Quali caratteristiche dimostrano la genuinità e l'intensità di un amore?
In ogni coppia gli sposi devono fare attenzione al modo in cui si cercano e desiderano l’un l’altra (corpo), in cui si vogliono bene (anima) e in cui manifestano il proprio amore (spirito): il loro rapporto deve essere vissuto in piena libertà e rispetto.
In particolare, si possono correre questi rischi:
– in merito al desiderarsi, che l’attrazione fisica si trasformi in ricerca della propria soddisfazione sessuale fine a se stessa;
– in merito al volersi bene, che i sentimenti si trasformino in abuso emotivo o possessività;
– in merito all’amarsi, che la volontà di darsi si trasformi in egoismo.
Quali caratteristiche dimostrano la genuinità e l’intensità di un amore? Ecco cinque principi (ed altrettante domande) che ti aiuteranno a sapere se ami davvero il tuo partner:
1. Abnegazione

“Le azioni parlano più forte delle parole”
Si esprime, ad esempio, quando il marito permette alla moglie che ha appena partorito di dormire un po’, occupandosi del bambino durante la notte e poi andando, con coraggio, a lavorare; o quando la moglie contribuisce al bilancio familiare andando a lavorare fuori, per poi tornare a casa stanca e prendersi cura dei bambini senza perdere la pace.
Dovrebbe essere normale, tra marito e moglie, mostrare amore nelle cose di tutti i giorni, sacrificando in modo spontaneo e determinato i propri interessi, i propri desideri, costi quel che costi.
Ma l’abnegazione va vissuta anche quando si attraversano esperienze dure (quali possono essere le malattie, le crisi economiche e professionali, ecc.) che comportano dei cambiamenti, spesso dolorosi.
Dunque la domanda “Quanto mi ami?” corrisponde, più o meno, a quest’altra domanda: “Quanto sei disposto a sacrificare te stesso per rendere l’altra persona felice?”
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2. La lotta contro l’amore proprio

“Hai fatto bene, ma avresti dovuto interpellarmi”, “avresti potuto aspettare un po’”, “avresti dovuto spendere un po’ di meno”…
Si esprime quando, di fronte a delle piccole cose, si è disposti a cedere per rendere la vita di coppia più piacevole: una camicia con qualche piega, una zuppa un po’ salata, un ritardo, la fretta di dover andare a lavoro, qualche incomprensione, o il non eseguire alla lettera un incarico assegnato nei minimi dettagli…
Spesso è difficile vincere l’egoismo, ma la vanità e l’amor proprio possono sfuggire facilmente al proprio controllo e creare molti danni. Sono difetti che facciamo fatica ad accettare, perché radicati in noi. A volte è necessario morire un po’ a noi stessi per fare felici gli altri.
La domanda da porsi è questa: “Se non sono in grado di morire a me stesso nel piccolo, come affronterò le grandi prove a cui la vita sottoporrà il nostro matrimonio?”