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I due modi di amare di Jane Austen. Qual è il tuo?

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© Columbia Pictures

Scene from Sense and Sensibility, 1995.

Michael Rennier - pubblicato il 16/05/17

In Ragione e Sentimento l'autrice ci aiuta a comprendere il modo migliore di amare davvero

Jane Austen ci aiuta a comprendere i due tipi d’amore rispecchiati nel titolo di un suo famoso romanzo: Ragione e Sentimento.

Cosa fa sì che due persone si innamorino? La risposta tipica potrebbe essere che si inizia con l’attrazione fisica, la conversazione profonda o la condivisione di qualche risata – tutte buone risposte. L’amore è come un fuoco, che all’inizio viene acceso da un’unica scintilla. Ad esempio, al mio primo appuntamento con Amber, la donna che sarebbe diventata mia moglie, ci siamo seduti in un giardino vicino a un fiume e sono rimasto colpito dai suoi occhi azzurro chiaro e dalla sua risata argentina. Starle semplicemente vicino provocava una burrasca nel mio cuore, e i miei sensi sentivano come se la marea fosse apparsa all’orizzonte e mi avesse spazzato via. Come si suol dire, avevo perso la testa.

Il senso iniziale tonificante dell’amore agitato è l’argomento dei sonetti di Shakespeare, ma dopo che l’“elettricità” è venuta meno cosa resta dell’amore? Il talk show Jimmy Kimmel Live ha chiesto una volta ai bambini di definire l’amore, e una ragazzina ha rsposto che è “baciare”. Un ragazzino ha dichiarato il suo amore imperituro per una compagna perché aveva “dei giochi bellissimi”.

Non sono convinto del fatto che gli adulti esporrebbero considerazioni migliori in una situazione simile. Il mio cinismo si basa sull’esperienza, perché nel mio lavoro in chiesa spesso le persone chiedono aiuto nel processo per ottenere la nullità dopo un divorzio. Molte di queste persone sono state sposate per anni senza sapere davvero cosa fossero l’amore e il matrimonio, e visto che non avevano costruito un vero legame il loro rapporto è scoppiato.




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Alcuni di noi possono avere un’idea errata dell’amore, e per via di questo molti rapporti non riescono a sopravvivere alla scintilla romantica iniziale.

Non è un problema nuovo. Jane Austen ha scritto della stessa questione poco più di duecento anni fa quando ha pubblicato il romanzo Ragione e Sentimento, nel quale propone due possibili modi di definire l’amore. Le sue intuizioni sono molto utili anche oggi per noi che continuiamo a cercare, lottare e approfondire l’amore che è l’unica base solida per un matrimonio impegnato e felice.

Jane Austen non è mai schiva, e quindi i due tipi d’amore vengono espressi già nel titolo – Ragione e Sentimento.

Sentimento

Il sentimento è il sussurro nell’orecchio che dice di seguire il proprio cuore, trovare la gioia nei sensi fisici e provare sensazioni profonde.

È l’amore che si prova quando ci si stringono per la prima volta le mani da adolescenti o si piange al proprio matrimonio, o non si vede l’ora di stare in una stanza con la persona per cui si ha una cotta segreta semplicemente per stare vicini.

Il sentimento è influenzato da quello che vede, e anche se viene naturalmente e può essere un elemento positivo, comporta anche un pericolo perché le emozioni non sono affidabili. L’occhio può deludere e le emozioni andare e venire.

Il personaggio di Marianne Dashwood, la 16enne secondogenita dei signori Dashwood, è l’incarnazione del sentimento. Ama disperatamente un uomo di nome Willoughby. “Quando lui era presente lei non aveva occhi per nessun altro. Tutto quello che faceva, era giusto. Tutto quello che diceva, era intelligente”. Marianne, scrive la Austen, “con eccellenti qualità e un’indole altrettanto eccellente, non era né ragionevole né imparziale”. In altre parole, Marianne è una brava persona, ma è sviata dal suo sentimento. È incantata dalle qualità superficiali di un uomo e non riesce ad andare più a fondo.




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L’amore sentimentale non può sopravvivere da solo, e presto la cotta di Marianne la devasta. Le emozioni sono il modo principale in cui sperimenta l’amore, ed è incapace di elevarsi al di sopra di esse. Trascorre intere serate crogiolandosi in quella che la Austen definisce un’“indulgenza di sentimento”. Il sentimentalismo romantico fa girare il mondo, ma perfino un bacio può essere un segno di tradimento.

Ragione

In un gioco di parole, la Austen descrive un approccio all’amore in apparenza simile ma del tutto diverso – usare il buonsenso. Quando si parla dell’amore che dura tutta una vita, il buonsenso sceglie il partner più stabile al di sopra dei bei flirt, la persona che è fedele più che quella che fa sobbalzare il cuore. La ragione, incarnata dal personaggio di Elinor Dashwood, la sorella maggiore di Marianne, sceglie quello che la mente dice che è razionale nonostante i sentimenti. La Austen scrive di Elinor: “Si sentiva più forte da sola, e il suo buonsenso la sosteneva così bene, che la sua fermezza era talmente salda, il comportamento così invariabilmente allegro, nonostante la ferita fosse così acuta e recente, da essere il massimo possibile in quelle circostanze”. In altre parole, anche se aveva un motivo per sentirsi giù, lavorava sodo per entrare in uno stato mentale migliore.

Anche Elinor, come Marianne, si innamora, ma le sue ragioni sono piuttosto diverse. Anche se Edward non è fisicamente attraente lo ama, perché “è al corrente di molte cose, trae grandissimo piacere dalla lettura, ha un’immaginazione vivace, le sue osservazioni sono giuste e corrette e ha gusti delicati e puri”.

Fermati, mio cuore palpitante! Forse, come Elinor, potremmo decidere razionalmente di uscire con una persona o perfino di sposarla, ma non dovrebbe esserci di più di questo?

La terza via

Alla fine, non bastano né la ragione né il sentimento. Non possiamo semplicemente decidere razionalmente di amare qualcuno, così come non è sano rincorrere ogni attrazione emotiva senza pensarci due volte. Alla fine di Ragione e Sentimento, sia Elinor che Marianne imparano la lezione per la quale la volontà estrema limita l’amore e alla fine lo uccide. Non c’è un metodo – l’amore contiene sia la ragione che il sentimento, sia la scintilla del romanticismo che l’impegno ragionevole e fedele che porta avanti una coppia nei momenti difficili.




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Ancora oggi lottiamo per comprendere l’amore, il che è il motivo per cui il classico di Jane Austen resta importante. Se la Austen, che ammetteva di essere incline al sentimento (dopo tutto trascorreva il suo tempo scrivendo libri romantici) fosse qui oggi, sospetto che ci darebbe qualche consiglio pratico del tipo:

“Quando le emozioni ti schiacciano, prenditi del tempo per lavorarci su con un po’ di buonsenso”.

“Nel corso del tempo, le emozioni possono cambiare e cambieranno. Dall’altro lato, non accontentarti della persona sbagliata solo perché tutti i fatti ‘sembrano’ giusti”.

“Se il cuore non aderisce, potrebbe essere il segno del fatto che la scintilla che porta all’amore maturo non c’è”.

L’amore coinvolge tutto ciò che siamo. È un impegno ragionevole del cuore, e un atto della volontà che fa voto di fedeltà e unità eterne. Una delle lezioni più preziose che offre Ragione e Sentimento è che anche se possiamo dire cosa non è l’amore, è una realtà che avvolge talmente l’anima da sfidare i nostri tentativi di definire cosa sia. Alla fin fine, l’amore è un dono di tutto il proprio essere, corpo e anima – ragione e sentimento.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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