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Non ci sono sufficienti motivi per credere? Ecco 7 ragioni che ci conducono a Dio

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Catholic Link - pubblicato il 26/01/17

di Andrés Jaromezuk

La nostra fede cristiana è una virtù soprannaturale per la quale crediamo fermamente in ciò che Dio ha rivelato e che la Chiesa ci insegna come tale. Crediamo  per la grazia di Dio che agisce nella nostra volontà e intelligenza, ma diciamo di sì attraverso un atto libero e consapevole. Questo dono ci spinge a credere in Dio, a Dio e a tutto ciò che Dio ha detto. In questa dichiarazione sono sintetizzati gli aspetti essenziali legati alla fede soprannaturale. Tutto ciò che noi crediamo, lo crediamo perché è Dio stesso a rivelarlo e la sua infinita autorità personale è l’unica garanzia per la quale abbiamo fiducia in Lui.

Ora, subordinando ogni cosa a questo aspetto soprannaturale che è il motivo della fede, ci sono dei motivi di credibilità, cioè, delle ragioni e degli argomenti che aiutano a comprendere che Dio ha parlato nella Rivelazione, dimostrando che è pienamente ragionevole credere, per esempio, nella divinità di Gesù Cristo e, quindi, nel cattolicesimo.

Se considerassimo ognuna di queste ragioni slegata dalle altre, forse ci risulterebbe più difficile farle nostre. Tuttavia, come affermato dal Beato Cardinale John Henry Newman, quando tali motivi sono accettati nel loro insieme, tutte le ragioni si intrecciano tra loro formando una vera e propria rete che sostiene la fede del cristiano, che è stata da lui chiamata “le probabilità di convergenza”.

Quali sono alcuni dei motivi di credibilità che sostiene la nostra fede?

1. L’antichità della Chiesa

La Chiesa è stata fondata da Gesù Cristo, non con un atto unico e solenne, ma una serie di atti, come la scelta dei Dodici Apostoli, l’istituzione dell’Eucaristia, il potere di legare e sciogliere, la successione apostolica, la chiamata di Peter e il suo primato sugli altri, il potere di rimettere i peccati e la venuta dello Spirito Santo a Pentecoste. Da allora ai giorni d’oggi sono passati oltre 2000 anni e la Chiesa continua ad esserci. Non esiste nella Storia un istituto che è sopravvissuto venti secoli (soprattutto se si considera l’accelerazione storica dall’età moderna), attraverso crisi, attacchi interni ed esterni, la persecuzione, la censura, la corruzione occasionale o dei comportamenti discutibili di alcuni dei suoi membri. Nonostante tutte queste debolezze umane, Dio ha sostenuto la nave di Pietro.


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2. La luce degli insegnamenti della fede nella nostra vita

La straordinaria saggezza della nostra fede può essere affrontata da diverse prospettive. Considerando alcuni elementi, ci si rende conto che questi riescono a spiegare la nostra realtà antropologica e misteri come il male nel mondo. Il peccato originale e il conseguente disordine introdotto nella creazione, nelle relazioni umane e nella nostra stessa natura (sebbene restaurata dalla grazia redentrice di Dio) sono elementi che rappresentano la più completa spiegazione ai molti mali fisici e morali che caratterizzano il mondo. Dal punto di vista umano, la sofferenza e la morte, l’ignoranza e gli errori che ostacolano la conoscenza della verità, la malizia che indebolisce la nostra libera scelta e porta il male nel mondo, la fragilità che ci priva della virtù che consente di perseverare nel bene, e la concupiscenza disordinata che spinge alla soddisfazione dei sensi contro le regole della ragione (tutte realtà tangibili nella nostra esperienza quotidiana), sono il risultato della nostra natura ferita dal peccato (dico questo per spiegare il problema del male, ma ci sono molti elementi che spiegano altri aspetti della nostra vita umana).


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Questa realtà è ingigantita dai fallimenti storici di varie ideologie che hanno cercato di trovare risposte indipendentemente dalla rivelazione cristiana.

3. La grandezza della dottrina cristiana (in una prospettiva storica)

Se consideriamo il precedente motivo di credibilità dalla prospettiva odierna e ne riconosciamo la grandezza, quanto più questo è vero se consideriamo il momento storico in cui Gesù ha trasmesso la Buona Novella! La radicalità del messaggio di Cristo non ha precedenti storici e la superiorità morale incarnata in Cristo stesso è assolutamente slegata dal tempo in cui ha vissuto.

4. I miracoli eucaristici

Ogni miracolo è un evento prodotto da un intervento speciale di Dio, che è al di là dell’ordine delle cause naturali da Lui fondato ed ha uno scopo spirituale. I miracoli eucaristici, come suggerisce il nome, sono quegli atti straordinari di Dio che hanno a che fare con l’Eucaristia. Come sappiamo, l’Eucaristia è il sacramento con il quale tutta la sostanza del pane e del vino diventa rispettivamente Corpo e Sangue di Cristo, sotto l’apparenza del pane e del vino.

Nel corso della Storia ci sono stati molti miracoli di questo tipo, ma al di là di ciò che si dice, non si può negare la presenza di ostie rimaste integre, che sanguinano o che si trasformano in carne umana. Diversi scienziati hanno condotto delle analisi sulle ostie e hanno confermato, non senza stupore, la loro inspiegabile conservazione nonostante il passare dei secoli o la trasformazione del pane in sangue e tessuti umani.


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Alcuni dei miracoli eucaristici maggiormente riconosciuti sono quello di Lanciano, verificato intorno al 700, o quello di Ferrara del 1171, entrambi in Italia.

5. I corpi integri dei santi

Si tratta di corpi umani che, dopo la morte, non presentano segni di decomposizione pur non essendo stati imbalsamati né trattati per la conservazione.

L’onnipotenza di Dio si rivela a noi anche attraverso la conservazione dei resti umani di uomini e donne che hanno vissuto una santità straordinaria e che avrebbero dovuto passare attraverso un processo di disintegrazione.

Santa Bernadette Soubirous, Santa Caterina di Labouré o Giovanni della Croce sono tra i molti cadaveri dei quali si può notare l’eccezionale stato di conservazione.

6. La testimonianza dei santi martiri

I santi martiri sono cristiani che hanno preferito la morte e la sofferenza alla rinuncia della fede in Gesù Cristo. Attraverso il proprio eroismo hanno voluto dimostrare la verità degli insegnamenti di Cristo e si sono uniti a Lui nella Carità. La virtù della forza che porta al martirio ci mostra l’azione di Dio  che sostiene la volontà umana.

Allo stesso modo, molti altri cristiani non hanno avuto il dono di morire per Cristo, ma hanno vissuto per Lui anche nei più piccoli dettagli della vita di tutti i giorni. Questi santi offrono anche una forte testimonianza di vita cristiana per le virtù che incarnano, per il loro sacrificio e la loro abnegazione. La loro coerenza e perseveranza nel bene ci dimostrano che sono in compagnia di Cristo e ci invitano ad avvicinarci a Lui.


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Ci sono stati migliaia di santi e di martiri, nel passato e attualmente (si pensi alla guerra in Siria). Sono dei frutti meravigliosi prodotti dal cristianesimo.

7. L’opera del diavolo

Infine, sebbene questo motivo di credibilità sia contrario alla volontà di Dio, le diverse forme di azione demoniaca rivelano la verità della Rivelazione soprannaturale. La Bibbia ci avverte delle influenze del principe di questo mondo già dalla Genesi, e le sue azioni attraversano tutta la storia dell’uomo. Tutte le azioni demoniache sono di carattere preternaturale, vanno cioè oltre l’opera della natura dell’universo materiale, ma non hanno un carattere soprannaturale (raggio d’azione riservato solo a Dio).


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Secondo padre Jose Antonio Fortea, si possono distinguere tre tipi di azioni. L’infestazione, che si verifica quando segni della presenza demoniaca si manifestano solo in un unico luogo, oggetto o animale. L’influenza è il fenomeno per cui un demone esercita una certa influenza sul corpo o sulla mente di una persona, ma senza realmente possedere il corpo. Infine, la possessione è quando uno spirito maligno risiede in una persona e in certi momenti può parlare e muoversi attraverso di essa senza che quest’ultima possa evitarlo. La possessione è il caso più estremo di azione demoniaca e la sua preternaturalezza è evidente nel posseduto, che parla lingue sconosciute o morte, manifesta una forza straordinaria e/o conoscono cose nascoste o occulte.

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[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]

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