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Il santuario in cui Gesù è rimasto impresso su una pietra

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Gaudium Press - pubblicato il 17/02/17
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Ogni anno vi si recano migliaia di fedeli e pellegriniNel comune colombiano di Sopó, a circa 40 minuti di macchina da Bogotà, c’è un santuario meraviglioso, immerso nella natura e custodito dall’immenso cielo blu che d’estate copre Sabana de Bogotá. È il Santuario de Mi Padre Jesús de la Piedra de Sopó, dove il volto di Gesù è rimasto impresso su una pietra.

La storia di questo posto risale al 3 dicembre 1753. Rosa Nieto, una donna di grande semplicità e dai valori cristiani, viveva nella parrocchia. Aveva il compito di lavare le tovaglie per il servizio dell’altare, e si recò al torrente Moya, dove l’acqua era pura, per lavare le tovaglie in una pozza che si era formato lì.

Tutta intenta nel suo lavoro, notò una cosa singolare: c’era una luce che saliva fino in superficie. La chiarezza e la bellezza dei raggi di luce erano tali che Rosa decise di avvicinarsi quanto più possibile e mise un braccio nell’acqua. Quando ritirò la mano, prese con sé una pietra. Rimase delusa nel notare che non vi era più luce. Ma poi notò che sulla pietra era impressa un’immagine: quella di Gesù, l’Ecce Homo.

Rosa portò la pietra con sé, e tornata a casa la posizionò nel suo altare personale, insieme ai suoi più preziosi oggetti di devozione. Al calar della notte, quando stava per iniziare ad addormentarsi, rimase a bocca aperta vedendo che la pietra stava brillando al buio, intensamente, proprio come al torrente.

Il giorno dopo decise di raccontare al parroco quello che era successo. Padre Raymond Chavez Forero, che era anziano e non vedeva molto bene, non riusciva a notare l’immagine impressa sulla pietra. Nonostante la sua incredulità, il prete le disse di continuare a venerare il sasso, perché Dio usa la semplicità degli umili per manifestare la Sua gloria. E disse che se davvero l’immagine impressa sulla pietra era opera di Dio, l’episodio si sarebbe verificato nuovamente.

Tornata a casa, Rosa diede ascolto al parroco e si mise a pregare con grande devozione davanti all’immagine, chiedendo spiegazioni sulle parole del prete. Qualche giorno dopo, con suo gran stupore, Padre Raymond notò che aveva una vista migliore. Andò immediatamente da Rosa – che nei giorni precedenti aveva trattato in modo un po’ scortese – affinché gli mostrasse la misteriosa pietra.

Vedendola, il sacerdote rimase stupito, perché poté vedere Nostro Signore Gesù Cristo durante la Sua flagellazione. Ci furono anche altri testimoni oculari, che confermarono di aver visto l’immagine impressa.


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Ben presto la pietra guadagnò fama, e i devoti assistettero a numerosi prodigi. Si dice che i colori dell’immagine siano diventati persino più ravvivati negli ultimi 80 anni, dando una maggiore nitidezza all’immagine stessa.

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Proprio accanto al torrente, nel 1953 fu costruito un santuario in suo onore, dove si venera la pietra, che si trova sull’altare maggiore. Ogni anno vi si recano migliaia di fedeli e pellegrini per pregare il “Signore della Pietra di Sopó”.

Quasi quarant’anni anni fa la pietra fu incredibilmente rubata ma, come per miracolo del Signore, fu poi restituita. Era il 21 aprile 1977. In questo anniversario, nel 2017, l’evento sarà ricordato in modo speciale nel santuario colombiano.

Preghiera del pellegrino al Signore della Pietra di Sopó

Dio Padre, hai impresso su questa pietra l’immagine dolorosa e umiliata di tuo figlio Gesù Cristo. Ti preghiamo affinché lo Spirito Santo, che ha dato forza al cuore della Madre Addolorata, imprima anche nei nostri cuori il segno misericordioso del Tuo amore e del Tuo perdono; che ognuno di noi senta la presenza di Gesù e la scopra nel volto del prossimo. Così, uniti alla croce di Tuo Figlio, diamo, come membri della tua Chiesa, una chiara testimonianza della nostra speranza. Tu, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Gaudium Press / Sonia Trujillo

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]