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Proprio come tutti gli altri: i normalissimi bisogni della persona down

Silvia Lucchetti - pubblicato il 21/03/17

CoorDown nella giornata mondiale della sindrome di Down propone, con ironia e garbo, questa originale campagna di comunicazione

Oggi 21 marzo si celebra la giornata mondiale delle persone con sindrome di Down, “una condizione genetica che secondo l’Oms colpisce un nuovo nato su mille. In Italia le persone down sono 40 mila con un’età media di 25 anni e un’aspettativa di vita di 62 anni” (Radio Vaticana, 21 marzo 2017), ma quali sono i loro reali bisogni?

“Istruzione, lavoro, opportunità, amici e amore, proprio come tutti gli altri” risponde nel video Lauren Potter attrice ventisettenne dai capelli biondi e dagli occhi verdi affetta da sindrome di down. La giovane contesta la definizione di “bisogni speciali” (special needs) che comunemente viene associata alle esigenze delle persone affette da trisomia 21.

#NOTSPECIALNEEDS

Questa è la campagna di comunicazione lanciata da CoorDown (il coordinamento nazionale delle associazioni delle persone con sindrome di Down) volta a mettere in discussione, con ironia ed intelligenza, il concetto di “bisogni speciali”, definizione con cui spesso vengono considerate le necessità delle persone down. L’idea di CoorDown è quella di innescare un cambiamento nell’approccio culturale a questa sindrome genetica  per favorire un confronto franco, utile per raggiungere un’inclusione sociale piena, e così rispondere ai reali bisogni ed offrire concrete opportunità lavorative.


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“Il tema della campagna mondiale #MyVoiceMyCommunity (la mia voce, la mia comunità) quest’anno vuole sottolineare il diritto delle persone con sindrome di Down a essere protagoniste delle scelte e delle politiche che le riguardano. CoorDown sarà farsi rappresentata nella sede Onu di New York da Irene Galli, una ragazza di 18 anni. Obiettivo delle conferenze è mandare messaggi ed essere ascoltati per poter influenzare le decisioni governative che riguardano la disabilità”. (Avvenire, 20 marzo 2017)

Pochi giorni fa vi avevamo raccontato la storia della ventunenne francese Mélanie Ségard che ha realizzato il suo sogno (lanciando la proposta attraverso i Social) di presentare le previsioni meteo in televisione ottenendo un grandissimo successo.

Bellissima è anche la vicenda personale e lavorativa di Colette Divitto che a 26 anni, dopo tanti ostacoli e molte porte chiuse, ha raggiunto brillantemente il suo obiettivo: aprire una pasticceria.

E come non pensare a Nicole Orlando, la campionessa biellese di atletica che ha conquistato non solo numerosi successi sportivi, calcando prestigiosi podi e vincendo un mucchio di medaglie, ma soprattutto il cuore degli italiani con la sua tenacia, il suo coraggio, la sua allegria e una inarrestabile voglia di vivere.


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Il 21 marzo, principio di primavera, è davvero il giorno adatto per celebrare la giornata mondiale della sindrome di down, ed è straordinaria la coincidenza che nello stesso giorno si festeggia anche la giornata mondiale della poesia: il “fiore della vita” unisce così, simbolicamente, le tre ricorrenze.

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