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Chi è Osho? La sua spiritualità è valida per i cristiani?

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Roberto A. Federigo - pubblicato il 27/02/17
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C’è differenza tra dire che “tutto è Dio”, e dire che “Dio è presente in tutti gli esseri”Gesù salva, Mosè investe e il Guru spende – Da un adesivo presente sul parabrezza della Rolls Royce di Osho”. (1)

1- Chi era Osho?

Nato nel 1931 con il nome di Rajneesh Chandra Mohan a Kuchwara, India, in una famiglia giainista, era un professore di filosofia e sanscrito all’Università di Jabalpur (India). Nel 1966 abbandona la sua carriera, viaggia in India per tre anni e poi crea la Fondazione Rajneesh. Da quel momento cambia il suo nome in Bhagwan Shree Rajneesh (che tradotto sarebbe “Signore Dio”).

“Nel 1981 Rajneesh fugge improvvisamente da Puna a causa delle accuse di frode fiscale” (2) e si trasferisce ad Antelope (Oregon, USA), dove ha fondato una sorta di ashram con 1300 seguaci, chiamato “Rajneeshpuram”.

“Dopo essersi trasferito in Oregon nel 1981, fino alla metà di quel decennio, il suo movimento crebbe molto rapidamente. In Europa ha aperto una catena di ristoranti e discoteche, chiamato Zorba il Buddha (…) i suoi adepti cominciarono a praticare la prostituzione per aumentare le casse del guru. Ricordiamo che possedeva novantadue Rolls Royce, sei aerei e una collezione inestimabile di gioielli (…) Nel 1983, il governo degli Stati Uniti tolse lo status di città alla Comune del Rajneeshpuram, perché in contrasto con il divieto costituzionale della separazione tra Stato e Chiesa. Un anno dopo iniziò a ricevere denunce, da parte di diversi genitori, in merito al presunto lavaggio del cervello nei confronti dei figli e in merito alla grande quantità di armi che circolavano nella Comune (…) Il Pubblico Ministero scoprì che nella Comune il Guru, apostolo di pace e di amore, aveva un suo esercito privato dotato di armi modernissime (pistole, mitragliatrici Uzi-B, Magnum 44, fucili d’assalto m-16, etc)”. (1)

“Nel 1985 è stato processato per 35 accuse federali (possesso di documenti di immigrazione falsi, etc.). Condannato, accetta di lasciare gli Stati Uniti e di pagare una multa di 40.000 dollari. Tornò quindi a Puna, in India”. (3) Negli ultimi anni della sua vita fu conosciuto come “Osho”. Morì il 19 gennaio 1990, in India.

(1) Alfredo Silletta – Sectas, cuando el paraíso es un infierno.
(2) Mather & Nichols – Diccionario de Creencias, Religiones, Sectas y Ocultismo.
(3) Manuel Guerra – Diccionario Enciclopédico de las Sectas.


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2- Che cos’è il rajneeshismo, e cosa i neo-sannyas o neo-sannyasin?

Il rajneeshismo è una dottrina pregna di sincretismo, un mix delle varie tradizioni dell’India: induismo e buddismo tantrico insieme a un po’ di sufismo e di cristianesimo. Da tutto ciò deriva un panteismo che insegna che l’universo sarebbe governato da una “bio-energia” o “energia vitale”, cioè da un’”anima cosmica”. Come mezzo per accedere alla conoscenza non dà valore alla ragione, né ai sensi, né alla fede, bensì all’esperienza interiore. Da qui il suo disprezzo per tutte le religioni e per i loro fondatori.

“Rajneesh abbracciò le idee del sesso libero e della completa liberazione delle inibizioni (…) Oltre al sesso libero, l’insegnamento più radicale di Rajneesh era che l’unità familiare dovesse venire completamente smantellato. Disse che la famiglia era “la più grande minaccia al progresso umano”. Molti scrittori cristiani hanno visto questo come uno dei segni che si trattasse di una setta. Rajneesh restituì l’accusa al mittente, denunciando il Papa e Madre Teresa e dichiarando che il Cristianesimo stesso fosse una setta”. (4)

“Il Parlamento europeo ha incluso il rajneeshismo tra le sette pericolose”. (5)

I suoi seguaci vengono chiamati neo-sannyas o neo-sannyasin. Tra le loro pratiche citiamo il vegetarismo, una sottomissione totale a Rajneesh, la “resa totale dei beni patrimoniali (…) vagano nudi per la stanza, mentre si sfogano alternando esteriorizzazioni di rabbia, sospiri profondi, risate, carezze, baci, etc., in sessioni di 15 minuti”. (6)

(4) Mather & Nichols – Diccionario de Creencias, Religiones, Sectas y Ocultismo.

(5) Manuel Guerra – Dizionario enciclopedico delle sette.

(6) Ibid.

3- Il pensiero di Osho

Osho fu istruito nel giainismo. Il giainismo è una religione indiana, fondata nel VI secolo a.C. da Vardhamana Mahavira, che si oppone alla casta sacerdotale e ai testi sacri indù. I suoi seguaci credono nella reincarnazione e negano che ci sia un Dio creatore, benché credano in diverse divinità (Arhat). Nonostante le basi religiose di Osho fossero il tranteismo e nel pananimismo giainista, la sua visione era più che altro prossima al monismo indù. Secondo tale pensiero, tutto è illusione; l’unica cosa reale è Dio. Considerando che il suo soprannome dovrebbe essere tradotto come “Signore Dio”, appare evidente che il guru credeva che lui era l’unica cosa reale.


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4- Osho, la scienza e la religione

Il guru avrebbe detto sulla scienza e la religione: “Voglio dirti che la scienza è il valore supremo. E ci sono due tipi di scienza: una, una scienza oggettiva, che riguarda il mondo esterno; e la seconda, una scienza soggettiva, che finora è stata chiamata religione. Ma è meglio non darle questo nome. È meglio chiamarla la scienza dell’interiorità, e dividere la scienza in due parti – scienza oggettiva e scienza soggettiva. Ma falla diventare un tutto unico, solido, e la scienza rimane il valore supremo – non c’è nulla di più alto”. (7)

Non esiste una scienza oggettiva e una soggettiva. La scienza è oggettiva, a prescindere dal fatto che chi la applichi sia soggettivo. Per quanto riguarda la “scienza soggettiva”, questa non esiste, a meno che la religione non sia una scienza.

Contraddittoriamente, nel libro “Dal sesso all’eros cosmico” nel capitolo intitolato “Liberazione”, dice: “Tuttavia, in nome della religione ci hanno insegnato la negazione della vita. La filosofia della religione è stata orientata verso la morte, non la vita. Predica che è importante ciò che viene dopo la vita, e che ciò che precede la morte non abbia senso. Finora, la religione ha adorato la morte, ma non ha mostrato alcun rispetto per la vita”.

(7) Osho.com

5- Perché l’insegnamento della Chiesa non è compatibile con il pensiero di Osho?

Oltre a questioni di carattere squisitamente etico, il pensiero cristiano non è compatibile con l’idea di monismo, perché questo sostiene che ogni cosa o persona sia soltanto una parte di un unico essere universale, e che la realtà sia fondamentalmente spirituale, cercando così di risolvere ogni dualismo non lasciando spazio alla trascendenza di Dio. Per questo tipo di approccio panteistico, cioè, tutto è Dio. Un Dio assolutamente immanente, del quale saremmo dei frammenti, esseri senza libertà: una capricciosa illusione.


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[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]