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3 tipi di umiltà secondo Sant’Ignazio di Loyola

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Aleteia - pubblicato il 22/04/17
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L’umiltà, secondo l’ideatore degli Esercizi Spirituali, è un processo crescente

Il primo tipo di umiltà è necessario per la salvezza eterna.

E consiste nell’abbassarmi e umiliarmi il più possibile, per obbedire in tutto alla legge di Dio, nostro Signore, in modo che – anche se divenissi signore di tutte le cose create, o anche a costo della mia vita terrena – io non decida mai di trasgredire alcun comandamento divino o umano.

Il secondo tipo di umiltà è più perfetto del primo.

E consiste in questo, che io mi trovi in una disposizione tale da non volere né affezionarmi ad avere la ricchezza piuttosto che la povertà, da cercare l’onore piuttosto che il disonore, da desiderare una vita lunga piuttosto che una vita breve, purché sia uguale il servizio di Dio nostro Signore e la salvezza della mia anima, e inoltre che non decida mai di commettere un peccato veniale, neppure in cambio di tutte le cose create né a costo di perdere la vita.

Il terzo tipo di umiltà è l’umiltà più perfetta.

Si ha quando, includendo il primo e il secondo modo, e posto che sia uguale la lode e la gloria della divina Maestà, io, per imitare più concretamente Cristo nostro Signore ed essergli più simile, voglio e scelgo la povertà con Cristo povero piuttosto che la ricchezza, le umiliazioni con Cristo umiliato piuttosto che gli onori; inoltre desidero di più essere considerato stolto e pazzo per Cristo, che per primo fu ritenuto tale, piuttosto che saggio e accorto secondo il giudizio del mondo.