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Io sono il popolo, la moltitudine, la massa

Foto del giorno | pubblicato il 08/02/17
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LOUISA GOULIAMAKI/AFP

Foto del giorno: 8 febbraio 2017

ATENE, GRECIA – 6 FEBBRAIO 2017 – Alcuni migranti bloccano l’ingresso del campo Hellinikon ad Atene, per protestare contro le cattive condizioni di vita, durante una visita del Ministro Greco Immigrazione (non visto). La dimostrazione è scoppiata presso l’ex aeroporto Hellinikon, nei pressi di Atene, che ospita centinaia di migranti (prevalentemente afgani) che qualche ora prima avevano annunciato uno sciopero della fame. Parco olimpico in disuso, Hellinikon ospita oltre 1.500 migranti. Secondo loro questi stadi fatiscenti sono inadatti per l’abitazione a lungo termine. All’inizio dell’afflusso maggiore del 2015, gli afghani sono stati considerati rifugiati, ed è stato permesso loro di continuare il viaggio che dalla Grecia li avrebbe portati in altri paesi in Europa. Ma adesso – in seguito a un contestato accordo tra Unione Europea e Kabul – molti di loro vengono deportati, nonostante la crescente insicurezza dell’Afganistan, le cui vittime civili hanno raggiunto un livello record nel 2016.


Sono il popolo, la moltitudine, la massa Non sai che tutte le grandi opere del mondo sono state fatte da me? Io sono l’operaio, l’inventore, colui che produce il cibo e i vestiti. Sono il testimone muto della storia. I Napoleoni sono nati da me, e i Lincolns. Essi sono morti. E allora io ho prodotto altri Napoleoni e altri Lincolns. Sono il seme della terra. Sono una prateria che si è alzata in piedi per essere arata più a fondo. Tempeste terribili sono passate su di me. Ho dimenticato. Tutti, eccetto la morte, hanno usato il mio lavoro e si sono portati via tutto quello che avevo. Ho dimenticato. Qualche volta ringhio, mi scuoto, faccio gocciolare qualche lacrima rossa di storia per ricordare. Ma poi dimentico. Quando io -il popolo- imparerò a ricordare Quando io -il popolo- userò la lezione di ieri e non dimenticherò più chi mi ha saccheggiato solo l’anno scorso, chi mi ha trattato come uno sciocco, allora nessuno potrà più pronunciare il nome “il popolo” con un inflessione di scherno nella voce e con un lieve sorriso di derisione. Il popolo, la moltitudine, la massa arriverà allora. Carl Sandburg
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