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A Modica il dono che “lega cielo e terra”

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Vatican Insider - pubblicato il 30/11/16
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Fervono i preparativi natalizi alla «Casa don Puglisi» di Modica, che anche quest’anno si appresta ad allestire il «presepe della città». Un’esperienza che lo scorso anno ha coinvolto numerosi bambini nella costruzione di 1500 tavolette di argilla, avendo nello sfondo il racconto della creazione e il tema dell’accoglienza. Il Natale 2016 viene adesso ripensato a partire dal cibo donato e condiviso, dall’amore che dilata il cuore e commuove il cielo. Sono più di 2mila i bambini – provenienti dalle scuole – che ogni giorno (da ottobre a metà dicembre) hanno iniziato a frequentare i laboratori per costruire, insieme agli educatori, il presepe della Città.  

Ad accogliere il chiassoso entusiasmo dei bambini una delle «non mamme» della Casa don Puglisi (come amano farsi chiamare le donne della Casa non sposate), che insieme ad altri educatori propongono fiabe e racconti natalizi, mentre altre mamme e «non mamme» preparano i dolci che saranno «serviti a colazione». I piccoli formano silenziosamente un grande cerchio, in attesa che uno degli operatori della Casa catturi i loro sguardi componendo e ricomponendo alcune immagini messe a tema per preparare il Natale, un lavoro artistico pensato fin nei minimi particolari e supportato anche dagli altri volontari. 

Con grande attenzione i piccoli si immedesimano nella storia della bambina – protagonista della fiaba «La pioggia di stelle» – che dona tutto quello che ha, ritrovandosi nella notte senza nulla, quando all’improvviso… resta una sorpresa quello che accade! I bambini intuiscono immediatamente il messaggio principale custodito nel racconto, e a turno espongono con semplicità le loro emozioni: «Il dono – dice uno – lega cielo e terra». «Il dono brilla» – aggiunge un altro; mentre una bambina si passa la mano sugli occhi dicendo: «Penso ai bambini di Aleppo, penso a chi resta accanto a loro a volerli bene». «Vorrei costruire una stella» – aggiunge un’altra.  

Le stelle iniziano così a prendere forma, e dal laboratorio delle fiabe gli educatori guidano i bambini nel laboratorio della manualità. Tutti ricevono un pezzetto di impasto, un mattarello e una formina che servirà a realizzare le stelline; poi, uscite dal forno, le stelline diventeranno degli ottimi dolcetti. Per i bambini non è difficile comprendere che «la vita di chi dona diventa piena di stelle»! Indossano una corona in testa – come i re e le regine delle fiabe – e aiutati dagli educatori comprendono che la vera regalità è quella di chi dona. La giornata si conclude con una grande colazione solidale con i prodotti della focacceria e del laboratorio dolciario «don Puglisi». Poi i bambini consegnano quanto hanno preparato per il presepe… e anche questa sarà una sorpresa. 

L’iniziativa del presepe della città, promossa dalla Casa don Puglisi e dalla «Fondazione di comunità Val di Noto», che opera con il sostegno di Fondazione con il Sud, diventa un momento di «comunicazione» per rafforzare i legami di comunità e generare corali coinvolgimenti per città sempre più «a misura di sguardo». 

La Casa don Puglisi di Modica nasce per offrire un aiuto concreto a persone e nuclei familiari in situazioni pluriproblematiche. Non è stato facile – Maurilio Assenza, presidente della Fondazione di comunità Val di Noto – «solo dopo tanti anni si è raggiunto un clima familiare forte, superando la sfiducia e la rassegnazione tipici di chi è ferito nella vita, mentre progressivamente molti si stanno coinvolgendo a dare una mano e, soprattutto, il cuore». 

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