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Vuoi vivere un’esperienza di vita monacale?

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© abadiadesilos.es

Alfa y Omega - pubblicato il 15/05/17

L'abbazia di San Domenico di Silos offre di “vivere come un monaco” agli uomini che discernono la propria vocazione

Vivere in un monastero senza essere monaco? È possibile, nell’abbazia benedettina di San Domenico di Silos, in Spagna. Ecco i requisiti: avere tra i 18 e i 45 anni e pensare “che il Signore forse ti stia chiamando alla vita monastica”. La prossima esperienza monastica si svolgerà a luglio.

Se dopo questa esperienza qualche partecipante decide di entrare in monastero dovrà essere soggetto agli orari dell’abbazia, dove la giornata comincia ben presto.

Alle 6.00 si recitano le preghiere e 40 minuti dopo si svolge la lectio divina, nella quale “ci mettiamo in ascolto orante della parola nel silenzio e nella solitudine della nostra cella”, spiegano i monaci sulla loro pagina web sermonje.eu. Alle 7.30 i monaci recitano le Lodi, in cui “benediciamo e lodiamo Dio per le sue meraviglie e per l’instaurazione del suo Regno mediante la morte e resurrezione di suo Figlio”.




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Alle 9.00 si svolge uno dei momenti più importanti della giornata, la celebrazione dell’Eucaristia, “centro della vita della Chiesa e della giornata del monaco”. La Messa “ci dà forza per il resto della giornata e ci aiuta ad affrontarla con una prospettiva cristiana e monastica”.

Tra le 10.00 e le 13.45 i religiosi lavorano. “Lavorare è offrire la nostra vita e il nostro tempo a Dio e ai fratelli lavorando per il bene comune. In questo modo diventa un’offerta di ciò che siamo”.

Seguono la recita dell’ora Sesta, “un modo di tornare a Dio dopo un’intensa mattinata di lavoro”, e il pranzo, in comune e in silenzio, che per San Benedetto “è un’immagine della comunione eucaristica in cui i fratelli spezzano il pane insieme”.

Dopo il pasto c’è il riposo, che “ci permette di affrontare il resto della giornata con forze rinnovate”. Segue l’ora Nona, che si recita nel coro “per chiedere al Signore di continuare a ispirarci all’inizio del pomeriggio”.

Tra le 16.20 e le 19.00 si torna al lavoro, che si conclude con la recita dei Vespri (fino alle 19.45), in cui “rendiamo grazie a Dio per i doni che abbiamo ricevuto da Lui durante la giornata e ricordiamo la redenzione che Cristo ha operato in noi”.

Al termine della giornata, nell’abbazia di Silos si torna alla lectio divina. “La Bibbia è il libro del monaco, in cui trova tutto e da dove trae ogni giorno cose vecchie e nuove che lo aiutano a vivere come discepolo di Gesù”.

La cena, anch’essa in silenzio, si svolge alle 20.30, e a seguire c’è un tempo di ricreazione, in cui “noi monaci ci ritroviamo per conversare un po’ e condividere aneddoti e risate”, spiegano. “Così ci conosciamo meglio e impariamo a capirci e a vederci come quello che siamo: una famiglia”.




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Alle 21.30, nella preghiera della Compieta, “ci mettiamo nelle mani di Dio entrando nell’oscurità della notte con la speranza che ci conceda la luce di un nuovo giorno”.

C’è poi il momento del “gran silenzio della notte: preghiera personale per chi lo desidera e tempo per il sonno”.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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