Il gesuita Diego Fares accogliendo l’invito di Papa Francesco ci svela il senso profondo del “Discorso della montagna”
Il libro “Il programma della felicità. Ripensare le Beatitudini con Papa Francesco” del gesuita Diego Fares con suor Marta Irigoy (Àncora editrice) raccoglie l’invito che Papa Francesco fece ai giovani riuniti nella cattedrale di San Sebastián (Rio de Janeiro) il 25 luglio 2013 in occasione della XXVIII Giornata mondiale della Gioventù:
«(…)La fede in Gesù Cristo non è uno scherzo, è una cosa molto seria. E’ uno scandalo che Dio sia venuto a farsi uno di noi. E’ uno scandalo che sia morto su una croce. E’ uno scandalo: lo scandalo della Croce. La Croce continua a far scandalo. Ma è l’unico cammino sicuro: quello della Croce, quello di Gesù, quello dell’Incarnazione di Gesù. Per favore, non “frullate” la fede in Gesù Cristo. C’è il frullato di arancia, c’è il frullato di mela, c’è il frullato di banana, ma per favore non bevete “frullato” di fede. La fede è intera, non si frulla. E’ la fede in Gesù. E’ la fede nel Figlio di Dio fatto uomo, che mi ha amato ed è morto per me. Allora: fatevi sentire; abbiate cura degli estremi della popolazione, che sono gli anziani e i giovani; non lasciatevi escludere e che non si escludano gli anziani. Secondo: non “frullate” la fede in Gesù Cristo. Le Beatitudini. Che cosa dobbiamo fare, Padre? Guarda, leggi le Beatitudini che ti faranno bene. Se vuoi sapere che cosa devi fare concretamente leggi Matteo capitolo 25, che è il protocollo con il quale verremo giudicati. Con queste due cose avete il Piano d’azione: le Beatitudini e Matteo 25. Non avete bisogno di leggere altro. Ve lo chiedo con tutto il cuore(…)».
Il Papa invitò calorosamente i giovani a leggere le Beatitudini e il capitolo 25 del Vangelo di Matteo tanto che l’autore, prendendo sul serio la sua raccomandazione, ha raccolto in un libro alcune riflessioni per aiutare a comprendere lo spirito delle Beatitudini e il pensiero del pontefice.
Il testo è diviso in tre parti: la prima sezione, intitolata «Le beatitudini come ambiti d’incontro» e scritta insieme a suor Marta Irigoy della Congregazione delle Missionarie, comprende riflessioni e proposte di contemplazione per un incontro di preghiera secondo la spiritualità degli Esercizi di sant’Ignazio; la seconda «Le beatitudini di papa Francesco» è più specifica, mentre la terza risulta più contemplativa sul brano evangelico di Matteo 25.
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