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4 modi per celebrare una straordinaria verità della nostra fede

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Matthias Zomer/Pexel CC

Suor Theresa Aleteia Noble - pubblicato il 12/10/16

Una delle verità catechetiche più notevoli e semplici, che Dio abita in noi attraverso il nostro Battesimo, è anche la più dimenticata

Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? – 1 Corinzi 3, 16

Quando parlano di Dio, molte persone lo fanno come se fosse qualcuno di molto lontano.

Per alcuni Dio è una figura tra le nubi che ascolta le nostre preghiere, per altri è un uomo-Dio morto più di 2000 anni fa e ancora presente per noi in modo esteriore. Per altri ancora, Dio scende dal cielo in momenti speciali.

Sembra che siano pochi a sentire la presenza di Dio dentro di sé, e anche quando questo accade sembranno sorpresi quando se ne menziona la fonte.

Una delle verità catechetiche più notevoli e semplici, il fatto che Dio abita in noi attraverso il nostro Battesimo, è anche la più dimenticata. Resto continuamente sorpresa da quanto siano pochi i cristiani che menzionano esplicitamente il Battesimo quando parlano della loro fede, ma il Battesimo è una verità che ci permette, e forse dovrebbe esortarci a farlo, di gridare da ogni tetto “Dio dimora in noi!”


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Elisabetta della Trinità, la carmelitana che presto verrà canonizzata, era una santa dell’“inabitazione divina” (la definizione usata per descrivere come la Trinità dimori in noi).

La riflessione sull’inabitazione divina è stata il culmine della sua vita di santificazione.

Una volta ha scritto: “Mi sembra di aver trovato il mio Paradiso in terra, perché il mio Paradiso sei tu, mio Dio, e tu sei nella mia anima. Tu in me, e io in te – possa questo essere il mio motto”.

Se fossimo più consapevoli di questa verità sorprendente, verremmo forse rafforzati nei nostri sforzi quotidiani di collegarci a Dio, di restare alla sua presenza e di fare del bene agli altri.

Ecco alcune idee per celebrare la verità che Dio dimora in noi:

1. Organizzare una festa di Battesimo. Non una volta sola, ma ogni anno! Papa Francesco ha esortato i fedeli a scoprire il giorno in cui sono stati battezzati e a festeggiarlo ogni anno con gioia. Una delle mie consorelle festeggia il suo Battesimo piuttosto che il compleanno. Potremmo farlo tutti se lo scegliessimo, perché quello del nostro Battesimo è il giorno in cui siamo veramente rinati come figli di Dio.

2. Pregare lo Spirito Santo. Spesso ci si riferisce alla presenza di Dio dentro di noi come all’“inabitazione dello Spirito Santo”, il che non significa che tutta la Trinità non dimori in noi. Il Battesimo è però una missione particolare della terza Persona della Trinità. Lo Spirito Santo è stato inviato per stare con noi quando Gesù è asceso al cielo, e allora possiamo ricordare questa presenza speciale in noi richiamando lo Spirito Santo nella preghiera.

3. Imparare qualcosa di più sul Battesimo. Ci sono molte risorse online per saperne di più. Si possono leggere le sezioni rilevanti del Catechismo, si può guardare un video del vescovo Barron, imparare perché i cattolici battezzano i bambini e molto altro. Ci sono moltissime risorse disponibili per conoscere meglio questo dono essenziale della nostra fede.

4. Rinnovare le promesse battesimali. Nella maggior parte dei casi, siamo stati probabilmente battezzati da bambini, e quindi possiamo non ricordare le parole delle promesse battesimali, ma sono una preghiera potente. Rinnovare questa preghiera è una cosa che possiamo fare ogni mese, ogni settimana o perfino ogni giorno. Mi vengono sempre i brividi quando rispondendo alla domanda “Rinunci a Satana?” dico con decisione “Rinuncio”.

Avete qualche altra idea?

Lasciatele nello spazio dedicato ai commenti!

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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