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Spiritualità
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Non sei sicuro di cosa significhi Gesù per te? Sei in buona compagnia!

APOSTOLI, GESU, RELAZIONE, SPIRITUALITA

Jacopo Bassano, "La Cène" (1546) © Jacopo Bassano / Public domain

Silas Henderson - pubblicato il 16/05/17

“Chi guarda il Figlio vede il ritratto del Padre”
Gli disse Filippo: “Signore, mostraci il Padre e ci basta”. Gli rispose Gesù: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?” Giovanni 14, 8-9

Nel Tempo Pasquale sentiamo parlare molto degli apostoli, e questa domenica non ha fatto eccezione, perché abbiamo sentito Tommaso e Filippo porre domande e avanzare richieste che aiutano ad approfondire gli insegnamenti di Gesù.

Anche se sappiamo relativamente poco di questi due personaggi – il che vale del resto per tutti gli apostoli –, sono parte essenziale della nostra eredità spirituale, fungendo da ponte importante tra la vita e il ministero di Gesù e le prime generazioni di cristiani. Anche se Gesù non era più fisicamente presente nella comunità dopo la sua ascesa al Cielo, Tommaso, Filippo e gli altri apostoli condividevano i propri ricordi di Lui e la propria fede, aiutando i cristiani delle origini a sperimentare come il Signore Risorto fosse ancora presente e all’opera nella Chiesa.

In una riflessione sulla vita di San Filippo – che include parte del testo del Vangelo di Giovanni della liturgia di questa domenica –, Papa Benedetto XVI ha ricordato: “Durante l’Ultima Cena, avendo Gesù affermato che conoscere Lui significava anche conoscere il Padre, Filippo quasi ingenuamente gli chiese: ‘Signore, mostraci il Padre, e ci basta’. Gesù gli rispose con un tono di benevolo rimprovero: ‘Filippo, da tanto tempo sono con voi e ancora non mi conosci?… Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me’”.

Queste parole sono tra le più lodate del Vangelo di Giovanni. Contengono una vera rivelazione. Gesù si riferisce alla propria persona in quanto tale, facendo capire che è possibile comprenderlo non solo attraverso le sue parole, ma semplicemente attraverso ciò che è… Possiamo dire certamente che Dio si è dato un volto umano, il Volto di Gesù, e di conseguenza, d’ora in poi, se vogliamo conoscere davvero il Volto di Dio tutto quello che dobbiamo fare è contemplare il Volto di Gesù. Nel suo Volto vediamo davvero chi e com’è Dio!




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Il Vangelo di questa domenica ci aiuta a entrare in modo più profondo nel mistero del Tempo Pasquale, aiutandoci a capire in modo più pieno chi sia Gesù e cosa significhi la Resurrezione per noi e per la nostra vita. La richiesta di Filippo – “Signore, mostraci il Padre” – indica anche che perfino gli apostoli, per quanto vicini a Gesù, non capivano pienamente chi fosse e non coglievano il senso della sua missione.

Come potevano? Dopo tutto, Gesù non era il tipo di Messia che il Popolo di Israele aveva sperato o per cui aveva pregato. Il Regno di Dio proclamato da Gesù non riguardava la politica o un regno di ricchezza o potere. Gesù offriva ai suoi seguaci, come offre a ciascuno di noi, la possibilità di un rapporto nuovo e che cambia la vita con Dio e con gli altri all’interno della comunità ecclesiale.

Non possiamo incolpare Filippo per la sua richiesta, perché stava cercando di capire. Come ha osservato tuttavia suor Barbara Reid, O.P., “la sua disponiblità ad accontentarsi di un semplice barlume di Colui che ci invita a un’unione profonda e durevole è come fermarsi in un motel economico quando ci vengono offerte sistemazioni principesche. Conosciamo la via per arrivare al cuore di Dio, e abbiamo visto la pienezza del Divino visibile in Gesù”.

Alla fine, Gesù offre a Filippo molto di più di un semplice “barlume” del Padre. Gesù promette il dono della pace nella nostra dimora vera e duratura nel Regno di Dio per tutta l’eternità. La stessa opportunità ci viene offerta quando mettiamo da parte le nostre prospettive limitate e guardiamo con gli occhi della fede e confidiamo in Colui che ha donato se stesso per noi.

Chi è Gesù per voi? In che modo questo passo evangelico vi invita a una comprensione più profonda? Perché pensate che sia stato scelto questo brano per il Tempo Pasquale? Come state portando avanti i vostri festeggiamenti per la Pasqua? Qual è la vostra preghiera in questi giorni?

Parole di saggezza: “Chi guarda il Figlio vede il ritratto del Padre. Notate di che tipo di ritratto si parla. È verità, giustizia, il potere di Dio. Non è silente, perché è il Verbo. Non è insensibile, perché è Sapienza. Non è vano e sciocco, perché è potere. Non è senz’anima, perché è la vita. Non è morto, perché è la resurrezione” – Sant’Ambrogio.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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