Padre Airton Freire: dalla Via della Spazzatura alla Fondazione Terra dei Servi di DioIl sacerdote brasiliano Airton Freire de Lima è nato nel 1955 nella città di São José do Egito, nello Stato brasiliano di Pernambuco, e ancora giovane è andato a studiare a Recife disegno e architettura, teologia e psicologia.
Ordinato diacono l’8 dicembre 1981 e sacerdote il 13 febbraio 1982, è stato nominato parroco di Arcoverde, nella zona rurale pernambucana, dove pochi mesi dopo, su invito di un gruppo di giovani, ha conosciuto una zona della città che veniva usata come deposito di spazzatura.
E la spazzatura che vi ha trovato era scioccante. Intere famiglie non solo raccoglievano immondizia per sopravvivere, ma abitavano nella discarica, come se fossero esse stesse “spazzatura umana”: “vivevano” in baracche di cartone o di latta senza acqua, servizi igienici, luce elettrica, strade asfaltate, scuola o assistenza medica. Vivevano ai margini della società, anche della cosiddetta società cristiana.
Sconvolto dal panorama che si presentava davanti ai suoi occhi, padre Airton ha celebrato una Messa accanto alla discarica – Messa durante la quale un bambino affamato, vedendo l’ostia, ha implorato di mangiarla pensando che fosse un “biscotto”.
Dopo quell’episodio, che ha mostrato chiaramente al sacerdote il rapporto tra il Corpo di Cristo e il pane di cui il bambino aveva bisogno per saziare sia la fame dell’anima che quella del corpo, ha preso una decisione che avrebbe cambiato la direzione della sua vita: anche lui è andato ad abitare nella Via della Spazzatura, passando a vivere da povero tra i poveri.
È in mezzo alla spazzatura che è nata l’Associação Terra (Associazione Terra), in seguito trasformata nella Fundação Terra dos Servos de Deus (Fondazione Terra dei Servi di Dio). L’associazione è stata fondata giuridicamente la mattina dell’8 settembre 1984, giorno della Natività di Maria.
Nel 2000 padre Airton si è trasferito a Malhada, vicino Arcoverde, dove vive ancora oggi. Il trasferimento è avvenuto perché il 29 aprile 1999, festa di santa Caterina da Siena, dopo digiuni e giorni di preghiera il sacerdote ha creato la Comunidade de Vida dos Servos de Deus (Comunità di Vita dei Servi di Dio), e il 31 maggio dello stesso anno ha scelto lo spazio in cui sarebbe stata costruita la cappella in onore di Padre Pio da Pietrelcina e Nossa Senhora da Conceição. Lì sono nati anche l’Istituto dei Servi di Dio, la Casa di Ritiri Sacra Famiglia e una serie di gruppi di preghiera chiamati Grupos da Terra (Gruppi della Terra), sostenuti dall’Istituto Padre Airton.
Il sacerdote, che parla portoghese, inglese, francese e tedesco, ha registrato 180 CD con musiche e prediche e ha pubblicato 90 libri, oltre a organizzare ritiri spirituali in Brasile e all’estero.
Presiede anche la Fondazione Terra dei Servi di Dio, che agisce nel campo della salute, dell’istruzione, degli alloggi e dell’abilitazione professionale mediante progetti che beneficiano direttamente più di 2.000 persone ogni anno, soprattutto negli Stati di Pernambuco e Ceará.
E non sono iniziative di poco conto, visto che includono da asili a un ospedale, passando per scuole, inserimento professionale, assistenza medica e psicologica, fornitura di viveri, alfabetizzazione di adulti, riscatto di giovani mediante progetti sportivi e culturali, formazione di imprenditori, concessione di microcrediti con orientamento e assistenza per la strutturazione delle attività produttive.
Tutte le iniziative sono mantenute grazie a donazioni di individui e imprese e contano sul sostegno di fondi pubblici ottenuti da programmi sociali del Governo. Per ulteriori informazioni sulla Fondazione e sul suo operato, si può visitare il suo sito.
Materia per la televisione
Il video che segue è un reportage sulla Fondazione Terra diffuso nell’ottobre 2016 dalla rete televisiva Asa Branca, affiliata di Rede Globo:
Quest’altro video mostra un’intervista concessa nel novembre 2015 da padre Airton alla presentatrice Sandra Annenberg, del programma Como Será, sempre della Rede Globo:
[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]