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Come venerare le reliquie di un santo

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Philip Kosloski - pubblicato il 29/05/17
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Una guida semplice per chi non ha familiarità con questa antica praticaNella Chiesa cattolica la venerazione delle reliquie è un’antica tradizione che risale addirittura al Nuovo Testamento. Possiamo rinvenirne le origini nella vita di Gesù (pensate alla donna che toccò il Suo mantello e venne guarita). La Chiesa ha sempre trattato le reliquie dei santi in modo particolare, preservandole e spesso mettendole in mostra a beneficio dei fedeli.

Le reliquie vengono in genere ospitate in speciali custodie d’oro e possono essere viste in esposizione permanente in varie chiese o in una presentazione durante un viaggio, come nel caso del recente tour delle reliquie di padre Pio negli Stati Uniti.

Quando si venera una reliquia, la cosa più appropriata è mostrare onore e rispetto al santo con un semplice gesto esteriore. Il Direttorio sulla Pietà Popolare spiega che “una grande varietà e ricchezza di espressioni corporee, gestuali e simboliche caratterizza la pietà popolare. Si pensi esemplarmente all’uso di baciare o toccare con la mano le immagini, i luoghi, le reliquie e gli oggetti sacri… Simili espressioni, che si tramandano da secoli di padre in figlio, sono modi diretti e semplici di manifestare esternamente il sentire del cuore e l’impegno di vivere cristianamente. Senza questa componente interiore c’è il rischio che la gestualità simbolica scada in consuetudini vuote e, nel peggiore dei casi, nella superstizione”.

In generale, la Chiesa raccomanda un atteggiamento esteriore adatto all’occasione e rispondente alla disposizione interiore della persona. Chi venera una reliquia di un santo può baciare o toccare la custodia di vetro che ospita la reliquia o rimanere semplicemente in piedi accanto alla reliquia in atteggiamento di preghiera, elevando il proprio cuore e la propria mente a Dio e invocando l’intercessione del santo.

Altri gesti idonei includono il fare il segno della croce o inginocchiarsi davanti alla reliquia in preghiera. Non ci si dovrebbe tuttavia genuflettere davanti alla reliquia come ci si genuflette davanti al Santissimo Sacramento, perché quel tipo di venerazione è riservato unicamente a Cristo.

Qualsiasi gesto si scelga per venerare una reliquia, non dev’essere compiuto per superstizione, ma per amore nei confronti del santo e di Dio. Pensate a questa pratica in modo simile a qualcuno che scatta una fotografia di un membro amato della propria famiglia e la bacia ogni volta che la vede. Questo gesto è un segno d’amore nei confronti di quella persona e non contiene alcuna traccia di superstizione.

Venerare le reliquie dei santi è una splendida pratica che ci avvicina a coloro che ci hanno preceduto nel segno della fede e hanno raggiunto l’obiettivo finale, il Cielo. Vedere le loro reliquie e toccarle può spingerci a impegnarci maggiormente nella santità per poter essere uomini e donne santi alla fine del nostro pellegrinaggio terreno.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]