Rivela alcuni retroscena sui lavori della Commissione vaticana presieduta dal cardinal Ruini che sta indagando sulle presunte apparizioniSulle presunte apparizioni di Medjugorje la commissione ad hoc presieduta dal cardinale Camillo Ruini ha svolto «un lavoro molto molto buono». Secco e schietto come ci ha abituati ormai da tempo, Papa Francesco – sul volo di ritorno da Fatima – in occasione del consueto appuntamento con i giornalisti si è abbandonato, come mai prima, a qualche rivelazione e confidenza sul dietro le quinte di questa inchiesta. Il pontefice, secondo quanto rivelato dal quotidiano “Avvenire”, ha infatti accennato ad «alcuni dubbi nella Congregazione della dottrina della fede» e della decisione dell’ex Sant’Uffizio di inviare ad ognuno dei membri del “parlamentino” interno tutta la documentazione, anche quei pareri che sembravano andare contro il rapporto Ruini.
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A quel punto Francesco è intervenuto chiedendo espressamente al prefetto del dicastero vaticano, il cardinale Gerhard Müller, di inviare a lui personalmente le opinioni, le quali «tutte sottolineano la densità del rapporto Ruini». Il Pontefice ha proseguito poi operando però delle distinzioni: «Sulle prime apparizioni, quando i veggenti erano ragazzi, la Commissione dice che si deve continuare ad investigare».«Sulle presunte apparizioni attuali – invece – il rapporto ha i suoi dubbi». «Io personalmente che sono più cattivo – ha aggiunto – preferisco la Madonna madre, nostra madre, e non la madonna a capo dell’ufficio telegrafico che tutti i giorni invia un messaggio telegrafico a tal ora, e questa non è la mamma di Gesù, e queste presunte apparizioni non hanno tanto valore. Lo dico come opinione personale».
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Tuttavia, ha concluso il Papa, il nocciolo del rapporto Ruini è il fatto spirituale, pastorale: «gente che va lì e si converte e incontra Dio, che cambia vita e questo non si può negare. E questo non grazie a una bacchetta magica. Questo fatto non si può negare. Adesso per vedere questo, ho nominato un vescovo bravo (monsignor Hoser, ndr) che ha esperienza per occuparsi della parte pastorale. Alla fine si dirà qualche parola».
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Quanto poi al «vescovo vestito di bianco», immagine che figurava nella preghiera letta venerdì davanti alla Vergine e che sembrava riferire anche a se stesso la visione del terzo Segreto (oltre che a Giovanni Paolo II), con sincerità ha rivelato:
«La preghiera non l’ho fatta io, l’ha fatta il Santuario, ma anche io ho cercato perché hanno detto questo, e c’è un collegamento, sul bianco: il Vescovo vestito di bianco, la madonna vestita di bianco, l’albore bianco dell’innocenza dei bambini dopo il battesimo e l’innocenza. C’è un collegamento in quella preghiera sul colore bianco, credo che hanno cercato di esprimere con il bianco quella voglia di innocenza, di pace, di innocenza, di non fare male ad altri, non fare guerra». E in merito alle visioni, «l’allora cardinale Ratzinger ha spiegato tutto chiaramente».
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Quando poi qualcuno gli ha ricordato che anche per lui il 13 maggio ha significato una svolta nella vita (il nunzio in Argentina, 25 anni fa, gli annunciò la nomina a vescovo ausiliare di Buenos Aires), il Papa ha confessato di essersene ricordato venerdì pregando alla Cappellina delle apparizioni e di aver chiesto perdono per i suoi «sbagli, anche per il cattivo gusto nel scegliere la gente».
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RIPORTIAMO LA RISPOSTA INTEGRALE DI PAPA FRANCESCO
Mimmo Muolo
Buona sera, Santità. Le faccio una domanda a nome del gruppo italiano. Ieri e oggi a Fatima abbiamo visto una grande testimonianza di fede popolare, insieme a Lei; la stessa che si riscontra, per esempio, anche in altri Santuari mariani come Medjugorje. Che cosa pensa di quelle apparizioni – se sono state apparizioni – e del fervore religioso che hanno suscitato, visto che ha deciso di nominare un Vescovo delegato per gli aspetti pastorali? E se mi posso permettere una seconda questione, che so che sta molto a cuore anche a Lei, oltre che a noi italiani: vorrei sapere, le ONG sono state accusate di collusioni con gli scafisti trafficanti di uomini. Che cosa ne pensa? Grazie.
Papa Francesco
Incomincio con la seconda. Io ho letto sul giornale che sfoglio al mattino che c’era questo problema, ma ancora non conosco i dettagli come sono. E per questo non posso opinare. So che c’è un problema e che le indagini vanno avanti. Auguro che proseguano e che tutta la verità venga fuori. La prima? Medjugorje. Tutte le apparizioni o le presunte apparizioni appartengono alla sfera privata, non sono parte del Magistero pubblico ordinario della Chiesa. Medjugorje: è stata fatta una commissione presieduta dal Cardinale Ruini. L’ha fatta Benedetto XVI. Io, alla fine del ’13 o all’inizio del ’14, ho ricevuto dal Cardinale Ruini il risultato. Una commissione di bravi teologi, vescovi, cardinali. Bravi, bravi, bravi. Il rapporto-Ruini è molto, molto buono. Poi, c’erano alcuni dubbi nella Congregazione per la Dottrina della Fede e la Congregazione ha giudicato opportuno inviare a ognuno dei membri del congresso, di questa “feria quarta”, tutta la documentazione, anche le cose che sembravano contro il rapporto-Ruini. Io ho ricevuto la notificazione: ricordo che era un sabato sera, in tarda serata. Non mi è sembrato giusto: era come mettere all’asta – scusatemi la parola – il rapporto-Ruini, che era molto ben fatto. E domenica mattina il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede ha ricevuto una lettera da me, in cui gli chiedevo di dire che invece di inviare alla “feria quarta” inviassero a me, personalmente, le opinioni. Queste opinioni sono state studiate, e tutte sottolineano la densità del rapporto-Ruini. Sì, principalmente si devono distinguere tre cose. Sulle prime apparizioni, quando [i “veggenti”] erano ragazzi, il rapporto più o meno dice che si deve continuare a investigare. Circa le presunte apparizioni attuali, il rapporto ha i suoi dubbi. Io personalmente sono più “cattivo”: io preferisco la Madonna madre, nostra madre, e non la Madonna capo-ufficio telegrafico che tutti i giorni invia un messaggio a tale ora… questa non è la mamma di Gesù. E queste presunte apparizioni non hanno tanto valore. E questo lo dico come opinione personale. Ma chi pensa che la Madonna dica: “Venite che domani alla tale ora dirò un messaggio a quel veggente”; no. [Nel rapporto-Ruini si] distinguono le due apparizioni. E terzo, il nocciolo vero e proprio del rapporto-Ruini: il fatto spirituale, il fatto pastorale, gente che va lì e si converte, gente che incontra Dio, che cambia vita… Per questo non c’è una bacchetta magica, e questo fatto spirituale-pastorale non si può negare. Adesso, per vedere le cose con tutti questi dati, con le risposte che mi hanno inviato i teologi, si è nominato questo Vescovo – bravo, bravo perché ha esperienza – per vedere la parte pastorale come va. E alla fine, si dirà qualche parola.