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Gli archeologi scoprono una nuova grotta che conteneva i Rotoli del Mar Morto

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Menahem Kahana via AFP

Philip Kosloski - pubblicato il 13/02/17

“Una delle più emozionanti scoperte archeologiche, e la più importante degli ultimi 60 anni”

Degli scavi recenti realizzati in Israele hanno portato alla scoperta di una dodicesima grotta che si crede abbia ospitato i Rotoli del Mar Morto. Gli scavi sono ancora in corso, ma gli archeologi hanno già dissotterrato vasi, ceramiche, un pezzo di pergamena e altri oggetti.

Secondo una dichiarazione rilasciata da Oren Gutfeld, archeologo presso l‘Istituto di Archeologia dell’Università Ebraica, “questo scavo emozionante è il punto più vicino alla scoperta di nuovi Rotoli del Mar Morto in 60 anni. Finora era accettato che i Rotoli fossero stati trovati solo in 11 grotte di Qumran, ma ora non c’è dubbio che questa sia la dodicesima grotta”.

“Le scoperte includono i vasi in cui erano nascosti i rotoli e le loro coperture, una cinghia di pelle per legarli, una stoffa che avvolgeva i rotoli, tendini e pezzi di pelle che collegavano i frammenti e altro”.


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I vasi trovati erano distrutti con il contenuto rimosso, il che fa pensare a saccheggiatori che abbiano rubato i rotoli all’interno. A conferma di questa teoria, gli archeologi hanno anche identificato un paio di picconi degli anni Cinquanta.

I Rotoli del Mar Morto originali sono una raccolta di quasi un migliaio di manoscritti originali scoperti negli anni Quaranta e Cinquanta e contenenti numerosi passaggi delle Scritture ebraiche e altri contenuti storici e spirituali. Si tratta di alcuni dei manoscritti più antichi mai scoperti, e hanno gettato nuova luce su libri che in seguito sarebbero diventati parte del canone dell’Antico Testamento.

Le scoperte recenti sono state salutate come “una delle più emozionanti scoperte archeologiche, e la più importante degli ultimi 60 anni”.

Gli scavi fanno parte di un’operazione molto più ampia definita “Operazione Rotolo”, promossa dall’Amministrazione Civile della Giudea e della Samaria, dall’Autorità Naturalistica e dei Parchi di Israele e dall’Autorità per le Antichità di Israele.

L’obiettivo dell’operazione è esplorare tutte le grotte del deserto della Giudea e scoprire nuovi legami e prove per sostenere gli studiosi nei loro sforzi per comprendere le grotte del Mar Morto.

Questa nuova scoperta ha rinnovato l’interesse nei confronti del progetto, e il team di archeologi progetta di portare avanti il suo studio delle grotte nella speranza di trovare più materiale che getti luce sugli antichi Rotoli del Mar Morto.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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