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6 insegnamenti sbagliati che diamo ai nostri figli non andando a Messa la domenica

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Jeffrey Bruno/Aleteia

Catholic Link - pubblicato il 08/11/16

di Becky Roach

Non ci vuole tanto per capire che i nostri figli assorbono ogni cosa che facciamo e diciamo. Ricordo quando la mia piccoletta di due anni ha tirato un sospiro profondo e poi ha detto per la prima volta: “Oh mamma mia!” Il tono e l’espressione erano identici ai miei. A volte ci rendiamo conto che ciò che facciamo è sbagliato grazie alle parole e alle azioni dei bambini.

Recentemente sono stata ad un battesimo. Il sacerdote ha ricordato a ogni presente che in base alle nostre azioni la bambina battezzata avrebbe un giorno scoperto Dio o meno. Vedendoci pregare, imparerebbe che la preghiera è importante; ma se le persone a lei vicine non comunicassero con Dio, quella bambina penserebbe che non è necessario farlo.

Nessuno di noi è perfetto, ma abbiamo la responsabilità di mostrare quei comportamenti che vorremmo i nostri figli imitassero. E se i bambini imparano da ciò che facciamo, è anche vero che imparano molto da ciò che non facciamo. Se per noi andare in chiesa la domenica non è una priorità, la dice lunga su come i bambini accoglieranno la fede nei propri cuori.


6 insegnamenti sbagliati che diamo ai nostri figli non andando a Messa la domenica

1. Dio è importante, ma non più di tanto

Se riesco a includere Dio, tanto meglio, ma solo se mi conviene. Una partita di calcio, dormire fino a tardi e _____ (inserite l’attività che volete) sono cose più importanti del cercare di stare con Dio un’ora a settimana.

2. Dio non intende davvero ciò che dice

Sì, un comandamento prevede che dovremmo osservare il Giorno del Signore, ma Dio non sa quanto sono impegnato, quanti figli ho oppure quanto sono stanco. Quindi posso anche decidere – in base alle circostanze della mia vita – cosa Lui voglia davvero dire con questo comandamento (e con tutti gli altri). Sta a noi scegliere quale legge di Dio vogliamo seguire.

3. La Chiesa non si aspetta davvero che noi seguiamo i Suoi insegnamenti

Sì, andare a Messa la domenica è un precetto della Chiesa, ma la Chiesa non sa quanto sono impegnato, quanti figli ho oppure quanto sono stanco. Quindi posso anche decidere – in base alle circostanze della mia vita – cosa voglia dire la Chiesa con questo precetto.


LEGGI ANCHE: Perché un cattolico è “obbligato” ad andare a Messa la domenica?

4. La Messa riguarda me e ciò che posso ricavarne

Se andiamo a Messa a nostro piacimento, finiamo col dimenticare che questo è ciò che costruisce la comunità della Chiesa. La tua parrocchia potrebbe avere bisogno di te come lettore, per cantare nel coro o per raccogliere le offerte. Vedere la tua famiglia in Chiesa potrebbe essere l’unica cosa di cui una persona anziana ha bisogno per avere un po’ di gioia in una domenica di solitudine. Ci sono molte ragioni per cui siamo una comunità di fede, per cui ci riuniamo in Adorazione.

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5. Se le cose sono difficili (o noiose) non è necessario farle

Giustificando il fatto di non andare a Messa dicendo che “è noiosa” oppure che “non ne otteniamo nulla”, insegneremo ai nostri bambini che dobbiamo fare soltanto ciò che è divertente e che ci entusiasma. Questo è assolutamente falso, sia nella fede che nella vita di tutti i giorni. Alla maggior parte delle persone non piace pagare le tasse; non è divertente, eppure bisogna farlo.

6. Iniziano a dubitare della Presenza reale di Gesù nell’Eucarestia e delle Grazie che provengono dall’accostarsi a Lui

Se credete davvero che Gesù è presente nell’Eucaristia e che Lui è con noi ogni domenica a Messa, cosa vi impedisce di accostarvi a Lui? Perché non volete ricevere le grazie che Lui concede con questo incredibile dono?

Il nostro Catechismo ci insegna che: “l’Eucaristia è il cuore e il culmine della vita della Chiesa, poiché in essa Cristo associa la sua Chiesa e tutti i suoi membri al proprio sacrificio di lode e di rendimento di grazie offerto al Padre una volta per tutte sulla croce; mediante questo sacrificio egli effonde le grazie della salvezza sul suo Corpo, che è la Chiesa”. (CCC, 1407)

Genitori, so e comprendo pienamente quanto sia difficile portare i bambini in chiesa. Spesso, quando torno a casa dalla Messa, mi sento come se avessi appena affrontato un incontro di wrestling. A prescindere da quanto io possa prepararmi e pianificare, ci sono molti giorni in cui i bambini sono tutto fuorché degli angeli.

È una battaglia. Ma è una battaglia che vale la pena combattere. Non c’è posto migliore in cui portare i nostri figli se non ai piedi di Gesù. Non c’è lezione migliore da impartire se non quella di mettere sempre Dio al primo posto. Non importa cosa stia accadendo nelle nostre vite o quanto possa essere difficile andare a Messa.


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Sapete cosa accadrà se aspettate che i vostri figli si comportino bene, o che voi abbiate meno impegni, prima di portarli a Messa? Non verrà mai questo momento.

Satana offrirà sempre una scusa per non partecipare alla più alta forma di preghiera che abbiamo qui sulla terra, ma Dio ci darà sempre la grazia di rispondere con un “sì” quando chiederemo aiuto a Lui.

Fate in modo che andare a Messa la domenica sia ciò che la vostra famiglia fa insieme regolarmente. Fidatevi, le benedizioni e le grazie che verranno da questa disciplina trasformeranno la vostra vita familiare in un modo potente.

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE

[Traduzione dall’inglese a cura di Valerio Evangelista]

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