Si esprime quando, di fronte a delle piccole cose, si è disposti a cedere per rendere la vita di coppia più piacevole: una camicia con qualche piega, una zuppa un po’ salata, un ritardo, la fretta di dover andare a lavoro, qualche incomprensione, o il non eseguire alla lettera un incarico assegnato nei minimi dettagli…
Spesso è difficile vincere l’egoismo, ma la vanità e l’amor proprio possono sfuggire facilmente al proprio controllo e creare molti danni. Sono difetti che facciamo fatica ad accettare, perché radicati in noi. A volte è necessario morire un po’ a noi stessi per fare felici gli altri.
L’egoismo porta a dare soltanto per ricevere, a chiedere qualcosa prima di offrire. È un difetto che tende ad essere molto sottile. Questo dialogo ne è un tipico esempio:
— Amore, usciamo questa sera?
— Certo, andiamo a mangiare qualcosa fuori?
— Va bene, mi sarebbe piaciuto andare al cinema ma possiamo andare dove vuoi tu.
Chi invita ad uscire sa bene che la risposta del coniuge sarà:
— Va bene, allora andiamo al cinema, possiamo andare a mangiare fuori la prossima volta.
La stessa azione può essere mossa da diverse intenzioni, e si è onesti soltanto quando non si antepongono i propri interessi al bene della persona amata. Come quando, di proposito, non siamo chiari o non ascoltiamo sinceramente l’altra persona, perché mossi da doppi fini.
Se amare è prima di tutto dare e comprendere, allora dobbiamo domandarci: “Do me stesso/a sinceramente oppure seguo i miei interessi? “
4. Rispetto della persona e della sua libertà
“Dove sei stata? Con chi hai parlato? Perché l’hai guardato in quella maniera? Perché sei così elegante? Non sono geloso, è che ti amo molto; so cosa è bene per te, se mi ami ubbidiscimi…”
Un amore sano non impone modi d’essere, gusti e opinioni, non trasforma l’altra persona in un oggetto di piacere fine a se stesso, non ha bisogno di innumerevoli dimostrazioni d’affetto.
Un amore maturo non è opprimente, né geloso, non è sinonimo di coercizione, non fa ricatti emotivi né presenta critiche apparentemente mosse da buone intenzioni.
C’è dunque una domanda molto seria da porsi: “Rispettiamo davvero la libertà dell’altra persona oppure imponiamo le nostre regole? ”
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5. Un impegno preso in totale libertà
“Non mi sono sposata per amore. Avevo una certa età ed ero zitella”. Oppure: “La mia famiglia mi ha fatto pressione affinché mi sposassi, per i propri interessi; non è stata rispettata la mia libertà di scelta”.
In entrambi gli esempi il problema di fondo è di non essere stati in grado di dire ‘no’ ad un’unione senza amore, perché non si è saputo essere realmente liberi.
Chi decide di prendere un impegno serio nel proprio rapporto affettivo, deve farlo libero da obblighi (esterni o interni), che lo renderebbero finto. Non si è liberi soltanto se nessuno ci obbliga, ma anche e soprattutto se siamo in grado di vivere l’amore nella reciproca libertà. Amare significa appartenere liberamente all’altra persona, ma l’amore egoista cerca soltanto di possedere chi si ama.
Se nell’unione il consenso è davvero un atto libero, dovrà manifestarsi in ogni atto d’amore. E dunque, la domanda è: “Il nostro è un impegno preso in libertà, oppure ci sentiamo obbligati da qualche tipo di pressione, interna o esterna che sia? ”
L’amore coniugale matura è un impegno totale, pieno, libero e disinteressato che unisce la parte più intima degli sposi. Significa dare e ricevere ciò che non si può comprare né vendere, ma soltanto donare reciprocamente in totale libertà.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]