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“Dio se ci ami, perché ci fai questo?” Come si può credere in Dio dopo un terremoto?

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Silvia Lucchetti - Aleteia - pubblicato il 04/11/16
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Don Luigi Maria Epicoco: «L’amore non elimina il dolore ma è dire: Io ti amo e per questo tu puoi vivere anche una cosa così difficile!»[protected-iframe id=”b55d85484bf916cdd9d59fe56cfc3209-95521288-100397406″ info=”https://www.facebook.com/plugins/video.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2FNemoRai2%2Fvideos%2F1206288776076755%2F&show_text=0&width=560″ width=”560″ height=”315″ frameborder=”0″ style=”border:none;overflow:hidden” scrolling=”no”]

Don Luigi Maria Epicoco ospite della trasmissione “Nemo – Nessuno escluso”, condotta su rai 2 da Enrico Lucci e Valentina Petrini, offre la sua esperienza come tentativo di risposta alla domanda che in molti si pongono a seguito del dramma che ha colpito l’Italia in questi giorni: come si può credere in Dio dopo un terremoto?

Don Luigi, sopravvissuto al sisma dell’Aquila del 2009, racconta come anche lui abbia chiesto al Signore: “Se ci ami, perché ci fai questo?” Ma l’amore è diverso da ciò che comunemente pensiamo, l’amore non elimina la sofferenza e il dolore ma “proprio perché sei amato allora anche il dolore, anche la cosa che sembra più assurda, la più contraddittoria, non è al di sotto della tua dignità, tu puoi viverla”.

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