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Giordania, riapre il memoriale di Mosè sul Monte Nebo

Vatican Insider - pubblicato il 10/10/16

Il Memoriale di Mosè sul Monte Nebo riapre al pubblico e i visitatori potranno tornare ad ammirare alcuni tra i più bei mosaici della Giordania e la basilica che li contiene. 

L’inaugurazione ufficiale è stata organizzata su due giornate, per distribuire il grande afflusso di persone che si attendono in occasione della riapertura di uno dei santuari e siti archeologici più importanti e più visitati della Giordania e della Terra Santa. 

Sabato 15 ottobre avrà luogo l’inaugurazione civile e domenica 16 ottobre quella religiosa. In questi due giorni l’area del Memoriale sarà aperta esclusivamente per le celebrazioni. L’apertura regolare della Basilica ai visitatori inizierà da lunedì 17 ottobre. 

L’ingresso per la cerimonia del 15 ottobre è riservato alle autorità e agli invitati, mentre il 16 ottobre alle ore 18 tutti potranno partecipare alla messa solenne presieduta da Sua Eminenza il cardinal Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, inviato speciale di Sua Santità Papa Francesco. 

Il gesto simbolico che segnerà il momento dell’inaugurazione del 15 ottobre sarà l’apertura delle porte della basilica da parte del Custode di Terra Santa P.Francesco Patton e di un alto rappresentante dello stato giordano (i frati sperano nella presenza del Re Abdullah, che è stato invitato).  

Durante i discorsi inaugurali il cardinale Sandri leggerà il messaggio di Papa Francesco. La cerimonia sarà accompagnata dal coro e dall’orchestra Fountain of Love diretti da Tomeh Jbara. Lo stesso coro accompagnerà la messa solenne del 16 ottobre, durante la quale verrà benedetto il nuovo altare. 

Per celebrare degnamente la riapertura, i frati francescani della Custodia di Terra Santa, che curano la chiesa e il sito archeologico, hanno organizzato una serie di eventi musicali e attività culturali.  

Il programma delle celebrazioni culminerà nella Messa di Natale in basilica (24 dicembre ore 22). 

Il 16 ottobre alle ore 21, dopo la messa solenne, verrà inaugurato il nuovo organo con un concerto inserito nella programmazione del Terra Sancta Organ Festival, il festival internazionale organizzato dalla Custodia di Terra Santa nelle chiese del Medio Oriente e del Levante. L’organo del Monte Nebo, per quanto piccolo, è una prestigiosa opera dell’artigiano italiano Nicola Puccini e pare sia attualmente l’unico organo a canne della Giordania.L’installazione dello strumento e il concerto sono realizzati in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia ad Amman. L’organo è già stato benedetto l’anno scorso a Pisa –suo luogo di costruzione- da Mons. Maroun Lahham, Vescovo ausiliare e Vicario patriarcale per la Giordania. 

Nel concerto si esibiranno l’organista italiano Eugenio Maria Fagiani, i solisti del Fountain of Love Choir di Amman e il famoso suonatore di oud Tareq Al-Jundi, accompagnato da Nasser Salameh al raq. 

Venerdì 23 dicembre, alle ore 18, in prossimità del Natale nella basilica del Monte Nebo si potrà ascoltare il primo Oratorio di Natale scritto da un compositore giordano, Tomeh Jbara, che dirigerà l’orchestra e il coro Fountain of Love. 

Le attività culturali sono caratterizzate da due seminari. Martedì 18 ottobre la Fraternità Francescana del Monte Nebo partecipa alla realizzazione del seminario archeologico Precious Water, che l’Ambasciata d’Italia ha organizzato presso l’Univeristà di Amman. Nel pomeriggio l’archeologo prof. P.Eugenio Alliata, dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, illustrerà alla comunità scientifica il nuovo Memoriale di Mosè e le ultime scoperte in esso contenute. 

Il 15 dicembre (data ancora da confermare) è dedicato alla figura di Mosè e alla storia del Monte Nebo, con un seminario organizzato congiuntamente dal Royal Institute for Interfaith Dialogue, dall’Ambasciata d’Italia ad Amman e dalla Fraternità Francescana del Monte Nebo. 

Nel programma delle celebrazioni sono inseriti anche dei momenti formativi dedicati alle guide turistiche (workshop del 17 ottobre tenuto da P. Eugenio Alliata, responsabile scientifico del progetto di restauro, dall’architetto Osama Hamdan, direttore dei lavori per la riapertura del Memoriale e da Franco Sciorilli, responsabile del restauro dei mosaici) e alle scuole, che potranno iscriversi alle  

visite guidate del mese di novembre. Per tutti sono programmate visite guidate in inglese e arabo nei giorni 17 e 18 ottobre. 

A seguito delle recenti nuove scoperte e in occasione della riapertura del Memoriale di Mosè, P. Eugenio Alliata ha riscritto la storia del Monte Nebo e del Memoriale, ripercorrendo le testimonianze antiche e illustrando il lavoro degli archeologi francescani (Saller, Bagatti, Corbo, Piccirillo, Alliata, Pappalardo) fino al progetto attuale. 

In attesa di pubblicare una guida completa, per l’occasione P. Alliata ha realizzato una snella brochure che sarà disponibile nei giorni dell’inaugurazione e verrà pubblicata sul sito internet del santuario www.montenebo.org, dove si potrà consultare il programma dettagliato degli eventi. 

Il Memoriale di Mosè sul Monte Nebo è il luogo dove, secondo la Bibbia (Deuteronomio 34), Dio mostrò a Mosè la Terra Santa e dove il profeta, venerato dalle tre religioni monoteiste, morì. Benché nessuno abbia mai saputo dove fosse il luogo della sua sepoltura (come dice lo stesso testo sacro), comunità di monaci si stabilirono sul Monte Nebo, perpetuando la memoria di Mosè in questo luogo dal quarto al nono secolo. Nel corso del ‘900 gli archeologi della Custodia di Terra  

Santa –che nel 1932 aveva acquisito la proprietà del luogo- portarono alla luce l’antico monastero, la basilica e i meravigliosi mosaici in essa contenuti. Al fine di coprire e mettere in sicurezza il sito archeologico e allo stesso esporre tutti i mosaici realizzati dai monaci nei vari periodi storici, è stato costruito il nuovo edificio che viene inaugurato nel mese di ottobre. 

Quest articolo è stato pubblicato originariamente in lingua inglese sul sito www.abouna.org (Catholic Center for Studies and Media)

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