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E se anziché esigere e lamentarci lodassimo di più?

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4Max/Shutterstock

padre Carlos Padilla - pubblicato il 11/04/17

Per cosa ringrazio Gesù oggi?

Voglio unirmi a tutti coloro che lo lodano oggi. Ci sono molti uomini che acclamano Gesù per le opere che ha realizzato nella loro vita. Hanno qualcosa di particolare per cui ringraziarlo. Una guarigione, un miracolo, una parola, un momento in cui Gesù si è avvicinato e si è fermato davanti a loro, uno sguardo. Ciascuno ricorda un posto, delle mani che l’hanno guarito, alzato, consolato. Un abbraccio.

Per cosa ringrazio Gesù oggi? Oggi voglio rendere grazie a Gesù nella mia vita. Qualcosa di concreto. Gesù è apparso un giorno sul mio cammino. Lo lodo perché forse mi ha aiutato a camminare. Perché mi ha sostenuto quando stavo per cadere. Perché mi è venuto a cercare quando mi stavo allontanando da Lui.




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Perché mi ha aspettato nelle mie assenze. Perché ha guarito il mio cuore ferito dalla solitudine e dalla paura. Perché ha placato le tormente del mio mare interiore, pieno d’ira, di scoraggiamento, di delusione. Perché ha guardato fino in fondo al mio cuore con tenerezza quando io non riuscivo neanche a guardarmi. Perché ha mangiato alla mia tavola, seduto accanto a me.

Lo lodo perché ha creduto in me e mi ha chiamato per nome. Perché mi ha amato senza condizioni e senza misura. Lo lodo perché quando era tutto oscuro e io non vedevo nulla, non sapevo dove andare, mi ha detto: “Non temere, sono con te”.

Lo lodo per i miei momenti di croce in cui ho sentito le sue braccia. Per i miei momenti di paura in cui mi ha esortato a fare un salto di fede. Lo lodo perché mi ha chiamato nel lago a vivere con Lui. Lo lodo perché ha messo nel mio cuore una sete che non mi lascia tranquillo. Gli rendo grazie.

Metto la mia vita ai suoi piedi, il mio manto, i miei rami d’ulivo. Gesù, che sa che il mio cuore è fragile, mi accoglie e riceve la mia lode.

Oggi voglio rendergli grazie. Quante volte la mia preghiera è solo richiesta! Oggi guardo Gesù. Senza esercito. Senza scudi. Senza protezione, in pieno giorno. Impotente.

Arriva a me, che spesso sono come murato. Che mi difendo tanto perché non mi facciano del male. Quanto poco benedico Dio per le opere che compie nella mia vita! Quanto poco benedico gli uomini per il loro amore e la loro dedizione! Quanto poco ringrazio e lodo! Quanto mi lamento, esigo e misuro!

Oggi voglio ringraziare e benedire. Per lodare Cristo che inizia la sua settimana di passione per amore. Per un amore più grande. Per l’amore per il quale io sono stato creato.




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A volte le cose non sono bianche o nere. Oggi c’è luce e paura allo stesso tempo. Allegria e inquietudine. Vita e morte.

Penso a Maria. Che tace. Vive nel cuore quello che vive Gesù. Gioia per il fatto di poter vedere quanto bene ha fatto suo Figlio. Paura per l’odio e la rabbia di quanti lo cercano credendosi in possesso della verità. Maria è accanto a Gesù, ricevendo con pace e allegria il ringraziamento di tanti uomini.

Voglio rallegrarmi. Vedo da lontano la luce della Pasqua e questo mi rallegra l’anima. Ho tante cose per cui ringraziare, ho visto tanti miracoli. Per tutto questo mi inginocchio davanti a Gesù per lodarlo.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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