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La potente devozione a Nostra Signora Aparecida

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CHRISTO NIHIL PRAEPONERE - pubblicato il 20/01/17
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Nostra Signora della Concezione Aparecida è un faro luminoso sull’altissima vocazione del popolo brasiliano: la vocazione alla santitàNel cosiddetto prologo del Vangelo di San Giovanni, l’apostolo amato dice questo dei seguaci di Cristo: “A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati” (Gv 1, 12-13). In queste parole dell’evangelista, alcuni teologi hanno visto a ragione la base della fede nella verginità perpetua di Maria e nella sua Immacolata Concezione. Di fatto Gesù, il Figlio unigenito di Dio, non è nato dal sangue di Maria, né da volontà della sua carne, ma da un disegno tutto spirituale della volontà salvifica di Dio.

La pietà popolare, “autentica espressione dell’azione missionaria spontanea del Popolo di Dio”, ha saputo accogliere questi privilegi della Madonna, celebrandoli, nel corso della storia della Chiesa, in vari modi [1].

In Brasile, questo diventa particolarmente evidente nella bellissima testimonianza dei pellegrini che si recano a omaggiare Nostra Signora della Concezione Aparecida, titolo concesso alla piccola immagine miracolosa della Vergine Maria il cui 300° anniversario della scoperta da parte di tre semplici pescatori, nel 1717, si commemora quest’anno. Con questa santa devozione, i brasiliani esprimono la loro totale fiducia nell’intercessione della Vergine Santissima, per la quale il popolo brasiliano ha una devozione speciale.

La devozione alla Madre Aparecida non trova la sua origine in un’apparizione mistica della Madonna, come a Lourdes o a Fatima, ma nell’amore e nella fiducia filiale di poveri devoti. Come ha affermato San Giovanni Paolo II nella sua prima visita in Brasile, “i templi materiali sorti qui sono sempre opera e simbolo della fede del popolo brasiliano e del suo amore alla santissima Vergine” [2]. Non si tratta di una dimostrazione ostentata di potere, ma di una risposta all’ausilio perpetuo della Vergine Maria a questa Nazione.

È da questa testimonianza di fedeltà che si può cogliere il messaggio della Madonna al Brasile. Anche se non si è manifestata attraverso una visione mistica, lo ha fatto negli innumerevoli favori che concede da 300 anni ai suoi figli brasiliani. Ciò richiede, a sua volta, un atteggiamento di conversione e penitenza, come nelle altre devozioni mariane. A Fatima o ad Aparecida, il ruolo della Vergine Maria nella Chiesa sarà sempre quello di cooperare alla salvezza degli uomini; ella “ci indica le vie della salvezza, vie che convergono tutte a Cristo, Figlio suo, e alla sua opera redentrice” [3].

La Chiesa ha sempre inteso la pietà popolare come “una sete di Dio che solo i semplici e i poveri possono conoscere” [4]. Risiede in questo il motivo per il quale la Vergine Santissima si presenta in Brasile attraverso l’immagine venerata oggi. Ha voluto risvegliare nella popolazione questa sete più intensa, la consapevolezza che senza la presenza di Cristo nella nostra vita non possiamo far nulla se non peccare e distruggere. Nostra Signora della Concezione Aparecida è un faro luminoso sull’altissima vocazione del popolo brasiliana: la vocazione alla santità.

Non si possono infatti non menzionare gli innumerevoli pericoli
che circondano la fede del popolo brasiliano e mettono in pericolo questa sua vocazione alla santità. In molti modi, il nemico di Gesù e Maria cerca di falsificare l’autentica fede cattolica, promuovendo sincretismi nocivi che snaturano il vero culto mariano. Allo stesso tempo, l’avanzata aggressiva delle sette cerca di allontanare i fedeli da Maria, portandoli a una falsa teologia della prosperità, che baratta il Vangelo di Cristo con promesse di benessere economico. È stato pensando a questo che San Giovanni Paolo II ha richiamato l’attenzione dei vescovi a difendere la pietà popolare dei brasiliani: “Sono certo che i pastori della Chiesa sapranno rispettare questo carattere peculiare, coltivarlo e aiutarlo a trovare la migliore espressione, per realizzare il detto: ‘A Gesù per mezzo di Maria’” [5].

Fin dall’inizio della devozione alla Madre Aparecida, ciò che caratterizzava maggiormente i pellegrini era la recita congiunta del rosario. Dal più semplice al più nobile, tutti si inchinavano davanti all’imperatrice del Brasile per recitarlo. Nelle apparizioni di Lourdes e Fatima, è proprio la recita quotidiana del rosario la preghiera raccomandata dalla Madonna ai piccoli veggenti. Si percepisce, quindi, quanto sia necessaria questa preghiera tradizionale per la conversione delle anime. La Madonna non insisterebbe tanto su questo punto se non fosse particolarmente importante. In questo 300° anniversario, dobbiamo ripetere la supplica di San Giovanni Paolo II: “Voglia il cielo che rinasca la bella abitudine – una volta tanto diffusa, oggi ancora presente in alcune famiglie brasiliane – della recita del rosario in famiglia” [6].

Riferimenti:
1. Papa Francesco, esortazione apostolica Evangelii Gaudium, 24 novembre 2013, n. 122.
2. San Giovanni Paolo II, omelia del 4 luglio 1980.
3. Ibidem.
4. Papa Paolo VI, esortazione apostolica Evangelii Nuntiandi, n. 8. dicembre1975, n. 48.
5. San Giovanni Paolo II, omelia del 4 luglio 1980.
6. Ibidem.

[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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