Gesù ci invita a fare buon uso dei talenti che ci sono stati donati
Bohan non aveva mai avuto una moneta d’oro prima di allora. Non era sicuro di cosa dovesse farne, ma il suo padrone gli aveva detto di investirla, e dunque così avrebbe fatto.
I banchieri del villaggio lo esortarono a depositare la sua nuova moneta d’oro presso di loro, promettendogli un tasso di interesse molto allettante, ma Bohan declinò l’offerta. Depositando il denaro in una banca avrebbe permesso ai banchieri di investire per lui, e non era quello che aveva in mente il suo padrone.
L’agricoltura rappresentava un’ovvia opportunità di investimento, ma era veramente troppo ovvia. La regione era costellata dalle fattorie a gestione familiare. Quando i locali parlavano di investimenti, pensavano naturalmente al fatto di comprare un appezzamento di terreno e piantare delle sementi, ma il mondo ha bisogno di una quantità determinata di frumento e lenticchie. Un’altra fattoria che producesse lenticchie non avrebbe rappresentato un grande valore aggiunto.
Bohan si mise allora a parlare con molte persone, e scoprì quello che la gente voleva e di cui aveva bisogno. Scoprì anche i doni che avevano altre persone. Incontrò un abile scalpellino che stava insegnando al figlio il mestiere di famiglia. L’uomo era non solo un artigiano eccezionale, ma anche un notevole insegnante. Mentre Bohan esplorava un po’ di più il settore delle costruzioni, si imbatté in un uomo che vendeva cibo sui posti di lavoro. Il cibo dell’uomo non era molto buono e lui guadagnava a malapena qualcosa, ma era un commerciante abilissimo e sembrava conoscere chiunque nel campo delle costruzioni. Bohan trovò anche uno scaltro amministratore che aveva perso recentemente il lavoro quando il suo ex datore di lavoro aveva venduto la sua attività.
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