L’intervento del nuovo presidente della République davanti ai suoi militanti riuniti domenica sera non ha mancato di far circolare le teorie più categoriche su una supposta simbologia occulta. Roba di Illuminati, ovvero massoneria.
C’era da aspettarselo. Prendendo la parola davanti ai sostenitori del movimento En Marche! ai piedi della piramide del Louvre, Emmanuel Macron, vincitore del secondo turno dell’elezione presidenziale, ha immediatamente scatenato sui social network uno tsunami di commenti dal sapore complottistico. I massoni sarebbero all’opera! Va riconosciuto che la messa in scena aveva di che turbare anche il meno paranoico degli osservatori. Ripreso leggermente in controluce, Emmanuel Macron appariva come incastonato nel triangolo trasparente, sovrastato da un misterioso alone rosso.
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[#Presidenziali2017
Macron o Masson???? piramide del Louvre
Almeno si sa chi sono gli sponsor!! #illuminati]
Secondo quanto pretende, tra gli altri, Il codice Da Vinci – il cui intreccio si svolge anche al Louvre – si tratterebbe di un evidente simbolo degli Illuminati, paragonabile alla piramide che si può osservare sui dollari americani. Per tutti quelli che si interessano alla massoneria, la piramide evoca il triangolo equilatero, che sta al cuore della simbologia massonica. Tale simbolo rimonta all’antico Egitto, i cui riti hanno influenzato alcune logge fin dagli inizi del XIX secolo. Ma il simbolo evoca pure il Dio trinitario dei cristiani, divenuto per la massoneria il GADU (“Grande Architetto Dell’Universo).
Anche la mimica del presidente eletto ha fornito materia per le interpretazioni: le sue braccia, alzate ad angolo retto, formavano così una squadra rovesciata che s’intersecava col triangolo della piramide. Per molti internauti non c’è dubbio: Emmanuel Macron – prontamente soprannominato “frammacrone” – rendeva così omaggio alle forze occulte che l’avrebbero condotto all’Eliseo.
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[«Un occhiolino a quelli che mi hanno fatto eleggere» 😀 #macron #illuminati #secret #presidenziali2017 #frenchelection2017 #Louvre #EmmanuelMacron]
Un ritornello già sentito
Già dai tempi della costruzione della piramide del Louvre – voluta da François Mitterrand e inaugurata nel 1989 – si erano sollevate voci a denunciare la supposta influenza dei “grembiulini” sul vecchio pensionato dei fratelli baristi di Rue de Vaugirard. Dalla grande Arche de la Défense fino alla piramide del Louvre, il predecessore di Emmanuel Macron avrebbe voluto iscrivere la simbologia massonica nell’urbanistica della Ville-Lumière, affermavano all’epoca alcuni osservatori.
Incontestabilmente, nell’epoca delle fake news e dei “fatti alternativi”, la realizzazione di queste riprese alla sera del 7 maggio offriva a tutti i complottisti da social network pane per i loro denti. E tuttavia, conviene pensarci due volte, prima di lanciarsi in accuse basate unicamente su interpretazioni. In quanto cristiani, poi, siamo contrari a qualunque processo alle intenzioni. Ora, l’intenzione dichiarata da Emmanuel Macron nella scelta del piazzale del Louvre per festeggiare la vittoria con i suoi sostenitori era di trovare un luogo intermedio tra la Bastiglia “di sinistra” e la Concordia “di destra”: un luogo impregnato di storia francese monarchica, imperiale e repubblicana, la custodia delle più belle opere che testimoniano il genio culturale e artistico dell’umanità. Finché non consti e non sia dimostrato diversamente, bisogna attenersi all’intenzione principale. Insomma, non si tratta di negare l’influenza occulta della massoneria sulla scena politica (del resto è una realtà così evidente…); conviene però darne conto attenendosi ai fatti che si producono, e restare coerenti ai nostri valori. Con vigilanza e senza ingenuità, naturalmente.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]