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Il Papa visita la parrocchia dei Canossiani alla periferia di Roma

Vatican Insider - pubblicato il 09/03/17

È ancora incredulo padre Giorgio Spinello, parroco Santa Maddalena di Canossa, il quale, contattato dal cardinale Agostino Vallini poco prima di Natale per «una bella notizia», tutto avrebbe immaginato tranne la visita del Papa. E invece il Pontefice si recherà la prossima domenica 12 marzo, alle 16, nella parrocchia di Borgata Ottavia a Roma. Si tratta della terza parrocchia alla periferia della Capitale che il Papa visita dopo la pausa per il Giubileo. 

Padre Giorgio, che guida la parrocchia da dieci anni, racconta: «Non sono riuscito a proferire parola per qualche istante, ho provato una gioia indescrivibile». La stessa emozione dei tanti fedeli, soprattutto giovani famiglie, che frequentano Santa Maddalena di Canossa. «Una comunità viva», la descrive il parroco, che spiega che: «Le nuove costruzioni hanno invogliato tante famiglie a trasferirsi in questa periferia e i genitori, coinvolti dai cammini spirituali dei figli, partecipano alla vita della comunità. Si sta consolidando il corso post battesimale e c’è una buona partecipazione ai corsi prematrimoniali».

Donata a san Giovanni Paolo II dalle Figlie e dai Figli della Carità (Canossiani) in occasione della canonizzazione della loro fondatrice santa Maddalena di Canossa avvenuta il 2 ottobre 1988, la parrocchia si trova esattamente in via della Lucchina 82. La prima messa fu celebrata il 24 marzo 1996 e Papa Wojtyla la visitò il 21 aprile dello stesso anno. Sono tanti i gruppi attivi nella parrocchia, tra i quali il gruppo “Missioni” che porta avanti il progetto “Casa Amiga” in Brasile, dove i religiosi canossiani sono presenti da anni. Punto di forza della comunità è poi la Caritas interparrocchiale che vede la collaborazione tra i volontari di Santa Maddalena di Canossa, Sant’Ilario di Poitiers e San Massimo nell’assistenza di 50 persone, soprattutto giovani che hanno perso il lavoro, a cui distribuiscono alimenti ogni primo e terzo giovedì del mese. C’è poi l’emporio, avviato anche grazie alla collaborazione del XIV Municipio, con 13 parrocchie che collaborano per rifornirlo. A esso possono accedere famiglie bisognose di un aiuto temporaneo che varia dai tre mesi a un anno. 

Ad accogliere il Pontefice, domenica prossima, ci saranno il cardinale vicario Agostino Vallini, il vescovo ausiliare del settore Ovest monsignor Paolo Selvadagi, il superiore generale dei Canossiani padre Giorgio Valente, e poi il vicario parrocchiale padre Antonio Vettorato, e i collaboratori parrocchiali padre Sergio Pinato e padre Sandro Santoni.  

Come anticipato da padre Spinello, «il Santo Padre incontrerà i bambini del catechismo e il gruppo Scout d’Europa che gli rivolgeranno delle domande e gli consegneranno delle lettere nelle quali esprimono la gioia per la visita, gli assicurano le loro preghiere e gli chiedono preghiere per la pace nel mondo».  

Seguirà l’incontro con le suore Figlie della Carità (Canossiane) insieme alla superiora generale suor Annamaria Babbini, con gli ammalati, gli anziani, le famiglie dei bimbi battezzati nel 2016 (65 in tutto), gli operatori pastorali, i catechisti e i volontari della Caritas. Francesco confesserà poi quattro parrocchiani: un adolescente, un giovane e due adulti (un uomo e una donna). Quindi celebrerà la messa, intorno alle 17.30, concelebrata anche da molti parroci e sacerdoti della XXXVI Prefettura. Animeranno la liturgia i 50 elementi dei tre cori della parrocchia accompagnati da organo e chitarra.     

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