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Madre Teresa in 32 immagini rarissime

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Aleteia - Elizabeth Scalia - pubblicato il 14/03/17
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“Se giudicate le persone, non avete tempo per amarle”In una preghiera scritta quando era ancora una suora di Loreto, Santa Teresa di Calcutta (poi Suor Maria Teresa) ha scritto a Cristo Gesù: “Dammi la forza di essere sempre la luce della loro vita, e di condurli tutti a Te…”.

Non è una preghiera piccola. Pregare per avere la forza di essere luce per guidare gli altri, significa pregare per avere la forza di farsi usare e consumare così a fondo, da non lasciare nient’altro che braci e ceneri. È un’offerta di se stessi, significa fare della propria vita un olocausto, per il bene degli altri. Non è una preghiera per chiedere la santità, bensì una preghiera istintiva, persino temeraria, che soltanto una vera santa farebbe.

In seguito, quando sentì la “chiamata nella chiamata” – e ricevette il permesso di formare la propria comunità di monache dedicate a servire “i più poveri tra i poveri” nelle zone più disperate dell’India e di tutto il mondo – Santa Teresa deve aver avuto una più chiara comprensione di ciò che aveva chiesto in quella preghiera iniziale, così drammatica.

Un sacrificio, per essere reale, deve costare, deve far male, deve svuotarci. Il frutto del silenzio è la preghiera, il frutto della preghiera è la fede, il frutto della fede è l’amore, il frutto dell’amore è il servizio, il frutto del servizio è la pace.

Questa comprensione è arrivata a noi attraverso le sue saggie osservazioni – rese spesso ancora più potenti dalla loro brevità – e ci spinge verso il servizio:

“Non aspettare che arrivino i leader”, disse una volta. “Fallo da solo, persona per persona”.

Godetevi la seguente galleria di immagini – alcune delle quali rarissime – di questa grande santa moderna, e riflettete sulle sue parole:

“Cosa penso? Vedo Gesù in ogni essere umano. Dico a me stessa: questo è Gesù affamato, devo nutrirlo. Questo è Gesù ammalato. Questo ha la lebbra; devo lavarlo e avvicinarmi a lui. Servo, perché amo Gesù”. 

“Puoi trovare Calcutta in tutto il mondo se hai occhi per vedere. Dovunque ci sono i non amati, i non voluti, i non curati, i respinti, i dimenticati. Questa è la povertà più grande”.

“Trovate la vostra Calcutta”.

[Traduzione dall’inglese a cura di Valerio Evangelista]