Non è il letto che fa il matrimonio, e a volte dormire separati rafforza il rapportoA volte, quando parlo con gli amici, il loro volto assume improvvisamente un’espressione scioccata e capisco che il motivo è che ho appena detto che mio marito ha una camera da letto separata dalla mia.
Se la società accetta prontamente che le coppie sposate possano avere conti bancari separati o che una donna mantenga spesso il proprio cognome, dormire in letti separati è considerato motivo di allarme. Si presume che la coppia abbia problemi matrimoniali e che il rapporto sia in crisi. Non è il mio caso.
Mio marito ed io siamo felicemente sposati da più di dieci anni e dormire separatamente per noi funziona. Lui lavora nelle ferrovie e ha i turni, e a volte viene chiamato nel cuore della notte. Mette la sveglia con una suoneria alta e terrificante per essere sicuro di sentirla, e lo stesso suono terrificante mi sveglia e mi getta ogni volta nel panico.
Ho iniziato a dormire nella stanza degli ospiti quando sapevo che mio marito avrebbe probabilmente ricevuto una di quelle chiamate. Amavo quelle notti tutte per me. Avevo il mio spazio e potevo rimanere sveglia a leggere, scrivere o a provare tutte le scarpe del mio armadio. Era stupendo! Alla fine ho iniziato a dormire nella stanza degli ospiti ogni sera.
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Amo il fatto che quando mi sono sposata l’“io” sia diventato “noi”, e do molta importanza alla nostra unità, ma mi mancava qualcosa nella vita che era sonno di qualità e tempo per me stessa. Mio marito non ha problemi al riguardo, visto che a volte lo sveglio perché digrigno i denti. Quando ci prendiamo del tempo per noi stessi, sembra che abbiamo più cose di cui parlare quando ci incontriamo. Credo che il talamo sia un altare – noi ne abbiamo due –, e allora trascorriamo del tempo l’uno nel letto dell’altra per avere intimità. Lui viene in camera mia e io vado nella sua. Mi piace dire scherzando: “Tesoro, da te o da me?”
Nel corso degli anni, è diventato più comune per le coppie dormire in stanze diverse per via del russare, dei problemi di salute, degli orari lavorativi, della sindrome delle gambe senza riposo, dell’apnea da sonno e molte altre ragioni, ma non se ne sente parlare molto, probabilmente perché le coppie credono che verrebbero criticate. La forza di un matrimonio, però, non è determinata dal fatto di condividere un letto. I talami nuziali sono spesso pieni di partner infelici e infedeli. Ciò che conta è la vicinanza e la connessione che prova una coppia e la serietà con cui assume i suoi voti nuziali.
Il letto condiviso è diventato popolare solo alla fine del XIX secolo. Nell’aristocrazia europea, era comune che le coppie sposate dormissero in stanze diverse. La regina Elisabetta e il principe Filippo, ad esempio, dormono separati. Ovviamente non abbiamo tutti un castello con decine di stanze da letto, ma molti hanno una stanza per gli ospiti, una stanza in più o almeno un divano-letto.
Jennifer Adams, una donna che dorme separata dal marito ed è convinta della validità di questa scelta, condivide molti suggerimenti su come dormire separatamente senza rovinare il rapporto nel suo libro Sleeping Apart Not Falling Apart, che riporta numerose ricerche a sostegno della sua idea per cui dormire separatamente non influisce negativamente sul rapporto o sulla vita intima di una coppia. La Adams ha intervistato molte coppie che hanno scoperto di aver ottenuto una migliore notte di sonno da sole nel proprio letto senza che qualcun altro tiri via le coperte. La coppia più giovane che ha intervistato era composta da una 22enne e da un 24enne che dormono separati ma hanno rapporti intimi da otto a dieci volte a settimana!
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Secondo una ricerca del 2005 condotta dalla National Sleep Foundation, quasi una coppia americana su quattro dorme in stanze separate, o almeno in letti separati. Il dottor Michael Breus, noto anche come “Il Dottor Sonno”, ha spiegato in un articolo per Psychology Today quanto il sonno con interruzioni frequenti possa aumentare il rischio di problemi cardiovascolari, obesità e diabete. Sostiene anche che la mancanza di sonno possa diminuire i sentimenti positivi che proviamo per il nostro partner e che tra le coppie che non dormono quanto dovrebbero si constatano anche livelli più bassi di gratitudine e generosità. Susan Heitler, psicologa clinica e autrice di The Power of Two, dice: “Vedo molti clienti che dormono in stanze separate e hanno come risultato matrimoni migliori”, ma avverte anche sostenendo: “Se vi separate di notte perché litigate o perché avete problemi a livello sessuale, allora farà più male che bene”.
Dormire separati non è la risposta ai problemi di coppia, ma non lo è nemmeno dormire insieme. Bisogna essere certi che i coniugi capiscano bene il motivo per cui dormono in letti separati. La comunicazione è fondamentale per far funzionare la cosa. Non è mai il letto che fa il matrimonio, e a volte dormire separati può rafforzare il rapporto.
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]