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Il “Papa Pop” sbarca su Rolling Stone: «Ha conquistato tutti i giovani»

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Aleteia - Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 08/03/17
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Papa Francesco sbarca sulla copertina della rivista di musica, politica e cultura Rolling Stone, nell’edizione italiana in edicola dal 9 marzo

E per questo “Papa pop”, come lo definisce la rivista, è stata scelta una sua immagine sorridente e con il gesto del pollice alzato, quasi a dire che “è tutto ok”. Un gesto che Francesco compie spesso come segno di saluto anche durante il giro tra i fedeli all’udienza generale del mercoledì quando questa viene fatta in piazza San Pietro.

“ADATTO AI NOSTRI GIORNI”

Spiegando questa scelta la rivista sottolinea che «papa Francesco ha conquistato tutti i giovani con le sue parole di attenzione agli ultimi e ai più poveri, con i suoi toni vicini alla gente comune, con una disposizione decisamente popolare, anzi pop: il Papa che appare davvero adatto ai nostri giorni». Insomma «il Papa dice cose di buon senso» (Avvenire, 8 marzo).

“IL PANE FATTO IN CASA”

«É come il pane fatto in casa» dice il regista Ermanno Olmi – intervistato da Rolling Stone sul suo ultimo film dedicato al cardinale Carlo Maria Martini, «Vedete, sono uno di voi» – per descrivere un Pontefice che si mostra per quello che è. Innanzitutto semplice.

NELLE “CASE BIANCHE”

A proposito di semplicità, Rolling Stone fa parlare anche i ragazzi delle «case bianche» del quartiere Trecca, prima tappa della visita di Papa Bergoglio a Milano il 25 marzo: «Sembrano usciti da un video di street rap e loro malgrado si sono abituati alla semplicità, anche se da dove sono ora sembra impossibile vedere il futuro. Forse li aiuterà un Papa che afferma e sostiene: “La realtà si vede meglio dalla periferia che dal centro”?» (La Stampa, 8 marzo).

DA ROLLING STONE USA A TIME

ll magazine, che già aveva dedicato una cover al pontefice per il suo primo anno di pontificato – parlando di “rivoluzione gentile” – nell’edizione Usa del gennaio 2014 (La Repubblica, 8 marzo).

Mentre nel dicembre 2013 era stata la rivista Time a sceglierlo per la sua copertina (Aleteia, 12 dicembre 2013).