, l’onnipotente che ti aveva scelto nel suo benevolo amore fin dal grembo di tua madre. Egli, l’altissimo che ti ha dato la vita con un progetto, una missione e un nome ben precisi. Sappi che tutto è grazia, tutto è dono. Egli, che è l’Amore, non cerca che di colmarti con questo amore infinito, illimitato e incondizionato – laddove noi siamo tante volte limitati. Allora, te ne prego, non avere paura di seguire… di accettare di essere colui che Egli ha scelto, piuttosto che dover scegliere tra quello che nascondi e quello che esponi in vista. Ricevi il tuo corpo e il tuo carattere come dei colori che solo tu puoi rendere raggianti di spirito – e non meramente pubblicitari. Non avere paura di diventare quello che profondamente sei, senza cercare di metterti una maschera che cambia espressione in funzione della parte e della commedia. Come ripeteva san Giovanni Paolo II, è così che «incendierai il mondo».

E se puoi cadere e perderti, come tutti noi, nelle magnetiche spire della seduzione, ti prego di affidarti – con fiducia e umiltà, riconoscendo le tue debolezze – nelle braccia della santissima Vergine Maria, la migliore delle guide.

Sappi che io, che ti sono amica, la prego – come pure prego il tuo angelo custode – perché in lei tu trovi la sicurezza, la fiducia. E che ella t’insegni come amare in verità, e non cercando l’amore nella seduzione.

[traduzione a cura di Giovanni Marcotullio]

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