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“Riposa in pace, mia bella Azylis”

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© Facebook / Anne-dauphine Julliand

FABIOLA DE LA VILLEGEORGES - pubblicato il 24/02/17

La giovane madre e scrittrice francese Anne-Dauphine Julliand dà l'addio alla sua seconda figlia

“Azylis, sincronizzare il mio cuore con il battito del tuo, riempire il mio respiro col tuo, è fare mia la tua fragilità, è accettare la tua e la mia debolezza, è attingere alla tua forza, è fare mia la tua pace. È amarti, amarti e amarti!”

In questo messaggio, pubblicato l’11 febbraio su Facebook, Anne-Dauphine Julliand ha reso noto, con la sua solita discrezione, il peggioramento delle condizioni di salute della sua seconda figlia, Azylis. La donna – autrice dei libri Due piccoli passi sulla sabbia bagnata e Une journée particulière, e regista del documentario recentemente uscito Et les mistrals gagnants (che parla di cinque bambini affetti da malattie genetiche gravi) – si trova ora ad affrontare un’altra terribile assenza.

Nel pomeriggio di lunedì 20 febbraio, ha pubblicato su Facebook alcune parole di addio:

Azylis era affetta dalla stessa malattia che ha portato via Thaïs, sua sorella maggiore, prima dei quattro anni di età: la leucodistrofia metacromatica. Ma un trapianto le aveva permesso di prolungare la sua aspettativa di vita. Una vita che ha riempito d’amore e di speranza quella di Anne-Dauphine, di suo marito Loïc e dei loro due figli.

La frase che Anne-Dauphina ha preso come suo motto, “Dal momento che non possiamo aggiungere giorni alla vita, aggiungiamo vita ai nostri giorni”, è la testimonianza di questa ferma volontà di cercare la felicità ovunque la si possa trovare, di vivere il momento presente, di trasformare le difficoltà in momenti di serenità.


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Lo spirito combattivo di questa donna è andato oltre l’ambiente familiare, e si è diffuso in tutta la Francia e nel mondo attraverso i suoi due libri e il suo documentario. In queste testimonianze, intime e toccanti, molte persone hanno trovato la forza e il coraggio di amare e di credere nella felicità, nonostante le difficoltà, come testimoniano i numerosi messaggi di sostegno che riceve Anne-Dauphine ogni giorno.

Oggi i nostri pensieri vanno ad Anne-Dauphine e alla sua famiglia. Speriamo che le nostre preghiere possano portare a questa famiglia lo stesso sostegno prezioso che ha dato a noi in tutti questi anni.

Come sua sorella Thaïs, Azylis è andata in paradiso con il cuore pieno di amore. Un amore che l’ha avvolta durante tutta la vita, in cui spesso i sorrisi hanno asciugato le lacrime. Una vita molto più forte di quanto abbia fatto credere la malattia, e che è stata – e rimarrà – un faro di speranza per molte persone.

Grazie, Azylis. Grazie per la tua famiglia e per il messaggio che hai portato con te.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]

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