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6 linee guida per aiutare gli anziani depressi

old man depressed sit bench

MabelAmber

LaFamilia.info - pubblicato il 23/02/17

Depressione della terza età, occhio ai sintomi

Sentirsi limitati nello svolgere determinati compiti, la solitudine, i problemi della salute tipici dell’età, la ridotta capacità economica, la morte degli amici, l’inattività sono tutti fattori – tra gli altri – che possono portare depressione negli anziani. È importante conoscere i sintomi e sapere come agire, nel caso in cui dovesse verificarsi questa situazione.

L’Istituto Nazionale di Salute Mentale del Cile spiega in cosa consiste un disturbo depressivo: “Si tratta di una malattia che colpisce il corpo (cervello), l’umore, e il modo di pensare. Ha conseguenze sul modo di mangiare e di dormire, nonché sull’autostima. La depressione non indica debolezza personale, perché non è una condizione da cui ci si può liberare a proprio piacimento. Le persone che soffrono di un disturbo depressivo non possono dire semplicemente ‘adesso basta, starò bene’ “, sottolinea l’ente specializzato.

Tuttavia, grazie ad anni di ricerca, ora sappiamo che determinati farmaci e terapie sono efficaci nel curare la depressione.

La depressione nella vecchiaia

Durante il processo di invecchiamento può comparire un disturbo depressivo, in gran parte a causa di eventi tipici di questa età. Può essere un peso emotivo molto pesante per la persona. Nonostante questo, è sbagliato pensare che la depressione sia un aspetto “normale” della vecchiaia; si può essere felici e soddisfatti anche in questa fase della vita.

Tuttavia ci sono persone che hanno maggiori difficoltà ad assimilare i cambiamenti della vecchiaia, fino al punto da sentirsi depressi. Ma perché succede?

Per quanto riguarda le cause, l’American Psychological Association (APA) spiega che “una persona anziana può percepire una perdita di controllo sulla propria vita a causa di problemi di vista, alla perdita dell’udito e ad altri cambiamenti fisici, ma anche a causa di pressioni esterne, come ad esempio le limitate risorse finanziarie. Queste e altre situazioni spesso comportano emozioni negative, come la tristezza, l’ansia, la solitudine e la bassa autostima, che a loro volta portano all’isolamento sociale e all’apatia”.

È chiaro che un disturbo depressivo non equivalga ad una sensazione temporanea di tristezza. La depressione ha un’intensità e una durata maggiore, ed è inoltre accompagnata da un insieme di sintomi che rivelano la malattia.


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I sintomi più comuni

Tra i primi sintomi più evidenti, citiamo quelli relativi all’alterazione dell’umore, che può rivelarsi nella tristezza, nell’apatia, nella perdita di interesse in attività prima abituali e nell’ incapacità di divertirsi.

In aggiunta a quanto sopra, il dr. Luis Carlos Arranz, specialista in Geriatria, dice che possono comparire sensi di colpa, rimorso, pessimismo, disperazione, difficoltà di concentrazione e desiderio di morire.

Aggiunge che possono presentarsi anche dei sintomi corporei o somatici: “Disturbi del sonno – più spesso l’insonnia, meno frequentemente l’ipersonnia; la perdita di peso per inappetenza; fatica o mancanza di energia. Ci sono anche molti altri sintomi somatici – disturbi gastrointestinali, vertigini, mal di testa, etc – che a volte sono predominanti nella depressione degli anziani”.

Nonostante questo, nella terza età i sintomi della depressione possono venire facilmente trascurati. Spesso sono infatti attribuiti agli effetti collaterali del farmaco, a una malattia fisica o a delle manifestazioni emotive temporanee. Ecco perché la sua famiglia, o le persone vicine a lui, deve osservare il paziente attentamente e per un periodo esteso, per poi consultare eventualmente lo specialista.

Come possono parenti e amici aiutare la persona depressa

Mentre l’invecchiamento è una parte inevitabile della vita, la depressione non dovrebbe farne parte. I ricercatori concordano sul fatto che effettuando in modo precoce riconoscimento, diagnosi e trattamento, si può contrastare e prevenire le conseguenze emotive e fisiche della depressione.

L’APA fornisce le seguenti linee guida quando si ha a che fare con una persona depressa a causa dell’età:

Siate consapevoli dei limiti fisici. Incoraggiate la persona a consultare un medico, prima di apportare modifiche alla sua dieta o di iniziare una nuova attività che potrebbe essere fonte di stress.

Rispettate le preferenze individuali. Gli anziani tendono ad essere meno propensi a cambiare stile di vita. La persona potrebbe essere riluttante ad adottare nuove abitudini o a fare cose che altri suoi coetanei trovano piacevoli. Uno psicologo specializzato in problemi della terza età può aiutare a sviluppare una strategia individuale per combattere la depressione.

Siate diplomatici. Una persona anziana con un’autostima fragile può interpretare le espressioni di incoraggiamento e gli stimoli – seppur mossi da buone intenzioni – come un’ulteriore prova del declino della propria condizione. Altri possono infastidirsi di fronte a qualsiasi tentativo di intervento. Uno psicologo può aiutare amici e parenti a sviluppare tattiche positive per affrontare questi e altri temi delicati.

Siate di supporto. Questo implica comprensione, pazienza, affetto, incoraggiamento e ascolto.

Abbiate pazienza. I trattamenti non fanno miracoli dal giorno alla notte, bisogna considerare che ogni processo di guarigione richiede del tempo, soprattutto se di tipo psicologico.


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La maggior parte delle persone affette da depressione, può migliorare con un trattamento adeguato, basato principalmente su farmaci e psicoterapia, aiutando la persona depressa a recuperare la propria capacità di avere una vita soddisfacente.

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]

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