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Il cantico di Maria che unisce le chiese di tutto il mondo

Daughters of Mary - pubblicato il 04/11/16

Magnificat anima mea Dominum

Fin dall’alto Medioevo il Magnificat contenuto nel Vangelo di Luca, fu inserito nella tradizione liturgica della Chiesa cattolica e ancor oggi fa parte della Liturgia delle ore, come cantico dei vespri; gli altri due cantici presenti nel Vangelo di Luca sono il Benedictus che viene cantato nelle lodi mattutine ed il Nunc Dimittis che viene recitato a compieta.

Anche la Chiesa ortodossa utilizza il Magnificat nella celebrazione quotidiana del mattutino, tra l’ottava e la nona ode del canone.

Il Magnificat è contenuto anche nel Libro della preghiera comune della Comunione Anglicana.

È uno dei brani di musica sacra più spesso musicati, a partire dal canto gregoriano per arrivare a Claudio Monteverdi, Francesco Durante, Nicola Fago, Antonio Vivaldi, Johann Sebastian Bach Nicola Porpora e Franz Liszt , rimanendo al repertorio più classico.

Il Magnificat è stato musicato anche in chiave moderna da numerosi artisti, tra cui Monsignor Marco Frisina, con la versione latina, cantata dalla celebre cantante italiana Mina, e una versione italiana, interpretata dal Coro della Diocesi di Roma.

Inoltre, i compositori viventi Arvo Pärt e John Rutter hanno scritto un Magnificat rispettivamente nel 1989 e 1990.

Magnificat è la prima parola del cantico di ringraziamento e di gioia che Maria pronuncia rispondendo al saluto della cugina Elisabetta, al momento del loro incontro.

Nelle parole di Maria non ci sono più tracce di vendetta, non ci sono nemici da distruggere, ma un mondo rinnovato dove anche ai ricchi liberati dalle loro vuote ricchezze è ridata la dignità dei poveri.

Cecilia

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