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I 5 libri più belli della settimana scelti per le donne

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Pixabay

Silvia Lucchetti - Aleteia - pubblicato il 27/05/17

“Il libro è una cosa: lo si può mettere su un tavolo e guardarlo soltanto, ma se lo apri e leggi diventa un mondo”

Arriva il fine settimana ed eccoci pronte a consigliarvi altri titoli da leggere, regalare, mettere da parte per l’estate. Leggere in vacanza ha un altro sapore, non trovate? Magari al mare, con una granita ghiacciata e la brezza leggera che sposta nuvole e capelli. O in montagna, dopo una bella escursione, con gli occhi ancora pieni di verde e azzurro. Forse perché slegati dagli impegni quotidiani, cullati dal canto delle cicale e sazi di gelati, ci sentiamo più ispirati ad accogliere una storia.

Leonardo Sciascia scriveva: “Il libro è una cosa: lo si può mettere su un tavolo e guardarlo soltanto, ma se lo apri e leggi diventa un mondo”.

Ecco il piccolo mondo che abbiamo pensato per voi:

1)La casa dei giovani eroi. Storia di Caterina e altri guerrieri, Antonio Socci, Rizzoli, 2017.

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Un libro per tutti, ricco di coraggio, amore, speranza, umorismo. Il giornalista racconta l’avventura cominciata con la scoperta del metodo di riabilitazione elaborato da Doman, usato per curare la figlia Caterina, che dà risultati formidabili per le diverse forme di cerebrolesione. In questo percorso, cominciato dopo l’arresto cardiaco che ha colpito la figlia nel 2009,  la fede e la gioia della sua famiglia sono paradossalmente e incredibilmente (ma forse solo per il mondo) accresciute.

Fra le tante pagine fanno commuovere quelle in cui Socci racconta proprio di questo amore e della letizia di quando si alza la notte (anche più volte) per assistere Caterina, perché se è vero che nessuno vorrebbe trovarsi nelle sue condizioni fisiche, tutti vorrebbero avere padri capaci di questo darsi incondizionato”. (Benedetta Frigerio, La Nuova Bussola Quotidiana)

2) L’atteso e L’anticristo, Giacobbe Elia, Curcio editore, 2017.

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È possibile conoscere Dio e credere in Lui? Distinguerlo dai mille idoli che ci circondano e a cui siamo assuefatti? Siamo in grado di riconoscere il volto ambiguo e beffardo dell’Anticristo?

Il nuovo lavoro di padre Giacobbe Elia con la prefazione di Antonino Zichichi è un testo importante, uno strumento utile per imparare a discernere, con ancora più urgenza visto i tempi che viviamo, il bene vero dal bene falso, volto imbellettato del male. Il sacerdote, primo esorcista della Fraternità Missionaria Mariana incaricato dalla Diocesi di Roma, è medico specializzato in teologia dogmatica ed esperto di bioetica. Magari vi sembrerà una scelta poco da #ForHer ma se pensate all’opera distruttiva del maligno che colpisce e inganna la donna perché custode della vita, questa preferenza vi sembrerà azzeccata. Ricordiamoci quello che suor Lucia scrisse al cardinal Caffarra: «La Madonna gli ha già schiacciato la testa».

3) Mamma in tre ore. Come sopravvivere senza ansie alla nascita del bebè, Giuseppe Ferrari, Sonzogno 2017.

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Care neomamme quanto vi agitano e caricano di ansie tutte quelle pubblicità e letture sulla maternità? Invece che semplificare la vita ve la complicano! E non è un modo di dire, perché di vita si tratta, di nuova vita anzi, appena venuta al mondo! Per prima cosa: Auguri! Che gioia!

L’autore del libro che vi proponiamo afferma che essere madri è l’atto più naturale che esista per una donna, «anche le donne delle caverne sapevano benissimo come fare»,  e quindi, aggiungo io, voi sarete bravissime! Giuseppe Ferrari, pediatra di lungo corso, invita voi mamme a resettate le informazioni assorbite sulla cura del bambino, le raccomandazioni eccessive e infondate (e costose) che avete immagazzinato, e vi incoraggia a crescere vostro figlio ascoltando i bisogni fondamentali, accogliendo le sue esigenze e i suoi tempi. Il libro, che si legge facilmente e tutto d’un fiato, è un manuale anti-stress che punta all’essenziale, con consigli basilari per crescere e accudire il vostro piccolo senza preoccupazioni eccessive o immaginarie.

4) La locanda dell’ultima solitudine, Alessandro Barbaglia, Mondadori, 2017.

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Una scrittura poetica, fatta di immagini, suoni, profumi e un linguaggio allegorico pieno di tenerezza incorniciano la bellissima storia d’amore narrata da Alessandro Barbaglia.

Il libro, finalista al Premio Selezione Bancarella 2017, racconta di Libero e Viola che si cercano senza conoscersi. L’autore attraverso pennellate surreali, giochi linguistici, leggerezza e ironia dipinge una storia fatta di fiori, nomi evocativi e attese. Nel 2007 Libero ha prenotato un tavolo alla Locanda dell’Ultima Solitudine, per dieci anni dopo. Ed è convinto che solo lì la sua vita cambierà.

«È tutta in legno, la Locanda, alterna le pareti scure alle finestre piene di luce da cui entra sempre un po’ di vento. È fatta di poche stanze e una sola certezza: se sai arrivarci, facendo tutto quel sentiero buio che ci vuol poco a perdersi, quello è il posto più bello del mondo».

L’importante è saper aspettare: “se qualcosa nella vita non arriva è perché non l’hai aspettato abbastanza, non perché sia sbagliato aspettarlo”.

5) Come non odiare tuo marito dopo i figli, Jancee Dunn, Sonzogno, 2017.

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Anche le coppie più unite possono traballare dopo la nascita di un figlio. Così afferma l’autrice di questo ironico e travolgente libro, che convinta di aver sposato l’uomo ideale, disposto a condividere fatiche e doveri della vita di coppia (quanta modernità!) si ricrede dopo l’arrivo della loro bambina. Il testo frizzante, a metà tra il racconto e un manuale di self-help, con consigli pratici e di facile applicazione, racconta la presa di coscienza dell’autrice che scopre un uomo distratto, pigro, troppo spensierato. E dopo essersi rivolta a psicologi di ogni sorta, terapeuti, e addirittura a un agente dell’Fbi esperto di “situazioni esplosive” (cosa c’è di più esplosivo della vita familiare?), decide di fare un ultimo tentativo prima di mollare. Si rimette in gioco, ripensa il proprio matrimonio dalle fondamenta e ci riesce grazie all’aiuto dell’uomo (pigro e assente) che la soffrire, che è sempre e nonostante tutto, il suo più prezioso alleato.

Evviva l’amore! Evviva il lieto fine! Evviva il sacrificio! Che nella sua radice significa rendere sacro.

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