Quando ero piccola “invidiavo” i miei cugini che la mattina di Pasqua andavano dalla nonna pugliese che preparava loro la colazione salata pasquale. Immaginavo una tavola lunga e imbandita come quella del cartone Disney La Bella e la Bestia, vi ricordate la scena di Belle che finalmente si decide a mangiare, con le stoviglie che le dedicano la famosissima (forse solo per me) canzone “Stia con noi”? Insomma fantasticavo una cosa del genere. Deliri (animati) di bambina!
Quando i miei zii con i miei cugini ci raggiungevano all’una per pranzare insieme erano già sazissimi, e ci raccontavano le prelibatezze preparate dalla super Nonna Pina. Si chiama proprio così, come il famoso tormentone delle tagliatelle. Lei però fa gli strascinati a mano, per chi non li conoscesse sono simili alle orecchiette ma più grandi, una vera specialità. E non solo è una bravissima e appassionata cuoca, ma una sarta abilissima: mi cucì l’abito della Prima Comunione.
Che meraviglia saper fare le cose con le mani! Usarle per costruire, realizzare, creare!
I miei cugini ci portavano sempre qualcosa dalla loro colazione pasquale: immancabile la pizza: alta, con i pomodorini, l’olio che straripa ad ogni morso e i bordi belli dorati, e poi il mitico casatiello con le uova intere da mordicchiare per togliere la pasta intorno, e i pezzi di salame e formaggio.