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Così il “papa buono” metteva in guardia contro l’astuzia del diavolo

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KNA-Bild/CIRIC

Ary Waldir Ramos Díaz - Aleteia - pubblicato il 12/10/16

Messaggio spirituale per la “buona battaglia” nella festa di Giovanni XXIII

Il buon cristiano sa che senza croci, senza tribolazioni e senza lotta spirituale è difficile far fronte al nemico della luce (il diavolo), che è “instancabile, astuto e fallace”, come diceva San Giovanni XXIII, più noto come il “papa buono” e la cui festa è stata celebrata l’11 ottobre.

“Satana ripete agli uomini queste parole: ‘Guarda quanto sono affascinanti i desideri della vita; i desideri che si risvegliano e non si spengono; il senso degli onori della gloria della propria affermazione’”, diceva Angelo Giuseppe Roncalli (1881-1963), ordinato sacerdote nel 1904.

Il “papa buono” metteva in guardia contro la tentazione del male e quella che dev’essere la risposta del cristiano.

“Le occasioni per la buona battaglia non mancano. Dobbiamo avere sempre il fermo proposito di ottenere la vittoria” (6-6-1962). Questo insegnava il papa che durante la II Guerra Mondiale (1939-1945) soccorse numerosi ebrei con l’aiuto di visti di transito della delegazione apostolica.

Dopo la morte di papa Pio XII, il cardinal Roncalli venne chiamato ad essere un papa “di transizione”, ma superò tutte le aspettative aprendo un cammino di rinnovamento unico per la Chiesa.

“Bisogna sentire la presenza di Dio, trovarlo in ogni momento e in ogni parte, e quindi allontanare e rifiutare il demonio” (25-7-59), affermava.

Il papa che ha scritto le famose encicliche Pacem in terris e Mater et magistra e ha convocato il Concilio Vaticano II affermava che “senza croce, senza sofferenze e senza gli assalti del maligno il cristianesimo non è né sarebbe comprensibile” (10-11-59).

Ad ogni modo, il pontefice sottolineava sempre la speranza e la luce della fede di fronte all’oscurità del male: “Satana, come leone ruggente, cerca di trascinarci e di portarci alla perdizione, ma ovunque troviamo la luce e la grazia del Signore, che illumina e sostiene nei pericoli, ci protegge e ci mostra il cammino della salvezza” (25-7-59).

Queste frasi sono solo un “aperitivo” dell’annuncio consolatore di Giovanni XXIII, che con la sua vita e le sue opere ha testimoniato che Dio vince sempre anche se il “nemico della luce”, come diceva, usa varie armi per confondere.

“Il nemico del bene cerca di invertire l’ordine stabilito da Dio. Per lui tutte le armi sono utili: dal disprezzo delle leggi eterne, come se fossero una superstizione da ignoranti, alla più goffa accidia spirituale; dalla più disordinata accentuazione degli interessi personali alla demagogia facile e ribelle; dalle tentazioni di solitudine all’orgoglio intellettuale e all’intolleranza disciplinare” (6-4-61).

Circa la tentazione, affermava che “una volta caduti, bisogna pentirsi subito, rialzarsi e cercare di non cadere più, ed essere sempre allegri nel Signore, pensare a Lui, guardarlo”.

Papa Roncalli, che si è guadagnato il titolo di “papa buono” per le qualità umane che lo caratterizzavano, la sua semplicità e la sua saggezza, esortava anche ad essere coraggiosi nella fede: “Lottiamo fino all’agonia contro le tentazioni del mondo, per assicurare la salvezza della nostra anima e di quanti ci sono cari in questa vita” (23-11-55).

Il papa santo è morto il 3 giugno 1963. È stato beatificato da San Giovanni Paolo II nel 2000 e canonizzato da papa Francesco nell’aprile 2014.


Un’utile bibliografia:

Eds. Jesús María Bermejo, Juan XXIII, Mensaje Espiritual, Biblioteca de Autores Cristianos

Marco Roncalli, Papa Giovanni, il Santo, Paoline

Domenico Agasso S.R., Domenico Agasso JR. Papa Giovanni XXIII, San Paolo.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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