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Puoi cambiare davvero, se lo vuoi. Adesso

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don Fabrizio Centofanti - pubblicato il 12/10/16
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Bisogna riconoscere che spesso siamo noi a rovinarci la vita. Certo, non è solo colpa nostra: fin dall’infanzia qualcuno ci ha convinto che eravamo sbagliati, che così non andava, che quanto eravamo e facevamo era inutile e nocivo. Sì, c’è sempre chi invece di infondere coraggio instilla paura, invece di esortare impone, invece di accendere sopprime. Forse anche noi siamo stati così: abbiamo persuaso qualcuno di non essere all’altezza, di mettersi in un angolo.

La mattina, al momento di svegliarci, ascoltiamo i pensieri che da sempre, o da tanto, ci segnano la strada: non di rado in salita, tortuosa, faticosa.

Per questo Gesù ci consiglia di fermarci davanti al suo Volto, di fissare il suo sguardo incoraggiante, di credere che Lui può salvarci dall’intrico dei pensieri, dalla melma dei sentimenti negativi, dalle sabbie mobili dei complessi in agguato.

Non tutti presentano il Vangelo come una forza liberante, anche dal punto di vista psicologico. Forse qualcuno ne ha paura: perché impedisce di sottomettere la gente, di approfittare della debolezza cronica delle persone. Forse i nemici del Vangelo sono quelli che intendono vincere sui fallimenti altrui, ignorando che la soluzione non è mai “vincere/perdere”, ma “vincere/vincere”.

Per questo il Vangelo dà un consiglio: ama, convinciti che il tuo benessere non prospera sul malessere dell’altro; che anzi, se l’altro sta meglio, stai bene anche tu.

Gesù è venuto a rivelarci la Forza buona che portiamo dentro, che chiede di essere accolta e assecondata: non si tratta di stringere i denti o strapparsi i capelli, ma di lasciarci condurre dallo Spirito, che guidò Gesù nel suo cammino sulla terra. Persino la Croce, in questo modo, diventa un passaggio a una condizione più felice.

Non essere depresso, non dare più ascolto ai pensieri che rovinano la vita. Puoi cambiare davvero, se lo vuoi. Adesso.