Salmo 120
El Señor te guarda de todo mal, él guarda tu alma
“Questo salmo riflette i timori dei pellegrini che si avvicinano al santuario di Yahweh, dal quale deriva la protezione sui fedeli israeliti. All’ombra protettrice del Dio d’Israele i pellegrini possono iniziare il duro cammino, sicuri che non accadrà loro nulla di negativo, perché l’Onnipotente veglierà su di loro. Il salmista riflette dunque sui pensieri e sui timori dei pellegrini di Sion per infondere loro fiducia, esortandoli ad intraprendere il cammino verso il luogo reso santo dalla presenza di Yahweh. Nel salmo sembrano udirsi le reciproche esortazioni dei pellegrini sulla strada verso la città santa, che sperano di vedere presto i “monti” su cui si trova il santuario dell’Iddio di Israele, da cui veglia sui suoi fedeli affinché non capiti loro nulla di dannoso.
Un altro passaggio insiste sulla Provvidenza Divina: Yahweh agisce come da mantello sulla carovana che avanza verso Gerusalemme, affinché i pellegrini non soffrano gli effetti del sole e della luna. Uno dei pericoli dei lunghi viaggi a piedi era costituito dall’insolazione e dall’oftalmite, che secondo il popolo era causata dalla luna piena. In realtà il riferimento alla luna rivela il desiderio di dormire serenamente, considerando che le zone semidesertiche della Palestina sono esposte a forti cambi di temperatura. La protezione divina non si limita soltanto ai giorni di cammino verso la città santa, ma si estende a tutte le azioni – quando esci e quando entri – di chi confida nella Sua Provvidenza”.
[Maximiliano García Cordero, dalla Biblia comentada della BAC]