Aleteia logoAleteia logoAleteia
venerdì 29 Marzo |
Aleteia logo
Arte e Viaggi
separateurCreated with Sketch.

Jude Law: durante le riprese di “The Youg Pope” ho riscoperto la mia fede

British actor Jude Law performs as the fictional Pope Pio XIII on the set of the new television series “The Young Pope”, directed by Italian director Paolo Sorrentino, in Rome, Italy

Sky/ Hbo / Canal + /

British actor Jude Law performs as the fictional Pope Pio XIII on the set of the new television series "The Young Pope", directed by Italian director Paolo Sorrentino, in Rome, Italy August 7, 2015. REUTERS/Yara Nardi

Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 12/10/16

L'attore britannico è Pio XIII nella discussa serie tv "The young Pope" di Paolo Sorrentino

Dice che il suo rapporto con Dio è mutato. Le riprese della fiction “The young Pope” (il Giovane Papa) lo hanno fatto interrogare nel profondo, nel suo spazio più intimo, alla ricerca di una risposta: “Cos ‘è la fede?”. E’ da lì è nata una lunga riflessione.

La star di Hollywood Jude Law interpreta Pio XIII, il protagonista dell’attesa e discussa serie tv in dieci puntate firmata dal premio Oscar Paolo Sorrentino, in onda dal 21 ottobre su Sky Atlantic HD.

INTERPRETARE IL PAPA

In questi giorni a Roma, Law ha raccontato la costruzione del suo personaggio che ha rappresentato per lui un vero e proprio percorso di fede. «Ho cercato di studiare la storia dei diversi papati e gli effetti che hanno avuto i diversi pontefici sulla fede cattolica – spiega – Mi sono subito reso conto del materiale a disposizione e dell’impegno enorme per capire come affrontarlo» (La Repubblica, 11 ottobre).

“HO AVUTO PANICO”

A quel punto, confessa di avere avuto due reazioni. «La prima è stata di panico. La seconda – prosegue – è stata la consapevolezza che pur avendo intrapreso questo cammino di ricerca, non riuscivo a capire che tipo di personaggio dovesse essere questo Papa nel mondo creato da Paolo Sorrentino».

LE MANI DEI PONTEFICI

L’attore ricorda di essersi anche interrogato su un gesto molto curioso, cioè «sul motivo per cui i pontefici, ogni volta che li ho visti in fotografia, avevano sempre le mani conserte. Il motivo era molto semplice: con gli abiti papali, avendoli indossati, mi sono reso conto che non ci sono posti alternativi dove poggiare le mani e ad un certo punto mi ci ero abituato anche quando non avevo gli abiti da scena».

Anche la corretta lettura di questo gesto gli è stata utile per calarsi nel personaggio. «Per quanto riguarda il linguaggio del corpo ho voluto lavorare all’essenzialità dei movimenti che potevano dare maggiore potenza gestuale».

“HO SCAVATO A LIVELLO INTIMO”

Ed è in questa fase che sostiene di «aver riesaminato il mio rapporto con la fede, perché questa fa parte non solo del personaggio ma di tutta quest’opera. E’ stato a livello personale un cammino interessante. Ho scavato a livello intimo, in profondità, e ciò mi ha consentito di interrogarmi sul senso della fede. Spero che questo possa accadere a tutti».

“CERCATE LA STRADA VERSO DIO”

Non è un caso che abbia lanciato un messaggio molto singolare (e anche per certi versi severo) ai fedeli raccolti in piazza San Pietro in un’insolito orario notturno: «Vi siete dimenticati di Dio, non vi sarò mai vicino, non ho nulla da dire a chi nutre dubbi, siete voi che dovete provare che Dio non esiste. Dio esiste. Non vi indicherò nessuna strada: cercatela» (Ansa, 11 ottobre)

[protected-iframe id=”52eccc8ab1920f52395237cde6eacf8a-95521288-92902675″ info=”http://video.repubblica.it/embed/spettacoli-e-cultura/the-young-pope-jude-law-con-la-serie-ho-rivisto-la-mia-fede/254868/255082&width=640&height=360″ width=”640″ height=”360″ frameborder=”0″ class=”rep-video-embed” scrolling=”no”]

Tags:
jude lawpaolo sorrentinothe young pope
Top 10
See More