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Come riconoscere i segnali di un fidanzamento tossico

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Jacub Zak / Shutterstock

Catholic Link - pubblicato il 12/10/16

Due video per imparare a distinguere i tratti delle relazioni nocive

Riflettendo sul video qui sotto, e rileggendo alcuni miei appunti sulle relazioni dannose, sono giunto alla conclusione che parlare di “amore tossico” è una contraddizione in termini. Quando si resta intrappolati in una relazione malata, con la scusa dell’amore senza limiti, non ci si rende conto che in realtà quello che si sta vivendo è puro disamore. Mi spiego.

Il vero amore è ciò di cui parla San Paolo in una delle sue lettere ai Corinzi: «La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità» (1 Cor. 13:3-8). Per cui, se accettiamo per buona questa breve lista di caratteristiche dell’amore, allora qualsiasi tipo di relazione di coppia che non rientri in quanto scritto da San Paolo potrebbe essere categorizzata come “non amorosa”.

Le persone hanno un gran bisogno di compagnia e di sentirsi amate, e questo purtroppo le espone spesso a relazioni tossiche che, invece di aiutarle ad essere migliori e ad avere più amore, diventa fonte di ulteriore disperazione e dolore. Ma come facciamo a riconoscere una relazione poco sana, il cui unico risultato sarà sofferenza per noi e per chi amiamo?


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Il limite è definito dall’integrità, dalla dignità e dalla felicità personale. Sebbene una relazione di coppia implichi il compromesso reciproco, fare concessioni e avere come priorità il benessere dell’altra persona, questo non significa che debba essere sempre la stessa persona a sacrificare i propri desideri e la propria stabilità. Quand’è che in una relazione va via l’amore? In genere quando non si vuole più stare insieme, quando viene compromessa la propria realizzazione personale oppure quando vengono intaccati i propri principi. Un amore che per funzionare ha bisogno di impedire lo sviluppo personale di una delle due persone… non è amore. Anzi, più che altro sembra che abbia qualcosa a che fare con la schiavitù.

Come uscire da una relazione tossica?

Sicuramente il primo passo è riconoscere di essere coinvolti in un rapporto di questo tipo e identificare i motivi per cui siamo arrivati a questa situazione. Siamo in attesa di un miracolo del cielo che trasformi la strega o l’orco al nostro fianco nella principessa o principe dei nostri sogni? In questo caso ci troviamo sicuramente di fronte a un rapporto nocivo.

Sebbene costi tantissimo interrompere una relazione di questo tipo, dobbiamo pensare al danno che ci causa e riflettere sul fatto che ciò che oggi può farci male, a medio e lungo termine ci renderemo conto che fosse una scelta saggia. È come la droga: è difficile lasciarla, ma è quello che si deve fare.

Ma come identificare un amore sano? Cosa dobbiamo aspettarci quando vogliamo impegnarci in una relazione con un’altra persona? Ecco alcune linee guida. L’amore sano è quello che:

  • Rispetta i diritti di entrambi;
  • Rende compatibili le differenze;
  • Non confonde l’io con l’egoismo;
  • È fatto di reciprocità e solidarietà;
  • Promuove l’autonomia di entrambe le persone;
  • Promuove lo sviluppo personale, spirituale e professionale di entrambi;
  • È empatico;
  • Usa la ragione, e non solo il sentimento;
  • Rispetta le preferenze e le inclinazioni di entrambi;
  • Distingue una sana preoccupazione da una ossessiva.

È molto importante che, già dal fidanzamento, sappiamo costruire un legame sano, basato sul rispetto e sull’impegno reciproco, privo di egoismo e di altre caratteristiche negative. Molte volte, dopo esserci “abituati” alla relazione tossica, si fa la scelta transcendentale di contrarre matrimonio, pensando che il “sì” sull’altare migliorerà ogni cosa. Affinché cresca in modo solido, un matrimonio richiede che entrambi i coniugi abbiano moltissime virtù; in caso contrario il percorso della famiglia sarà molto duro e complicato. Ed è proprio nella fase del fidanzamento che ci si può e deve rendere conto se quella relazione ha o meno la possibilità di un futuro stabile. Non rinunciamo alla nostra felicità futura per una debolezza presente. Bisogna essere coraggiosi e mirare all’amore vero, che è lo scopo per cui siamo stati creati. E che, dunque, ognuno di noi merita trovare.


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Per finire vogliamo proporti un secondo video che illustra molto bene altri comportamenti tipici di queste relazioni tossiche.

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]

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