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Emergenza smog: una pubblicità che pulisce l’aria

Vatican Insider - pubblicato il 28/02/17

Abbattere l’inquinamento è diventato una necessità sempre più impellente: le polveri sottili, com’è noto, provocano malattie e morte. E deve ancora crescere – e di molto – la coscienza comune di quanto sia urgente preservare l’ambiente e combattere le emissioni nocive, come si può leggere nella «Laudato si’», enciclica pubblicata nel giugno 2015 e troppo frettolosamente archiviata. 

Martedì 28 febbraio è stato presentato a Milano un progetto che ha già cominciato ad essere attuato da parte di Urban Vision, azienda leader nei restauri sponsorizzati, che gestisce gli enormi spazi pubblicitari creati dai teloni di copertura delle impalcature nelle facciate di chiese e palazzi storici. 

Urban Vision ha siglato una partnership esclusiva per la distribuzione e l’utilizzo della tecnologia anti-inquinamento The Breath® di Anemotech e si impegna a installarla entro la metà del 2018 su tutte le proprie affissioni nei cantieri di restauro e riqualificazione urbana di Roma e Milano. Il progetto, è stato comunicato, contribuirà a pulire l’aria abbattendo emissioni inquinanti paragonabili a quelle prodotte in un anno da quasi 14 milioni di autovetture (-20.442 autoveicoli che circolano quotidianamente a Roma sul GRA; -17.649 nell’area C di Milano) 

La presentazione del progetto si è tenuta alla Samsung Smart Arena di Milano e vi hanno partecipato istituzioni, imprese e rappresentanti delle associazioni ambientaliste. Un’emergenza resa ancora più attuale dal recente ultimatum di Bruxelles sullo sforamento dei livelli massimi di biossido d’azoto nell’aria di 12 città, tra cui Milano, Roma e Torino.  

Installato su ponteggi, cantieri di restauro o lavori di riqualificazione urbana, lo speciale tessuto multistrato sviluppato da Anemotech in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, sfrutta il naturale ricircolo dell’aria per adsorbire, trattenere e disgregare le molecole inquinanti, riducendo così in modo significativo la concentrazione di veleni nell’atmosfera. 

«Urban Vision ha come mission la cura della bellezza, del patrimonio artistico, culturale e storico in alcune delle città più importanti del mondo – ha dichiarato il Presidente Gianluca De Marchi – ma da oggi possiamo dire che il nostro lavoro contribuisce anche a migliorare l’ambiente e tutelare la salute delle persone dagli effetti nocivi dell’inquinamento atmosferico».

«Non dobbiamo infatti dimenticare – ha sottolineato – che al di là degli impianti pubblicitari, legati ai lavori di restauro, il The Breath può essere utilizzato anche su ponteggi, cesate di cantiere, e in generale nell’arredo urbano, offrendo una protezione dalle polveri sottili per tutti coloro che transitano per la strada nelle aree limitrofe, ma anche per le maestranze che lavorano nei cantieri e tutte le persone che abitano nei palazzi o lavorano negli uffici di edifici in restauro». 

Focalizzando l’attenzione sulle due maggiori città italiane, dalle proiezioni effettuate dall’Università Politecnica delle Marche emerge che «l’applicazione di The Breath® sui 31.400 mq complessivi di spazi out of home di Urban Vision avrà un impatto sull’inquinamento dell’aria paragonabile all’annullamento delle emissioni di 13.902.700 autoveicoli in un anno».

A Roma, considerando una superficie di 18.700 mq di tessuto The Breath®, la capacità annua di abbattimento degli inquinanti «è pari al biossido di azoto emesso da circa 2.131.800 auto diesel e ai COV prodotti da circa 5.329.400 auto a benzina. Per fare un esempio immediato, sarebbe come togliere ogni giorno dalla strada 20.442 dei circa 160.000 autoveicoli che circolano quotidianamente sul Grande Raccordo Anulare».

A Milano, l’applicazione di 12.700 mq di tessuto The Breath® «potrà abbattere l’inquinamento annuo da biossido d’azoto generato da oltre 1,8 milioni di vetture diesel e quello da COV di 4,6 milioni di vetture a benzina. In altri termini, sarebbe come annullare ogni giorno le emissioni inquinanti di 17.649 dei circa 94.000 veicoli che transitano in Area C». 

Il risultato di quest’iniziativa è una campagna di maxi affissioni concepita per indurre i cittadini a riflettere sul problema dell’inquinamento urbano e gli investitori sull’importanza di favorire una “buona” comunicazione a beneficio del territorio. Sono state realizzate tre installazioni tra Roma (Palazzo della Cancelleria Papale e Piazza del Parlamento) e Milano (Palazzo Generali in viale Liberazione) e da qualche giorno è presente sul led di Urban Vision in Leicester Square a Londra una campagna ad hoc per il mercato britannico. Il messaggio della campagna è ironico e d’impatto: una volta tanto la pubblicità non ha il compito di vendere auto, bensì di «farle sparire». 

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