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Il 23 gennaio inizia il congresso per eleggere il prelato dell’Opus

Vatican Insider - pubblicato il 22/12/16

Monsignor Fernando Ocáriz, vicario ausiliare della prelatura dell’Opus Dei, ha convocato a partire dal prossimo 23 gennaio il Congresso elettorale in cui verrà eletto il prossimo prelato, dopo la morte del vescovo Javier Echevarría, scomparso lo scorso 12 dicembre nel policlinico del “Campus Bio-Medico” a Roma per una insufficienza respiratoria.

Nell’iter elettorale, informa una nota della prelatura, intervengono sia donne che uomini e si conclude con la conferma dell’elezione da parte del Papa. Il sito web dell’Opus Dei offrirà informazioni aggiornate sulle diverse fasi del Congresso (www.opusdei.it). L’elezione del prelato deve ricadere necessariamente su un sacerdote, che abbia almeno quaranta anni di età compiuti, che sia membro del Congresso e che almeno da dieci anni faccia parte della prelatura e almeno da cinque è sacerdote.

Gli statuti della prelatura descrivono le diverse «condizioni umane, spirituali e giuridiche che deve avere il prelato per garantire il retto disimpegno dell’incarico»: in sintesi, deve distinguersi «in alcune virtù come la carità, la prudenza, la vita di pietà, l’amore per la Chiesa e il suo magistero, e la fedeltà all’Opus Dei; deve possedere una profonda cultura, sia nelle scienze ecclesiastiche che nelle profane, e avere adeguate doti di governo pastorale». Sono requisiti analoghi a quelli che il diritto canonico richiede per la candidatura all’episcopato.

I fedeli dell’Opus Dei che intervengono al Congresso elettorale – attualmente circa 150 – sono sacerdoti e laici di almeno 32 anni di età e che fanno parte della prelatura da un minimo di nove anni. Sono stati nominati tra i fedeli delle diverse nazioni in cui l’Opus Dei svolge il suo lavoro pastorale.

Il procedimento di elezione, continua il comunicato, «ha inizio con una riunione previa del plenum del Consiglio per le donne della prelatura, chiamato Assessorato Centrale: attualmente compongono questo Consiglio donne di venti nazionalità differenti. Ognuna di esse formula liberamente una proposta con il nome o i nomi dei sacerdoti che ritiene più adatti alla carica di prelato. I membri del Congresso, tenendo conto di queste proposte, procedono poi alla votazione. Compiuta l’elezione, e accettata dall’eletto, questi – da se stesso o per mezzo di altri –, deve richiedere la conferma del Santo Padre, che è colui che nomina il prelato dell’Opus Dei».

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