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Sant'Espedito

M a n u e l-CC

Maria Paola Daud - pubblicato il 19/04/17

Il suo culto tra miti e leggende

Sant’Espedito è uno dei santi più popolari in Paesi come Austria, Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Filippine, Francia, Italia (soprattutto Sicilia, Campania e Lombardia), Germania, Messico, Nicaragua, Panama, Perù, Russia, Spagna, Turchia, Uruguay, Venezuela e Stati Uniti.

La sua esistenza è stata spesso messa in dubbio. Secondo Ippolito Delehaye, storico gesuita e agiografo, il nome di Espedito deriva da una lettura errata di Elipidio, un martire morto a Melitene insieme al suo compagno di nome Ermogene, ma sono solo tesi che indicano che tutti questi insieme a Espedito appartengono allo stesso gruppo di martiri, al punto che si arrivò a identificarli con una sola persona.

Il nome “Expeditus” sarebbe piuttosto un aggettivo che in latino significa “esente da carichi”, che nel linguaggio militare indicherebbe i membri della fanteria leggera, ma è tutto piuttosto indicativo, visto che è un santo molto antico, dell’epoca delle persecuzioni di Diocleziano.

Questo gioco di parole ha fatto sì che diventasse il patrono dei commercianti (che dovevano realizzare accordi rapidamente) e dei navigatori. Lo pregano anche coloro che affrontano delle prove.

Intorno alla sua figura sono nate varie leggende, la più nota delle quali è quella del “miracolo dell’acqua”, dell’epoca di Marco Aurelio. Sant’Espedito era comandante della XII legione romana, chiamata “La Fulminante”, che stava lottando contro i barbari nella regione corrispondente alle attuali Armenia e Turchia.

I soldati vennero circondati dai nemici e si ritrovarono senza cibo né acqua. Solo un miracolo poteva salvarli. Quando i barbari si avvicinarono per sferrare l’attacco finale, i soldati romani si inginocchiarono e si misero a pregare come avevano visto fare ai cristiani, chiedendo a Dio una soluzione urgente.

Espedito conosceva molto bene la storia di Gesù e si commuoveva per i suoi insegnamenti e il suo atteggiamento di fronte alla morte, ma visto che era un generale di divisione romano e uno dei suoi compiti era perseguitare i cristiani rimandava sempre la sua conversione al giorno successivo.

Sapendo che si avvicinava l’attacco finale e che c’erano ben poche possibilità di vincere la guerra, i soldati romani inginocchiati si misero a pregare imitando i cristiani e chiedendo a Dio una soluzione rapida.

I barbari, perplessi di fronte all’atteggiamento dei loro nemici, fermarono l’attacco, e in quello stesso momento il cielo si oscurò e arrivò una grande tempesta, e i soldati assetati del comandante Espedito raccolsero l’acqua nei loro elmetti e bevvero, recuperando le forze e riuscendo poi a vincere la battaglia.

Da quel momento molti dei soldati si convertirono al cristianesimo, ed Espedito venne toccato dalla grazia divina.




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Al momento della sua conversione, gli apparve lo spirito del male sotto forma di corvo dicendo “Cras, cras, cras” (che in latino significa “domani”), pretendendo che rimandasse la conversione come aveva fatto fino a quel momento, titubando per paura del martirio, ma egli calpestò il corvo dicendo “Hodie, hodie, hodie” (in latino “oggi”).

Dopo l’accaduto i dubbi si dissiparono e decise di lasciare l’esercito degli uomini per entrare in quello dei cieli, testimoniando la propria fede in Cristo fino al suo Battesimo di sangue nel 303, quando venne martirizzato e decapitato a Melitene.

I suoi resti non vennero mai trovati perché sicuramente i cristiani dell’epoca, per paura dei saccheggi, li nascosero molto bene.

Sant’Espedito viene in genere rappresentato vestito da soldato romano che calpesta il corvo che grida “Cras, cras,cras”; in una mano ha la palma del martirio, nell’altra una croce che all’inizio era un orologio, con la scritta “oggi”.

The_statue_of_St._Expeditus
Piotr Rymuza

Se avete bisogno del suo favore per una causa urgente, potete chiedere a Sant’Espedito di farvi da intermediario presso nostra Madre, la Vergine Maria, recitando questa preghiera:

Signore Gesù, ricorro al tuo ausilio!

Vergine Santissima, soccorrimi!

Sant’Espedito, tu che pieno di coraggio hai aperto il tuo cuore alla grazia di Dio e non ti sei lasciato trasportare dalla tentazione di rimandare l’offerta di te stesso,

aiutami a non lasciare per domani quello che devo fare oggi per amore di Cristo.

Aiutami dal cielo a rinunciare a ogni vizio e tentazione con il potere che mi dà Gesù.

Che io sia diligente, coraggioso e disciplinato al servizio del Signore, e non sia codardo davanti alle prove.

A te che sei il santo delle cause urgenti presento la mia necessità (esprimere l’intenzione).

Soprattutto, ti chiedo di intercedere per me perché possa perseverare nella fede e giungere così alla gioia del cielo con Cristo, con la Vergine Maria, gli angeli e i santi. Amen.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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