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Un nuovo sito web facilita la visita ai Musei Vaticani

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Vatican Insider - pubblicato il 23/01/17
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Un sito internet rinnovato, sia nella grafica che nei contenuti, accessibile in cinque lingue (italiano, inglese, spagnolo, tedesco e francese) da computer, tablet o smartphone, che facilita la visita – sia reale che virtuale – a uno dei maggiori musei del mondo, i Musei Vaticani. È la novità presentata oggi dalla direttrice, Barbara Jatta, la prima donna chiamata pochi mesi fa da Francesco alla testa dei «musei del Papa». 

Il nuovo portale www.museivaticani.va , rivoluzionato dal punto di vista editoriale e di design, hanno spiegato a Jatta insieme a monsignor Fernando Vérgez Alzaga, segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano nonché direttore della direzione delle telecomunicazioni, monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione e il direttore della Sala stampa, Greg Burke, mira ad arricchire e agevolare «l’esperienza di visita», produrre e implementare contenuti di valore, promuovere le collezioni d’arte e le molteplici attività culturali dei Musei. Il sito, sviluppato in modalità responsive, sarà consultabile sia da computer, tablet e smartphone e fruibile in cinque versioni linguistiche (italiano, inglese, spagnolo, tedesco, francese), tutte allineate per stile e soprattutto per contenuti. Ispirato alle più recenti teorie e pratiche di comunicazione e con una veste grafica completamente rinnovata, il nuovo portale riflette la volontà dei «Musei del Papa» di rendersi sempre più aperti e accessibili al mondo potenziando – in modo assolutamente innovativo – la conoscenza, la condivisione e la promozione delle collezioni pontificie, l’offerta dei servizi al visitatore, la produzione di contenuti: mettendo al centro il visitatore, l’Istituzione e le sue eccellenze. 

«Scopo primario è agevolare la fruizione dei Musei non solo come visita virtuale ma anche reale», ha detto Barbara Jatta. «In un mondo ideale mi piacerebbe che il sito avesse tutte le opere, sia quelle esposte che quelle che si trovano nei depositi: ma sono ottimista e penso che ci arriveremo. Sono oltre 200mila le opere tra i depositi e le esposizioni, ora sono su internet quasi 4mila, ma è un work in progress, spero di arrivare alle 20mila opere esposte già in un anno». Monsignor Viganò, da parte sua, ha sottolineato che il nuovo sito è il risultato di un lavoro di squadra, ed ha sottolineato che esso è improntato al motto «less is better then more» che vale per internet, ossia la necessità di «pochi contenuti ma credibili, pertinenti, semplici e ordinati». Il Prefetto della Segreteria per la Comunicazione si è poi soffermato sui «tour virtali» (quello della Cappella sistina, ha detto, verrà potenziato), ed ha poi detto che «alcune opere dei Musei Vaticani saranno esposte a Pechino» a riprova del fatto che la «alta diplomazia» è accompagnata da una «diplomazia del bello» e dall’«arte dell’incontro». 

L’architettura del portale, spiegano i Musei Vaticani, guida il pubblico visitante (per aree tematiche o per profilo visitatore) prima, durante e dopo la visita, con nuove e riformulate informazioni, rinnovati e implementati contenuti multimediali e molteplici sezioni di approfondimento arricchite da dettagliate schede opera (più di 600 per lingua). Le considerevoli proporzioni del nuovo sito possono essere ben rappresentate da alcune cifre: 12.955 pagine (nelle cinque lingue), 3071 immagini e numerosi contenuti multimediali. Nuovi strumenti di apertura, dialogo e informazione sono anche la realizzazione della prima newsletter digitale bilingue (italiano, inglese) dei Musei Vaticani e l’apertura del canale ufficiale YouTube. 

Il «lungo e impegnativo lavoro» per la realizzazione del nuovo portale è stato promosso dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, su indirizzo e supervisione della direzione dei Musei Vaticani, e coordinato dall’ufficio Multimedia e sito Web dei Musei Vaticani guidato dalla responsabile e capo-progetto Rosangela Mancusi, con la collaborazione di Anna Liguori e Roberto Di Giampietro. Per l’infrastruttura tecnologica, sviluppo e supporto tecnico hanno prestato la loro opera l’ufficio supporto tecnologico dei Musei Vaticani, la direzione tecnologica della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede e il Provider servizi Internet Vaticani del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Il concept, la progettazione e il design sono di Inarea Strategic Design.«I Musei siano aperti a tutti», sono le parole del Papa riprese oggi in conferenza stampa. «Se il Papa ha dei musei è proprio per questo! Perché l’arte può essere un veicolo straordinario per raccontare agli uomini e alle donne di tutto il mondo, con semplicità, la buona notizia di Dio che si fa uomo per noi, perché ci vuole bene! Ed è bello, questo!». 

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